Background e obiettivi: Il presente elaborato propone un'analisi dettagliata della presa in carico di P., una donna di 70 anni con demenza frontotemporale (DFT). I primi capitoli si concentrano sull'analisi approfondita della patologia, evidenziando sintomi, fattori di rischio e il ruolo cruciale dei caregiver. Un focus particolare è dato all'interferenza cognitivo-motoria, evidenziando la rilevanza spesso trascurata della componente motoria nelle persone con demenza, che può agevolare l’esecuzione di compiti cognitivi complessi. Dalla revisione della letteratura scientifica è emerso che l'approccio terapeutico alla DFT è spesso incentrato su trattamenti farmacologici piuttosto che su strategie riabilitative. Questo studio, dunque, si propone di colmare in parte questa lacuna ponendosi come obiettivo principale la descrizione di un modello di intervento riabilitativo e assistenziale personalizzato, volto a migliorare le abilità comunicativo-linguistiche e pragmatiche di P. al fine di favorire la sua partecipazione sociale e aumentare la qualità della sua vita. Metodi: La ricerca si basa su un approccio multidisciplinare che integra valutazioni cliniche, osservazioni comportamentali e test specifici standardizzati per valutare le capacità linguistiche, pragmatiche e cognitive di P. Sono stati implementati interventi mirati, tra cui la partecipazione a Gruppi di comunicazione e di auto-mutuo aiuto semi-strutturati e l'utilizzo di tecnologie come Alexa per supportare le attività quotidiane e la lettura ad alta voce. Risultati: Attraverso l'analisi dei risultati ottenuti da test linguistici, prove pragmatiche e osservazioni comportamentali, la ricerca evidenzia i progressi raggiunti da P. nei vari contesti terapeutici, come il miglioramento nella partecipazione attiva al Gruppo Comunicazione del lunedì e il positivo coinvolgimento nell'uso di Alexa. Conclusioni: il caso di P., integrato con il lavoro di analisi della letteratura, evidenzia l’importanza di un approccio personalizzato basato sulle esigenze e sugli interessi individuali della persona con DFT. Emerge, inoltre, la necessità di unire gli interventi riabilitativi con quelli sociali per favorire il benessere emotivo e sociale del paziente. Uno dei compiti del terapista è quello di ridurre gli eventuali ostacoli, cognitivi o linguistici che impediscano la partecipazione a tali interventi. In sintesi, si evidenzia la rilevanza di strategie mirate e dell'uso di nuove tecnologie come supporto alla presa in carico di pazienti con demenza, contribuendo così a migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa patologia e dei loro caregiver.
Caso studio: modello di presa in carico logopedica di una persona con difficoltà comunicative in un quadro di Demenza Frontotemporale. Proposte di interventi riabilitativi.
PONCINA, ALICE
2022/2023
Abstract
Background e obiettivi: Il presente elaborato propone un'analisi dettagliata della presa in carico di P., una donna di 70 anni con demenza frontotemporale (DFT). I primi capitoli si concentrano sull'analisi approfondita della patologia, evidenziando sintomi, fattori di rischio e il ruolo cruciale dei caregiver. Un focus particolare è dato all'interferenza cognitivo-motoria, evidenziando la rilevanza spesso trascurata della componente motoria nelle persone con demenza, che può agevolare l’esecuzione di compiti cognitivi complessi. Dalla revisione della letteratura scientifica è emerso che l'approccio terapeutico alla DFT è spesso incentrato su trattamenti farmacologici piuttosto che su strategie riabilitative. Questo studio, dunque, si propone di colmare in parte questa lacuna ponendosi come obiettivo principale la descrizione di un modello di intervento riabilitativo e assistenziale personalizzato, volto a migliorare le abilità comunicativo-linguistiche e pragmatiche di P. al fine di favorire la sua partecipazione sociale e aumentare la qualità della sua vita. Metodi: La ricerca si basa su un approccio multidisciplinare che integra valutazioni cliniche, osservazioni comportamentali e test specifici standardizzati per valutare le capacità linguistiche, pragmatiche e cognitive di P. Sono stati implementati interventi mirati, tra cui la partecipazione a Gruppi di comunicazione e di auto-mutuo aiuto semi-strutturati e l'utilizzo di tecnologie come Alexa per supportare le attività quotidiane e la lettura ad alta voce. Risultati: Attraverso l'analisi dei risultati ottenuti da test linguistici, prove pragmatiche e osservazioni comportamentali, la ricerca evidenzia i progressi raggiunti da P. nei vari contesti terapeutici, come il miglioramento nella partecipazione attiva al Gruppo Comunicazione del lunedì e il positivo coinvolgimento nell'uso di Alexa. Conclusioni: il caso di P., integrato con il lavoro di analisi della letteratura, evidenzia l’importanza di un approccio personalizzato basato sulle esigenze e sugli interessi individuali della persona con DFT. Emerge, inoltre, la necessità di unire gli interventi riabilitativi con quelli sociali per favorire il benessere emotivo e sociale del paziente. Uno dei compiti del terapista è quello di ridurre gli eventuali ostacoli, cognitivi o linguistici che impediscano la partecipazione a tali interventi. In sintesi, si evidenzia la rilevanza di strategie mirate e dell'uso di nuove tecnologie come supporto alla presa in carico di pazienti con demenza, contribuendo così a migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa patologia e dei loro caregiver.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58641