La voce dei genitori di bambini con disturbo dello spettro dell’autismo: uno studio qualitativo sulla soddisfazione scolastica

The education of children with autism spectrum disorder is achieved through the cooperation of three main instances: parents, school and services. In order for the learning of these children to take place in a coherent and functional manner according to the specific needs of the individual, there must be cooperation and communication between the family and the school, as they are the two environments of reference for the children. Children with autism spectrum disorder regularly attend the Italian school, which is based on the inclusive model that provides for the coexistence, within the same class, of children with this disorder, or with other disabilities, together with neurotypical children. The Italian school is, at a legislative and formal level, in the vanguard in relation to inclusion practices; despite this, these are not always implemented at a territorial level, or do not show homogeneous application. Understanding the point of view of parents of children with autism spectrum disorder regarding their children's school experience is an important step to improve educational practices at school and to create functional cooperation for the child. The reference literature analysing parents' opinions regarding the school experience is very scarce in the Italian context; moreover, it highlights a general dissatisfaction in parents regarding the inclusive experience experienced by their children with autism spectrum disorder. The aim of this study is to understand the actual school satisfaction of parents of children with autism spectrum disorder in the Italian context. Specifically, an attempt was made to understand how the child's and parent's age and/or personal experience characteristics may affect greater school satisfaction; how the relationship with teachers and school figures may affect it; finally, how the perception of the quality of the child's school experience determines greater or lesser satisfaction. To answer these questions, a qualitative study was carried out using the questionnaire instrument, which was administered to a sample of parents of children with autism spectrum disorder, attending primary school, in Italy. Hypotheses were then tested; what emerges is the tendency of more educated parents to be more dissatisfied, although this was not statistically verified given the small sample of the research. On the other hand, the severity of the disorder has a particular impact, because parents of children diagnosed as severe show less satisfaction. Moreover, the presence of customised programming, and therefore of a greater presence of the support teacher, seems to guarantee more satisfaction among parents. Finally, important issues for parents emerge, first and foremost the training of school personnel, often perceived as not appropriately qualified. Another hot topic is inclusion with classmates, which is often not adequately supported by teachers, for which some parents ask for the organisation of small group work, through which their child can also train his or her social skills. Despite the limitations of the research, suggestions for intervention were identified for teachers and emerged from the parents. These include specialised teacher training on the autism spectrum disorder; small group work; higher quality school-family communication; and the indication of certain strategies to be used in teaching.

L’educazione dei bambini con il disturbo dello spettro dell’autismo si realizza attraverso la cooperazione di tre principali istanze: i genitori, la scuola e i servizi. Affinché l’apprendimento di questi bambini si realizzi in maniera coerente e funzionale alle specifiche necessità dell’individuo, è necessario che vi sia collaborazione e comunicazione tra famiglia e scuola, essendo i due ambienti di riferimento dei bambini. I bambini con il disturbo dello spettro dell’autismo frequentano regolarmente la scuola italiana, impostata sul modello inclusivo che prevede la compresenza, all’interno della stessa classe, di bambini con tale disturbo, o con altre disabilità, insieme a bambini neurotipici. La scuola italiana risulta essere, a livello legislativo e formale, all’avanguardia in relazione alle pratiche di inclusione; nonostante ciò, queste non sempre vengono realizzate a livello territoriale, o non mostrano un’applicazione omogenea. Comprendere il punto di vista dei genitori di bambini con il disturbo dello spettro dell’autismo riguardo all’esperienza scolastica dei figli è un passaggio importante per migliorare le pratiche educative a scuola e per creare una cooperazione funzionale per il bambino. La letteratura di riferimento, che analizza le opinioni dei genitori relativamente l’esperienza scolastica, risulta essere molto scarna riguardo l’ambito italiano; inoltre, mette in luce una generale insoddisfazione nei genitori relativa l’esperienza inclusiva esperita dai figli il disturbo dello spettro dell’autismo autismo. L’obiettivo di questo studio è comprendere quale sia l’effettiva soddisfazione scolastica dei genitori di bambini con il disturbo dello spettro dell’autismo in ambito italiano. Nello specifico, si è cercato di comprendere come le caratteristiche anagrafiche e/o di esperienza personale del figlio e del genitore possano incidere su una maggiore soddisfazione scolastica; come invece possa incidervi il rapporto con gli insegnanti e le figure scolastiche; infine, come la percezione della qualità dell’esperienza scolastica del figlio determini una maggiore o minore soddisfazione. Per rispondere a questi quesiti si è proceduto a realizzare uno studio qualitativo realizzato tramite lo strumento del questionario, che è stato somministrato a un campione di genitori di bambini con il disturbo dello spettro dell’autismo, frequentanti la scuola primaria, in Italia. Sono state quindi verificate le ipotesi; ciò che emerge è la tendenza dei genitori più istruiti a essere più insoddisfatti, nonostante questo dato non sia stato verificato in maniera statistica dato il campione ristretto della ricerca. Invece, ha una particolare incidenza la gravità del disturbo, perché genitori di bambini diagnosticati come gravi manifestano meno soddisfazione. Inoltre, la presenza di una programmazione personalizzata, e quindi di una maggiore presenza dell’insegnante di sostegno, sembra garantire più soddisfazione nei genitori. Infine, emergono dei temi importanti per i genitori, primo tra tutti la formazione del personale scolastico, percepito spesso come non appropriatamente qualificato. Un altro tema caldo è l’inclusione con i compagni di classe, che spesso non viene adeguatamente supportata dagli insegnanti, per la quale alcuni genitori chiedono l’organizzazione di lavori in piccolo gruppo, attraverso i quali il proprio figlio potrà allenare anche le proprie abilità sociali. Nonostante i limiti della ricerca, sono stati individuati dei suggerimenti per l’intervento destinati agli insegnanti ed emersi dai genitori. Tra questi, una formazione degli insegnanti specializzata sul disturbo dello spettro dell’autismo; il lavoro in piccolo gruppo; una comunicazione scuola-famiglia di maggiore qualità; l’indicazione di alcune strategie da utilizzare nella didattica.