La tesi affronta il tema della promozione del linguaggio visivo e della creatività nei bambini della scuola primaria. Inizialmente si analizza il concetto di linguaggio visivo, sottolineando la necessità di un’"alfabetizzazione visiva” per comprenderne gli elementi fondamentali. Si approfondisce quindi il sistema visivo umano, la percezione visiva e le modalità di passaggio dalla percezione alla rappresentazione (Teoria della Gestalt, Arnheim). Viene espressa l’idea che l'arte e la rappresentazione figurativa, in particolare il disegno, giocano un ruolo cruciale nel processo di crescita e formazione dei bambini, contribuendo al loro sviluppo intellettuale, creativo e comunicativo. Si esamina, dunque, il disegno come forma espressiva, con particolare attenzione al disegno infantile e si esplorano diverse teorie che ne analizzano il significato, il valore educativo e il potenziale comunicativo. Inoltre, si evidenzia come, sebbene il disegno rappresenti un’attività privilegiata dell’infanzia, molti bambini perdono gradualmente interesse e tendono a sviluppare rappresentazioni stereotipate o addirittura ad abbandonare completamente questa attività. Viene quindi presentata una ricerca educativa empirica (ricerca-azione), condotta in una classe quinta primaria, focalizzata sulla tematica “casa”. L’obiettivo è stato quello di individuare le strategie educative e didattiche più efficaci per superare gli stereotipi figurativi e promuovere lo sviluppo delle capacità grafico-espressive e creative dei bambini. A livello metodologico è stata privilegiata una didattica di tipo laboratoriale, stimolando la sperimentazione e la partecipazione attiva degli alunni (Dewey, Montessori, Munari) ed è stata utilizzata la fotografia come strumento didattico (Didattica dell’immagine, Triacca) per favorire l’analisi visiva e una conoscenza più ampia e olistica del concetto di casa, collegandolo, in ottica interdisciplinare, anche al “senso del luogo” e al “senso abitare”. Il percorso ha previsto diverse attività volte ad arricchire non solo le conoscenze degli alunni riguardo questo particolare oggetto/simbolo, ma anche ad esplorare nuove idee e a mettere in gioco la propria creatività, immaginazione e fantasia nell’interpretare, progettare e realizzare una propria "casa ideale". Gli alunni hanno realizzato diversi disegni della “casa ideale” da molteplici punti di vista e hanno sperimentato alcune tecniche figurative come la rappresentazione della tridimensionalità, la prospettiva e il chiaroscuro. Al termine del percorso si è rilevato che per la maggior parte degli alunni la concezione della casa è evoluta da un’immagine stereotipata a una rappresentazione più ricca di dettagli ed elementi figurativi originali. I risultati della sperimentazione laboratoriale hanno messo in luce l'importanza di integrare attività artistiche ed espressive nel percorso educativo per sviluppare la creatività, la flessibilità mentale e il pensiero divergente (Joy Paul Guilford) o laterale (Edward De Bono), ovvero competenze che risultano necessarie per affrontare un mondo in continua evoluzione, sempre più complesso (Edgar Morin) e più orientato visivamente (John Berger). Inoltre, si evidenzia la necessità di un cambiamento di paradigma nel sistema educativo, verso una didattica aperta ad una visione complessa, sistemica, inclusiva e interdisciplinare dell’esperienza formativa (didattica semplessa, Maurizio Sibilio). Si spinge quindi ad una rivalutazione delle priorità educative e ad una valorizzazione della disciplina di Arte e Immagine puntando l’attenzione anche sull’importanza della formazione degli insegnanti. Abitare il Multiverso Creativo non descrive quindi solo, in senso figurativo, la sperimentazione laboratoriale, ma invita a esplorare le innumerevoli opportunità della creatività e a mescolare idee non da un solo universo, ma da un multiverso interpretativo.
Abitare il multiverso creativo. Percorso laboratoriale in una classe quinta primaria per superare lo stereotipo figurativo.
MARCOMINI, MARIA CHIARA
2022/2023
Abstract
La tesi affronta il tema della promozione del linguaggio visivo e della creatività nei bambini della scuola primaria. Inizialmente si analizza il concetto di linguaggio visivo, sottolineando la necessità di un’"alfabetizzazione visiva” per comprenderne gli elementi fondamentali. Si approfondisce quindi il sistema visivo umano, la percezione visiva e le modalità di passaggio dalla percezione alla rappresentazione (Teoria della Gestalt, Arnheim). Viene espressa l’idea che l'arte e la rappresentazione figurativa, in particolare il disegno, giocano un ruolo cruciale nel processo di crescita e formazione dei bambini, contribuendo al loro sviluppo intellettuale, creativo e comunicativo. Si esamina, dunque, il disegno come forma espressiva, con particolare attenzione al disegno infantile e si esplorano diverse teorie che ne analizzano il significato, il valore educativo e il potenziale comunicativo. Inoltre, si evidenzia come, sebbene il disegno rappresenti un’attività privilegiata dell’infanzia, molti bambini perdono gradualmente interesse e tendono a sviluppare rappresentazioni stereotipate o addirittura ad abbandonare completamente questa attività. Viene quindi presentata una ricerca educativa empirica (ricerca-azione), condotta in una classe quinta primaria, focalizzata sulla tematica “casa”. L’obiettivo è stato quello di individuare le strategie educative e didattiche più efficaci per superare gli stereotipi figurativi e promuovere lo sviluppo delle capacità grafico-espressive e creative dei bambini. A livello metodologico è stata privilegiata una didattica di tipo laboratoriale, stimolando la sperimentazione e la partecipazione attiva degli alunni (Dewey, Montessori, Munari) ed è stata utilizzata la fotografia come strumento didattico (Didattica dell’immagine, Triacca) per favorire l’analisi visiva e una conoscenza più ampia e olistica del concetto di casa, collegandolo, in ottica interdisciplinare, anche al “senso del luogo” e al “senso abitare”. Il percorso ha previsto diverse attività volte ad arricchire non solo le conoscenze degli alunni riguardo questo particolare oggetto/simbolo, ma anche ad esplorare nuove idee e a mettere in gioco la propria creatività, immaginazione e fantasia nell’interpretare, progettare e realizzare una propria "casa ideale". Gli alunni hanno realizzato diversi disegni della “casa ideale” da molteplici punti di vista e hanno sperimentato alcune tecniche figurative come la rappresentazione della tridimensionalità, la prospettiva e il chiaroscuro. Al termine del percorso si è rilevato che per la maggior parte degli alunni la concezione della casa è evoluta da un’immagine stereotipata a una rappresentazione più ricca di dettagli ed elementi figurativi originali. I risultati della sperimentazione laboratoriale hanno messo in luce l'importanza di integrare attività artistiche ed espressive nel percorso educativo per sviluppare la creatività, la flessibilità mentale e il pensiero divergente (Joy Paul Guilford) o laterale (Edward De Bono), ovvero competenze che risultano necessarie per affrontare un mondo in continua evoluzione, sempre più complesso (Edgar Morin) e più orientato visivamente (John Berger). Inoltre, si evidenzia la necessità di un cambiamento di paradigma nel sistema educativo, verso una didattica aperta ad una visione complessa, sistemica, inclusiva e interdisciplinare dell’esperienza formativa (didattica semplessa, Maurizio Sibilio). Si spinge quindi ad una rivalutazione delle priorità educative e ad una valorizzazione della disciplina di Arte e Immagine puntando l’attenzione anche sull’importanza della formazione degli insegnanti. Abitare il Multiverso Creativo non descrive quindi solo, in senso figurativo, la sperimentazione laboratoriale, ma invita a esplorare le innumerevoli opportunità della creatività e a mescolare idee non da un solo universo, ma da un multiverso interpretativo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/59607