In risposta ai cambiamenti climatici, la pratica dell’agroforestazione, ovvero la consociazione di alberi e colture o il binomio alberi e/o animali nella stessa superficie, sembra essere un promettente compromesso tra produttività e sostenibilità, soprattutto in Pianura Padana, dove i sistemi che consociano alberi e colture avrebbero maggiore potenziale. Tuttavia, per evitare fenomeni di competizione tra le due componenti bisogna consociare le giuste specie, ma ciò risulta difficile in quanto non sono presenti nel Nord Italia sistemi silvoarabili dove testarle. Perciò, si è reso necessario in questo studio sviluppare delle strutture artificiali volte a riprodurre la presenza di filari di alberi e verificare come diversi cereali autunno-vernini (frumento, orzo, triticale e segale) rispondono all’ombreggiamento, in quanto la radiazione solare rappresenta il principale fattore che limita la resa nei sistemi agroforestali dei climi temperati. Per valutare come i diversi cereali rispondono all’ombreggiamento, ogni specie è stata coltivata tra due file di ombreggianti artificiali disposti in direzione Nord-Sud (interfila 12 m) in comparazione al pieno sole (C, controllo), valutando diversi parametri morfologici, fisiologici e di resa a diverse distanze, sia ad est che ad ovest, dagli ombreggianti. Dai risultati si è riscontrato che la fenologia è stata ritardata nell’ombreggiato in tutte le quattro specie e che i valori di greenness (NDVI) e di clorofilla fogliare (SPAD) della coltura sono risultati significativamente più alti in prossimità degli ombreggianti. Riguardo ai parametri morfologici e biomassa verde, invece, l’orzo e il triticale hanno risposto positivamente: l’orzo è aumentato di taglia (137 cm vs. 130 cm in C), mentre il triticale ha sviluppato una foglia bandiera più lunga (18 cm vs. 15 cm in C), mentre entrambe hanno sviluppato una maggiore biomassa fresca e un maggior LAI (+33% nell’orzo e +44% nel triticale, mediamente nell’ombreggiato). Nella segale e nel frumento, invece, si è riscontrato un comportamento opposto. In termini di resa, nell'ombreggiato si sono riscontrate rese significativamente più basse mediamente del 24% nell’orzo e nel triticale, mentre nel frumento e nella segale del 19%, anche se in quest’ultima coltura gli allettamenti hanno probabilmente influenzato negativamente il risultato. Il contenuto proteico, invece, è generalmente aumentato in maniera significativa in tutti i cereali nell’ombreggiato rispetto ai valori in pieno sole. Dai risultati di questo studio si può affermare che (i) la fenologia di tutte e quattro le specie viene ritardata dall’ombreggiamento, (ii) NDVI e SPAD aumentano con l’ombreggiamento e, (iii) la resa diminuisce con l’ombreggiamento, mentre il contenuto proteico, al contrario, aumenta.

Studio della risposta morfo-fisiologica e produttiva di cereali autunno-vernini all'ombreggiamento artificiale per lo sviluppo di sistemi agroforestali

SIMIONI, LEONARDO
2022/2023

Abstract

In risposta ai cambiamenti climatici, la pratica dell’agroforestazione, ovvero la consociazione di alberi e colture o il binomio alberi e/o animali nella stessa superficie, sembra essere un promettente compromesso tra produttività e sostenibilità, soprattutto in Pianura Padana, dove i sistemi che consociano alberi e colture avrebbero maggiore potenziale. Tuttavia, per evitare fenomeni di competizione tra le due componenti bisogna consociare le giuste specie, ma ciò risulta difficile in quanto non sono presenti nel Nord Italia sistemi silvoarabili dove testarle. Perciò, si è reso necessario in questo studio sviluppare delle strutture artificiali volte a riprodurre la presenza di filari di alberi e verificare come diversi cereali autunno-vernini (frumento, orzo, triticale e segale) rispondono all’ombreggiamento, in quanto la radiazione solare rappresenta il principale fattore che limita la resa nei sistemi agroforestali dei climi temperati. Per valutare come i diversi cereali rispondono all’ombreggiamento, ogni specie è stata coltivata tra due file di ombreggianti artificiali disposti in direzione Nord-Sud (interfila 12 m) in comparazione al pieno sole (C, controllo), valutando diversi parametri morfologici, fisiologici e di resa a diverse distanze, sia ad est che ad ovest, dagli ombreggianti. Dai risultati si è riscontrato che la fenologia è stata ritardata nell’ombreggiato in tutte le quattro specie e che i valori di greenness (NDVI) e di clorofilla fogliare (SPAD) della coltura sono risultati significativamente più alti in prossimità degli ombreggianti. Riguardo ai parametri morfologici e biomassa verde, invece, l’orzo e il triticale hanno risposto positivamente: l’orzo è aumentato di taglia (137 cm vs. 130 cm in C), mentre il triticale ha sviluppato una foglia bandiera più lunga (18 cm vs. 15 cm in C), mentre entrambe hanno sviluppato una maggiore biomassa fresca e un maggior LAI (+33% nell’orzo e +44% nel triticale, mediamente nell’ombreggiato). Nella segale e nel frumento, invece, si è riscontrato un comportamento opposto. In termini di resa, nell'ombreggiato si sono riscontrate rese significativamente più basse mediamente del 24% nell’orzo e nel triticale, mentre nel frumento e nella segale del 19%, anche se in quest’ultima coltura gli allettamenti hanno probabilmente influenzato negativamente il risultato. Il contenuto proteico, invece, è generalmente aumentato in maniera significativa in tutti i cereali nell’ombreggiato rispetto ai valori in pieno sole. Dai risultati di questo studio si può affermare che (i) la fenologia di tutte e quattro le specie viene ritardata dall’ombreggiamento, (ii) NDVI e SPAD aumentano con l’ombreggiamento e, (iii) la resa diminuisce con l’ombreggiamento, mentre il contenuto proteico, al contrario, aumenta.
2022
Studying the Morpho-Physiological and Productive Response of Winter Cereals to Artificial Shading for Developing Agroforestry Systems
Adattamento
Plasticità
Albero-coltura
SPAD
Consociazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59124