Nel panorama odierno in continua evoluzione le strategie di volta in volta adottate per trasferire o condividere attività commerciali sono diventate una componente fondamentale delle dinamiche imprenditoriali. Due di queste strategie, la cessione d’azienda e l’affitto di azienda, si distinguono per la loro rilevanza pratica e giuridica in quanto espressione dell’interesse imprenditoriale nel definire in modi innovativi la gestione delle risorse commerciali. Sebbene condividano l'obiettivo di trasferire una parte o la totalità di un'azienda da un soggetto all'altro, queste due alternative presentano analogie e differenze significative che richiedono una valutazione attenta per consentire all’imprenditore di orientarsi verso una strategia piuttosto che verso l’altra. Entrambe le operazioni implicano una forma di trasferimento di risorse aziendali, che può comprendere sia asset materiali che immateriali. In entrambi i casi, le parti coinvolte devono negoziare i termini di una transazione, redigere contratti e considerare le implicazioni legali, finanziarie e operative. Inoltre, sia la cessione d'azienda che l'affitto d'azienda possono rappresentare opportunità per il venditore o il locatore di realizzare un profitto, ritirarsi dal settore o concentrarsi su altre attività ma si differenziano in termini di natura giuridica con relativi responsabilità e rischi, essendo che la cessione d’azienda comporta un vero e proprio trasferimento di proprietà mentre l’affitto d’azienda consente la concessione del diritto di utilizzare l’azienda e i suoi asset senza cessione di proprietà, in termini di durata temporale, controllo e gestione. Le differenze emergono alla luce del diverso scopo che si vuole conseguire comportando entrambe le operazioni vantaggi e svantaggi nonché profili controversi che nel presente elaborato sono stati analizzati e approfonditi.
Le vicende circolatorie dell'azienda a titolo definitivo e provvisorio: profili controversi
RIGO, SERENA
2022/2023
Abstract
Nel panorama odierno in continua evoluzione le strategie di volta in volta adottate per trasferire o condividere attività commerciali sono diventate una componente fondamentale delle dinamiche imprenditoriali. Due di queste strategie, la cessione d’azienda e l’affitto di azienda, si distinguono per la loro rilevanza pratica e giuridica in quanto espressione dell’interesse imprenditoriale nel definire in modi innovativi la gestione delle risorse commerciali. Sebbene condividano l'obiettivo di trasferire una parte o la totalità di un'azienda da un soggetto all'altro, queste due alternative presentano analogie e differenze significative che richiedono una valutazione attenta per consentire all’imprenditore di orientarsi verso una strategia piuttosto che verso l’altra. Entrambe le operazioni implicano una forma di trasferimento di risorse aziendali, che può comprendere sia asset materiali che immateriali. In entrambi i casi, le parti coinvolte devono negoziare i termini di una transazione, redigere contratti e considerare le implicazioni legali, finanziarie e operative. Inoltre, sia la cessione d'azienda che l'affitto d'azienda possono rappresentare opportunità per il venditore o il locatore di realizzare un profitto, ritirarsi dal settore o concentrarsi su altre attività ma si differenziano in termini di natura giuridica con relativi responsabilità e rischi, essendo che la cessione d’azienda comporta un vero e proprio trasferimento di proprietà mentre l’affitto d’azienda consente la concessione del diritto di utilizzare l’azienda e i suoi asset senza cessione di proprietà, in termini di durata temporale, controllo e gestione. Le differenze emergono alla luce del diverso scopo che si vuole conseguire comportando entrambe le operazioni vantaggi e svantaggi nonché profili controversi che nel presente elaborato sono stati analizzati e approfonditi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/59395