Influenza del cambiamento climatico sugli accrescimenti radiali di Picea abies, Abies alba, Fagus sylvatica in Val Canale (UD)

Climate change is strongly affecting forests in various ways, rising global temperatures are already causing periods of prolonged drought which can put forest species under stress. These changes will have significant consequences on the growth, well-being and ecology of forest species. With this work we intend to evaluate the radial growth of the species: Picea abies, Abies alba, Fagus sylvatica; in Val Canale, in the Tarvisio forest, through the analysis of annual growth rings. In particular, we want to verify the effect of interannual climate variability on the width of the rings. Furthermore, we want to determine whether growth has remained constant over time or whether and which species are showing slowdowns in relation to climate change. The surveys were carried out within two parcels of the settlement plan. The 156 in sections E-F-G and the particle 157 in section C. As part of the study, the following surveys were conducted: execution of cores using the Pressler gimlet, determination of competition between plants, measurement of the slope of the land, hypsometric survey, georeferencing of cored plants. A sample was selected consisting of a total of 58 wood cores, distributed among the different tree species as follows: 20 samples of Picea abies, 18 of Abies alba and 20 of Fagus sylvatica. Subsequently, in the laboratory, we proceeded with the measurement of the annual rings using the Aniol instrument and the Tsap software. With a resolution equal to a hundredth of a millimeter. Subsequently, the data obtained were checked with the Cofecha software and corrected. Finally, the standardized average history was processed using Arstan software in order to analyze the relationships between tree growth and climate conditions. The results obtained highlighted that competition and terrain slope do not have a significant impact on plant growth over the last ten years. Analyzes of raw mean chronologies depicting long-term dynamics reveal common phases of growth and decline among the three species, with periods of notable decline between 1850 and 1890, oscillations between 1925 and 1960, and a decline starting in the decade 1980 and 1990 for spruce and beech. These trends can be associated with climate factors such as droughts and rising temperatures, and forest management. The relationships between climatic conditions and plant growth differ between species. Spruce appears more sensitive to hot summers and low rainfall, with climate warming posing a threat to its growth. While silver fir seems less affected by these factors. For beech, the correlation between precipitation and growth is more complex. It is noteworthy that the three species have already overcome notable declines in the past due to drought, but current climate projections do not predict a significant recovery in growth. It is essential that forest managers take full account of the response of different species to the impacts of climate change, to ensure the long-term sustainability of forest resources.

Il cambiamento climatico sta fortemente influenzando le foreste in vari modi, l'aumento delle temperature globali sta già causando periodi di siccità prolungata che possono mettere sotto stress le specie forestali. Questi cambiamenti comporteranno conseguenze rilevanti sulla crescita, il benessere e sull’ecologia delle specie forestali. Con il presente lavoro si intendono valutare gli accrescimenti radiali delle specie: Picea abies, Abies alba, Fagus sylvatica; in Val Canale, nella foresta di Tarvisio, per mezzo dell’analisi dagli anelli di accrescimento annuali. In particolare, si vuole verificare l’effetto della variabilità climatica interannuale sull’ampiezza degli anelli. Inoltre, si vuole determinare se gli accrescimenti sono rimasti costanti nel tempo o se e quali specie manifestano dei rallentamenti in relazione al cambiamento climatico. I rilievi sono stati eseguiti all’interno di due particelle del piano di assestamento. La 156 nelle sezioni E-F-G e la particella 157 nella sezione C. Nell'ambito dello studio sono stati condotti i seguenti rilievi: esecuzione dei carotaggi mediante l'utilizzo del succhiello di Pressler, determinazione della competizione tra le piante, misurazione della pendenza del terreno, rilevamento ipsometrico, georeferenziazione delle piante carotate. È stato selezionato un campione composto da un totale di 58 carote di legno, distribuite tra le diverse specie arboree come segue: 20 campioni di Picea abies, 18 di Abies alba e 20 di Fagus sylvatica. Successivamente, in laboratorio, si è proceduto con la misurazione degli anelli annuali utilizzando lo strumento Aniol e il software Tsap, con una risoluzione pari al centesimo di millimetro. In seguito, i dati ottenuti sono stati controllati con il software Cofecha e corretti. Infine, la cronologia media standardizzata è stata elaborata mediante il software Arstan al fine di analizzare le relazioni tra la crescita degli alberi e le condizioni climatiche. I risultati ottenuti hanno messo in luce che la competizione e la pendenza del terreno non hanno un impatto significativo sull'accrescimento delle piante negli ultimi dieci anni. Le analisi delle cronologie medie grezze che raffigurano dinamiche a lungo termine rivelano fasi comuni di crescita e declino tra le tre specie, con periodi di notevole calo tra il 1850 e il 1890, oscillazioni tra il 1925 e il 1960 e un declino a partire dal decennio 1980 e il 1990 per l’abete rosso e il faggio. Questi andamenti possono essere associati a fattori climatici come le siccità e l’aumento delle temperature, e alla gestione forestale. Le relazioni tra le condizioni climatiche e la crescita delle piante differiscono tra le specie. L'abete rosso sembra più sensibile alle estati calde e alle scarse precipitazioni, con il riscaldamento climatico che costituisce una minaccia per la sua crescita. Mentre l'abete bianco sembra meno influenzato da questi fattori. Per il faggio, la correlazione tra precipitazioni e crescita è più complessa. È degno di nota il fatto che le tre specie hanno già superato un notevole declino nel passato a causa della siccità, ma le proiezioni climatiche attuali non prevedono una ripresa significativa della crescita. È fondamentale che i responsabili della gestione forestale tengano pienamente conto della risposta delle diverse specie agli impatti dei cambiamenti climatici, per garantire la sostenibilità delle risorse forestali nel lungo periodo.