Ipotesi di lavoro: Il disturbo neurocognitivo maggiore (DNC-M) investe l’area cognitivo-comportamentale, la comunicazione, il linguaggio e l’alimentazione. Deficit in queste aree aggravano il peso della cura a carico dei caregiver, che possono però trovare sostegno nei Centri Sollievo, realtà entro cui sono stati reclutati i partecipanti, al fine di verificare efficacia e applicabilità di una terapia logopedica di partner training, indirizzata a formare i caregiver su strategie comunicative e di monitoraggio della disfagia. Materiali e metodi: Sono stati valutati, all’inizio e dopo 2 mesi, 11 soggetti con DNC-M con i test M.M.S.E, Short Va.Bi.A e Indice di Rischio di Disfagia. I 12 caregiver individuati (8 persone coinvolte nella formazione e 4 come controllo) sono stati valutati prima e dopo l’intervento di partner training attraverso il test MSC (Misura dell’abilità nella conversazione supportata) e hanno compilato un Questionario di Autovalutazione. Infine, il gruppo sperimentale ha compilato un Questionario di Gradimento. La formazione ha compreso la consegna di una guida cartacea e 4 incontri in presenza. Risultati: Né il livello di performance né la tipologia di comunicatore dei soggetti ha subito variazioni, non influenzando la performance dei caregiver da T0 a T1. Il gruppo sperimentale dei caregiver ha registrato un miglioramento significativo nell’area B “rivelare la competenza” del test MSC (p-value=0.02201) e cioè è migliorato nell’assicurarsi che il partner con DNC-M comprenda e abbia un mezzo per rispondere e nel verificare che la risposta del partner corrisponda a quanto desidera intendere. Non ha registrato miglioramenti la scala A “riconoscere la competenza”, legata alla sensibilità usata nell’interazione (p-value=1). Il gruppo di controllo non ha registrato variazioni significative, confermando l'utilità della formazione (p-value=1 e NA). Dall’analisi delle risposte al Questionario di Autovalutazione, è emerso un miglioramento significativo del gruppo sperimentale, riguardo alla percezione delle proprie abilità sia comunicative che di individuare segnali di disfagia (p-value=0.05644). Infine, è stata ricercata la correlazione tra i risultati del questionario e la valutazione al test MSC pre e post-intervento. Il confronto tra questionario e scala A non presenta una correlazione significativa pre-intervento (p-value=0.09886) e una correlazione moderata post-intervento (p-value=0.03619): l’attività di partner training potrebbe aver avuto ricadute positive sull’atteggiamento dei caregiver a fronte di una maggior consapevolezza. Il confronto tra questionario e scala B presenta una correlazione forte in entrambe le fasi (p-value=0.0002715 e 0.0006896): ad un miglioramento delle competenze corrisponde una maggior consapevolezza del loro utilizzo e una miglior considerazione di sé come partner. Conclusioni: I risultati sono incoraggianti, nonostante i limiti: la numerosità del campione è ridotta e non permette di approfondire il tipo di DNC-M, il genere, l’età e la formazione dei caregiver come fattori incidenti; in futuro sarebbe auspicabile ampliare il campione analizzando le correlazioni con i dati socio-demografici. Sarebbe poi utile aumentare il tempo della formazione, verificando se possa influire sul rallentamento della progressione dei sintomi e sul distress dei caregiver. L’accoglienza dell’intervento è stata positiva e le considerazioni dei familiari fanno pensare al Centro Sollievo come un luogo dove intercettare le esigenze di sollievo dei caregiver, intervenendo con una formazione che faciliti la comunicazione e la sicurezza nell'alimentazione; ciò permetterebbe di alleviare lo stress e favorire il confronto. Infine, tale contesto potrebbe permettere la partecipazione in prima persona dei soggetti con DNC-M costruendo percorsi di crescita comune e individuando persone che potrebbero beneficiare di terapia diretta.

Terapia indiretta di partner training per soggetti con Disturbo Neurocognitivo Maggiore accolti in un Centro Sollievo

CRACCO, CHIARA
2022/2023

Abstract

Ipotesi di lavoro: Il disturbo neurocognitivo maggiore (DNC-M) investe l’area cognitivo-comportamentale, la comunicazione, il linguaggio e l’alimentazione. Deficit in queste aree aggravano il peso della cura a carico dei caregiver, che possono però trovare sostegno nei Centri Sollievo, realtà entro cui sono stati reclutati i partecipanti, al fine di verificare efficacia e applicabilità di una terapia logopedica di partner training, indirizzata a formare i caregiver su strategie comunicative e di monitoraggio della disfagia. Materiali e metodi: Sono stati valutati, all’inizio e dopo 2 mesi, 11 soggetti con DNC-M con i test M.M.S.E, Short Va.Bi.A e Indice di Rischio di Disfagia. I 12 caregiver individuati (8 persone coinvolte nella formazione e 4 come controllo) sono stati valutati prima e dopo l’intervento di partner training attraverso il test MSC (Misura dell’abilità nella conversazione supportata) e hanno compilato un Questionario di Autovalutazione. Infine, il gruppo sperimentale ha compilato un Questionario di Gradimento. La formazione ha compreso la consegna di una guida cartacea e 4 incontri in presenza. Risultati: Né il livello di performance né la tipologia di comunicatore dei soggetti ha subito variazioni, non influenzando la performance dei caregiver da T0 a T1. Il gruppo sperimentale dei caregiver ha registrato un miglioramento significativo nell’area B “rivelare la competenza” del test MSC (p-value=0.02201) e cioè è migliorato nell’assicurarsi che il partner con DNC-M comprenda e abbia un mezzo per rispondere e nel verificare che la risposta del partner corrisponda a quanto desidera intendere. Non ha registrato miglioramenti la scala A “riconoscere la competenza”, legata alla sensibilità usata nell’interazione (p-value=1). Il gruppo di controllo non ha registrato variazioni significative, confermando l'utilità della formazione (p-value=1 e NA). Dall’analisi delle risposte al Questionario di Autovalutazione, è emerso un miglioramento significativo del gruppo sperimentale, riguardo alla percezione delle proprie abilità sia comunicative che di individuare segnali di disfagia (p-value=0.05644). Infine, è stata ricercata la correlazione tra i risultati del questionario e la valutazione al test MSC pre e post-intervento. Il confronto tra questionario e scala A non presenta una correlazione significativa pre-intervento (p-value=0.09886) e una correlazione moderata post-intervento (p-value=0.03619): l’attività di partner training potrebbe aver avuto ricadute positive sull’atteggiamento dei caregiver a fronte di una maggior consapevolezza. Il confronto tra questionario e scala B presenta una correlazione forte in entrambe le fasi (p-value=0.0002715 e 0.0006896): ad un miglioramento delle competenze corrisponde una maggior consapevolezza del loro utilizzo e una miglior considerazione di sé come partner. Conclusioni: I risultati sono incoraggianti, nonostante i limiti: la numerosità del campione è ridotta e non permette di approfondire il tipo di DNC-M, il genere, l’età e la formazione dei caregiver come fattori incidenti; in futuro sarebbe auspicabile ampliare il campione analizzando le correlazioni con i dati socio-demografici. Sarebbe poi utile aumentare il tempo della formazione, verificando se possa influire sul rallentamento della progressione dei sintomi e sul distress dei caregiver. L’accoglienza dell’intervento è stata positiva e le considerazioni dei familiari fanno pensare al Centro Sollievo come un luogo dove intercettare le esigenze di sollievo dei caregiver, intervenendo con una formazione che faciliti la comunicazione e la sicurezza nell'alimentazione; ciò permetterebbe di alleviare lo stress e favorire il confronto. Infine, tale contesto potrebbe permettere la partecipazione in prima persona dei soggetti con DNC-M costruendo percorsi di crescita comune e individuando persone che potrebbero beneficiare di terapia diretta.
2022
Indirect Partner Training therapy for subjects with Major Neurocognitive Disorder admitted to a Respite Care Centre
partner training
DNC-maggiore
centro sollievo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58630