In questa tesi viene analizzato il tema dell’Intelligenza Artificiale Generativa (Generative Artificial Intelligence, GenAI), sottocategoria dell’intelligenza artificiale che si focalizza sull’utilizzo di algoritmi per la generazione di contenuti originali, come articoli, immagini e musica in modo efficace, rapido ed estremamente realistico. Sono notevoli i progressi a cui essa ha assistito: dalle prime applicazioni delle tecniche di machine learning, come la catena di Markov (1093) o ELIZA, software sviluppato da Joseph Weinzebaum (1966), fino a quelle più recenti, quali Dall-E (2021) e ChatGPT (2022) lanciati da OpenAI, l’intelligenza artificiale generativa continua ad evolversi e a perfezionarsi, comprendendo in maniera sempre più accurata le esigenze degli utenti e generando risultati sempre più difficilmente distinguibili da quelli ottenuti dall’uomo. Per le sue potenzialità, la GenAI trova impiego in numerosi settori, tra cui quello sanitario e della ricerca scientifica, dei media, dell’intrattenimento e dell’istruzione, fino ad impattare il settore legale, semplificando il lavoro dei professionisti e permettendo loro di focalizzarsi su mansioni più strategiche. Generazione di documenti, ricerca legale, analisi predittiva e gestione del rischio sono solo alcune delle aree in cui viene applicata l’AI generativa. Il suo impiego sempre più diffuso in ambito legale, oltre a portare significativi vantaggi, pone diverse sfide che riguardano, ad esempio, la privacy dei dati e la sicurezza oltre ad implicazioni etiche. Queste considerazioni hanno spinto la Commissione Nuove Tecnologie dell’Ordine degli Avvocati ( Fédération des Barreaux d’Europe) a predisporre delle linee guida intitolate “Gli avvocati europei nell’era di ChatGPT: Linee guida su come gli avvocati dovrebbero sfruttare le opportunità offerte dai grandi modelli linguistici e dall’intelligenza artificiale generativa”, in cui vengono elencati sette principi da rispettare per un uso etico degli strumenti di intelligenza artificiale generativa negli studi legali. Dopo aver analizzato le opportunità applicative e i rischi che l'intelligenza artificiale generativa porta inevitabilmente con sé, risulta evidente la necessità per i diversi settori di abbracciare il cambiamento, soprattutto per il settore legale, sempre stato più conservatore e avverso al rischio, dal momento che la tecnologia è un elemento cruciale per poter competere con gli attori del mercato legale.
Intelligenza artificiale generativa e professioni legali: applicazioni, prospettive e implicazioni etiche.
SABAU, SILVIA
2022/2023
Abstract
In questa tesi viene analizzato il tema dell’Intelligenza Artificiale Generativa (Generative Artificial Intelligence, GenAI), sottocategoria dell’intelligenza artificiale che si focalizza sull’utilizzo di algoritmi per la generazione di contenuti originali, come articoli, immagini e musica in modo efficace, rapido ed estremamente realistico. Sono notevoli i progressi a cui essa ha assistito: dalle prime applicazioni delle tecniche di machine learning, come la catena di Markov (1093) o ELIZA, software sviluppato da Joseph Weinzebaum (1966), fino a quelle più recenti, quali Dall-E (2021) e ChatGPT (2022) lanciati da OpenAI, l’intelligenza artificiale generativa continua ad evolversi e a perfezionarsi, comprendendo in maniera sempre più accurata le esigenze degli utenti e generando risultati sempre più difficilmente distinguibili da quelli ottenuti dall’uomo. Per le sue potenzialità, la GenAI trova impiego in numerosi settori, tra cui quello sanitario e della ricerca scientifica, dei media, dell’intrattenimento e dell’istruzione, fino ad impattare il settore legale, semplificando il lavoro dei professionisti e permettendo loro di focalizzarsi su mansioni più strategiche. Generazione di documenti, ricerca legale, analisi predittiva e gestione del rischio sono solo alcune delle aree in cui viene applicata l’AI generativa. Il suo impiego sempre più diffuso in ambito legale, oltre a portare significativi vantaggi, pone diverse sfide che riguardano, ad esempio, la privacy dei dati e la sicurezza oltre ad implicazioni etiche. Queste considerazioni hanno spinto la Commissione Nuove Tecnologie dell’Ordine degli Avvocati ( Fédération des Barreaux d’Europe) a predisporre delle linee guida intitolate “Gli avvocati europei nell’era di ChatGPT: Linee guida su come gli avvocati dovrebbero sfruttare le opportunità offerte dai grandi modelli linguistici e dall’intelligenza artificiale generativa”, in cui vengono elencati sette principi da rispettare per un uso etico degli strumenti di intelligenza artificiale generativa negli studi legali. Dopo aver analizzato le opportunità applicative e i rischi che l'intelligenza artificiale generativa porta inevitabilmente con sé, risulta evidente la necessità per i diversi settori di abbracciare il cambiamento, soprattutto per il settore legale, sempre stato più conservatore e avverso al rischio, dal momento che la tecnologia è un elemento cruciale per poter competere con gli attori del mercato legale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/59539