Lo sharenting è un fenomeno ampiamente diffuso e praticato dalle famiglie nell’era digitale. La narrativa mediatica sulla “nuova” abitudine genitoriale etichetta aprioristicamente i genitori come inconsapevoli e colpevoli di mettere a rischio il figlio, la cui impronta digitale viene creata talvolta ancor prima che nasca e possa esprimere il proprio consenso. Il presente elaborato mira a scardinare questo linguaggio accusatorio, a cogliere l’esperienza dello sharenting assumendo lo sguardo delle figure genitoriali, e a indagare il valore socio-pedagogico di questa pratica quotidiana di condivisione online. Al centro del presente studio vi è una ricerca qualitativa che consiste in un focus group con 11 partecipanti e 25 interviste semi-strutturate, entrambi con un campione di genitori di bambini con meno di 10 anni di età. L’analisi dei significati emersi dalle interviste e attribuiti allo sharenting dalle figure genitoriali nelle loro personali scelte di condivisione o di non condivisione sulle piattaforme social, e la costruzione di un’interpretazione condivisa sulla pratica da parte del gruppo di genitori coinvolti nel focus group, hanno permesso di riconoscere la complessità del fenomeno oggetto di studio, il quale da un lato presuppone dei rischi e delle nuove responsabilità genitoriali, e dall’altro permette la costruzione di buone pratiche e di narrazioni alternative della genitorialità.
Consapevolmente online: lo sharenting tra responsabilità genitoriali e costruzione di buone pratiche
RAVAZZOLO, MARTA
2022/2023
Abstract
Lo sharenting è un fenomeno ampiamente diffuso e praticato dalle famiglie nell’era digitale. La narrativa mediatica sulla “nuova” abitudine genitoriale etichetta aprioristicamente i genitori come inconsapevoli e colpevoli di mettere a rischio il figlio, la cui impronta digitale viene creata talvolta ancor prima che nasca e possa esprimere il proprio consenso. Il presente elaborato mira a scardinare questo linguaggio accusatorio, a cogliere l’esperienza dello sharenting assumendo lo sguardo delle figure genitoriali, e a indagare il valore socio-pedagogico di questa pratica quotidiana di condivisione online. Al centro del presente studio vi è una ricerca qualitativa che consiste in un focus group con 11 partecipanti e 25 interviste semi-strutturate, entrambi con un campione di genitori di bambini con meno di 10 anni di età. L’analisi dei significati emersi dalle interviste e attribuiti allo sharenting dalle figure genitoriali nelle loro personali scelte di condivisione o di non condivisione sulle piattaforme social, e la costruzione di un’interpretazione condivisa sulla pratica da parte del gruppo di genitori coinvolti nel focus group, hanno permesso di riconoscere la complessità del fenomeno oggetto di studio, il quale da un lato presuppone dei rischi e delle nuove responsabilità genitoriali, e dall’altro permette la costruzione di buone pratiche e di narrazioni alternative della genitorialità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Ravazzolo_Marta.pdf
accesso aperto
Dimensione
25.69 MB
Formato
Adobe PDF
|
25.69 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/58971