In virtù della crescente importanza che è attribuita alla mediazione dal Legislatore italiano, mostratasi dall’incentivazione sempre più ampia data dalle recenti riforme, il presente elaborato si pone l’obiettivo di approfondire l’istituto della mediazione civile e commerciale, considerandola quale parte integrante del bagaglio di strumenti offerti al giurista contemporaneo. Pertanto, la messa a fuoco del percorso che qui si propone non è incentrata sui profili di diritto positivo legati alla mediazione, quanto piuttosto a quelli attinenti alla metodologia giuridica, nel novero della quale si trovano anche gli strumenti specifici che questo strumento richiede di utilizzare, in particolare al mediatore. La mediazione, infatti, impone al mediatore e, in misura minore, all’avvocato che assiste le parti, di possedere conoscenze, skills e competenze specialistiche, dotate di elevata natura interdisciplinare ma convergenti nell’assumere caratterizzazione prevalentemente metodologica. Dopo un breve cenno ai profili teorico-generali dell’istituto mediativo (capitolo I), il primo tema su cui l’elaborato si focalizza riguarda la c.d. ‘analisi del conflitto’, si tratta di un’attività fondamentale per capire meglio il contrasto tra le parti coinvolte e guidare il mediatore nelle sue scelte metodologiche, nell’auspicio che esse facilitino il successivo passaggio dall’analisi della res controversa alla ricerca di soluzioni concordate, ‘ritagliate’ sul caso specifico, giuridicamente sostenibili (capitolo II). L’analisi del conflitto, inoltre, viene evidenziata anche nella sua importanza nel contesto giudiziale: grazie al potenziamento della mediazione demandata posto in essere dalla riforma Cartabia, nell’ottica di un ‘sistema di giustizia integrato’, in cui si prevede che il giudice possa disporre alle parti, con ordinanza motivata, l’esperimento di un procedimento di mediazione, spogliandosi del compito di decidere sulla controversia. Questo pone la domanda su come egli possa valutare la mediabilità della controversia stessa, tema che non a caso chiama in causa, appunto, un’analisi del conflitto. Il secondo fulcro concettuale del percorso di ricerca si concentra sul dialogo come il cuore dell’istituto mediativo, per questo, particolare attenzione è stata posta alle metodologie deputate a fare della mediazione uno strumento imperniato su uno spazio dialogico (capitolo III). L’elaborato infine esamina potenzialità e limiti della ‘Comunicazione Nonviolenta’ (CNV) elaborata da Marshall Rosenberg, per comprenderne i tratti fondamentali e gli aspetti metodologici che può apportare al contesto mediativo. (capitolo IV). Seppur maturata nel contesto di studi psicologici, il risvolto metodologico della CNV può integrare, come si vedrà la competenza comunicativa e relazionale del giurista (come richiesto dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione), senza dimenticare, tuttavia, che il cuore della mediazione è pur sempre quello di un dialogo ragionato volto a favorire la ricerca di una ‘norma del caso’ concordata tra le parti sulla base di ragioni condivise e giuridicamente sostenibili.

Mediazione e metodologia giuridica: un itinerario concettuale tra modelli di analisi del conflitto e metodologie di costruzione del dialogo

ZUIN, VANESSA
2022/2023

Abstract

In virtù della crescente importanza che è attribuita alla mediazione dal Legislatore italiano, mostratasi dall’incentivazione sempre più ampia data dalle recenti riforme, il presente elaborato si pone l’obiettivo di approfondire l’istituto della mediazione civile e commerciale, considerandola quale parte integrante del bagaglio di strumenti offerti al giurista contemporaneo. Pertanto, la messa a fuoco del percorso che qui si propone non è incentrata sui profili di diritto positivo legati alla mediazione, quanto piuttosto a quelli attinenti alla metodologia giuridica, nel novero della quale si trovano anche gli strumenti specifici che questo strumento richiede di utilizzare, in particolare al mediatore. La mediazione, infatti, impone al mediatore e, in misura minore, all’avvocato che assiste le parti, di possedere conoscenze, skills e competenze specialistiche, dotate di elevata natura interdisciplinare ma convergenti nell’assumere caratterizzazione prevalentemente metodologica. Dopo un breve cenno ai profili teorico-generali dell’istituto mediativo (capitolo I), il primo tema su cui l’elaborato si focalizza riguarda la c.d. ‘analisi del conflitto’, si tratta di un’attività fondamentale per capire meglio il contrasto tra le parti coinvolte e guidare il mediatore nelle sue scelte metodologiche, nell’auspicio che esse facilitino il successivo passaggio dall’analisi della res controversa alla ricerca di soluzioni concordate, ‘ritagliate’ sul caso specifico, giuridicamente sostenibili (capitolo II). L’analisi del conflitto, inoltre, viene evidenziata anche nella sua importanza nel contesto giudiziale: grazie al potenziamento della mediazione demandata posto in essere dalla riforma Cartabia, nell’ottica di un ‘sistema di giustizia integrato’, in cui si prevede che il giudice possa disporre alle parti, con ordinanza motivata, l’esperimento di un procedimento di mediazione, spogliandosi del compito di decidere sulla controversia. Questo pone la domanda su come egli possa valutare la mediabilità della controversia stessa, tema che non a caso chiama in causa, appunto, un’analisi del conflitto. Il secondo fulcro concettuale del percorso di ricerca si concentra sul dialogo come il cuore dell’istituto mediativo, per questo, particolare attenzione è stata posta alle metodologie deputate a fare della mediazione uno strumento imperniato su uno spazio dialogico (capitolo III). L’elaborato infine esamina potenzialità e limiti della ‘Comunicazione Nonviolenta’ (CNV) elaborata da Marshall Rosenberg, per comprenderne i tratti fondamentali e gli aspetti metodologici che può apportare al contesto mediativo. (capitolo IV). Seppur maturata nel contesto di studi psicologici, il risvolto metodologico della CNV può integrare, come si vedrà la competenza comunicativa e relazionale del giurista (come richiesto dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione), senza dimenticare, tuttavia, che il cuore della mediazione è pur sempre quello di un dialogo ragionato volto a favorire la ricerca di una ‘norma del caso’ concordata tra le parti sulla base di ragioni condivise e giuridicamente sostenibili.
2022
Mediation and juridical methodology: a conceptual itinerary between conflict analysis models and dialogue construction methodologies
Mediazione
Conflitto
Dialogo
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