L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare lo sviluppo del diritto all’oblio, in particolar modo in relazione alla tutela dell’indagato o dell’imputato in un procedimento penale. È importante sottolineare che il diritto all’oblio deve la sua teorizzazione all’opera della giurisprudenza che, nel corso degli ultimi anni, ne ha enucleato le caratteristiche fondamentali. Si analizzerà lo sviluppo di tale diritto dalla sua configurazione iniziale alla sua configurazione attuale, inteso come diritto attinente alla protezione dei dati personali e finalizzato ad impedire la diffusione degli stessi. Inoltre, si esaminerà come l’avvento di Internet e la presenza dei motori di ricerca abbiano avuto un impatto significativo sull’evoluzione del diritto all’oblio e sui rimedi posti a tutela di tale diritto. Si vedrà altresì che la principale forma di tutela del diritto all’oblio è oggi costituita dalla deindicizzazione delle informazioni pubblicate online. Anche l’opera della Corte di Giustizia ha contribuito notevolmente allo sviluppo di questo diritto, riconoscendo la prevalenza del diritto alla protezione dei dati personali rispetto alla possibilità di conservare ogni informazione per un tempo illimitato: a tal riguardo, si analizzeranno la sentenza Google Spain e la sentenza Digital Rights. L’elaborato si occuperà, poi, dei principali profili problematici che vengono in rilievo quando i dati personali sono trattati per finalità di prevenzione, accertamento e repressione dei reati: in tale ambito, si farà riferimento alla disciplina europea (ossia alla Direttiva 2016/680) e alla disciplina nazionale in materia di conservazione dei dati personali per finalità di giustizia: in particolar modo, si analizzeranno i principali problemi che riguardano la disciplina della data retention e delle soluzioni prospettate dalla Corte di Giustizia. Nell’ultimo capitolo, l’analisi riguarderà la disciplina prevista dall’art. 64-ter disp. att. c.p.p.: infatti, con l'introduzione di tale disposizione si è espressamente riconosciuto il diritto all’oblio, nella forma della deindicizzazione, a chi sia stato indagato o imputato e abbia visto la propria posizione definita con un provvedimento favorevole (provvedimento di archiviazione, sentenza di non luogo a procedere e sentenza di proscioglimento). Al riguardo, ci si soffermerà sui principali aspetti problematici della nuova disciplina.

Diritto all'oblio e procedimento penale

BERNARDI, ELISA
2022/2023

Abstract

L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare lo sviluppo del diritto all’oblio, in particolar modo in relazione alla tutela dell’indagato o dell’imputato in un procedimento penale. È importante sottolineare che il diritto all’oblio deve la sua teorizzazione all’opera della giurisprudenza che, nel corso degli ultimi anni, ne ha enucleato le caratteristiche fondamentali. Si analizzerà lo sviluppo di tale diritto dalla sua configurazione iniziale alla sua configurazione attuale, inteso come diritto attinente alla protezione dei dati personali e finalizzato ad impedire la diffusione degli stessi. Inoltre, si esaminerà come l’avvento di Internet e la presenza dei motori di ricerca abbiano avuto un impatto significativo sull’evoluzione del diritto all’oblio e sui rimedi posti a tutela di tale diritto. Si vedrà altresì che la principale forma di tutela del diritto all’oblio è oggi costituita dalla deindicizzazione delle informazioni pubblicate online. Anche l’opera della Corte di Giustizia ha contribuito notevolmente allo sviluppo di questo diritto, riconoscendo la prevalenza del diritto alla protezione dei dati personali rispetto alla possibilità di conservare ogni informazione per un tempo illimitato: a tal riguardo, si analizzeranno la sentenza Google Spain e la sentenza Digital Rights. L’elaborato si occuperà, poi, dei principali profili problematici che vengono in rilievo quando i dati personali sono trattati per finalità di prevenzione, accertamento e repressione dei reati: in tale ambito, si farà riferimento alla disciplina europea (ossia alla Direttiva 2016/680) e alla disciplina nazionale in materia di conservazione dei dati personali per finalità di giustizia: in particolar modo, si analizzeranno i principali problemi che riguardano la disciplina della data retention e delle soluzioni prospettate dalla Corte di Giustizia. Nell’ultimo capitolo, l’analisi riguarderà la disciplina prevista dall’art. 64-ter disp. att. c.p.p.: infatti, con l'introduzione di tale disposizione si è espressamente riconosciuto il diritto all’oblio, nella forma della deindicizzazione, a chi sia stato indagato o imputato e abbia visto la propria posizione definita con un provvedimento favorevole (provvedimento di archiviazione, sentenza di non luogo a procedere e sentenza di proscioglimento). Al riguardo, ci si soffermerà sui principali aspetti problematici della nuova disciplina.
2022
Right to be forgotten and criminal trial
Diritto all'oblio
Riforma Cartabia
Deindicizzazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59402