Leonora all’interno del suo universo artistico utilizza il metamorfismo organico, come simbolo di autorappresentazione. L’artista cerca di rendere visibile il suo Io interiore attraverso una raffigurazione basata sulla mitologia, sul fantastico e sull’onirismo psicanalitico. Leonora si concentra a raffigurare animali ed esseri mostruosi o spiritici, utilizzandoli con significati diversi nel tempo. La sua produzione artistica tra Francia e Inghilterra e prima del 1944, anno in cui si trasferisce in Messico, è caratterizzata da animali quadrupedi come il cavallo e la iena, simboli di libertà e di anticonformismo. Dopo il 1944 Leonora dipinge invece animalia e simboli legati a concetti astratti come la magia, la mitologia, l’alchimia, la donna e la divinità. Questa scelta di nuove tematiche è sintomatica di un drastico cambio di vita, causato da un periodo di forzata prigionia, da lei descritto nel libro Down Below. Il dolore per la perdita di Max Ernst, la fuga dall’amata Francia e l’obbligata permanenza in manicomio creano una cesura concreta nel suo linguaggio pittorico. Down Below si presta quindi ad essere la fondamentale chiave di lettura del suo cambiamento. Il libro è scritto con la tecnica surrealista di scrittura automatica e Leonora si descrive, prima, come un druido a stretto contatto con la natura, con gli animali e con le montagne. Poi come una divinità salvifica, estirpatrice del male del mondo e unica essenza che può fermare la guerra nazista o espurgare la Spagna dal sangue, versato durante la guerra civile. Leonora racconta di essere stata invasa da una follia, da una forza visionaria, divina e magica. Per questo motivo, dopo il 1944 si autorappresenta come una divinità metamorfizzata animale e inizia a rimodernare i miti della sua infanzia, basati sulla magia, sulla stregoneria e sul culto della morte. Contemporaneamente scopre le leggende e le tradizioni del Messico e riformula un’idea non più statica del mondo, ma poliedrica, che la critica ha denominato come “mondo visionario”. Leonora si istruisce sulle religioni del mondo, entrando in contatto con il buddismo tibetano, l’ermetismo, la cabala ebraica e approfondisce le discipline alchemiche ed esoteriche.
Il bestiario metamorfico di Leonora Carrington
MAZZUCCO, LAURA
2022/2023
Abstract
Leonora all’interno del suo universo artistico utilizza il metamorfismo organico, come simbolo di autorappresentazione. L’artista cerca di rendere visibile il suo Io interiore attraverso una raffigurazione basata sulla mitologia, sul fantastico e sull’onirismo psicanalitico. Leonora si concentra a raffigurare animali ed esseri mostruosi o spiritici, utilizzandoli con significati diversi nel tempo. La sua produzione artistica tra Francia e Inghilterra e prima del 1944, anno in cui si trasferisce in Messico, è caratterizzata da animali quadrupedi come il cavallo e la iena, simboli di libertà e di anticonformismo. Dopo il 1944 Leonora dipinge invece animalia e simboli legati a concetti astratti come la magia, la mitologia, l’alchimia, la donna e la divinità. Questa scelta di nuove tematiche è sintomatica di un drastico cambio di vita, causato da un periodo di forzata prigionia, da lei descritto nel libro Down Below. Il dolore per la perdita di Max Ernst, la fuga dall’amata Francia e l’obbligata permanenza in manicomio creano una cesura concreta nel suo linguaggio pittorico. Down Below si presta quindi ad essere la fondamentale chiave di lettura del suo cambiamento. Il libro è scritto con la tecnica surrealista di scrittura automatica e Leonora si descrive, prima, come un druido a stretto contatto con la natura, con gli animali e con le montagne. Poi come una divinità salvifica, estirpatrice del male del mondo e unica essenza che può fermare la guerra nazista o espurgare la Spagna dal sangue, versato durante la guerra civile. Leonora racconta di essere stata invasa da una follia, da una forza visionaria, divina e magica. Per questo motivo, dopo il 1944 si autorappresenta come una divinità metamorfizzata animale e inizia a rimodernare i miti della sua infanzia, basati sulla magia, sulla stregoneria e sul culto della morte. Contemporaneamente scopre le leggende e le tradizioni del Messico e riformula un’idea non più statica del mondo, ma poliedrica, che la critica ha denominato come “mondo visionario”. Leonora si istruisce sulle religioni del mondo, entrando in contatto con il buddismo tibetano, l’ermetismo, la cabala ebraica e approfondisce le discipline alchemiche ed esoteriche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/59768