La diversità come fonte di conflitto sociale e opportunità di crescita: studio del contesto globale e focus sugli U.S.A.

Viviamo in società sempre più diversificate ed è quindi necessario capire come far coesistere le differenze etniche, religiose e più in generale culturali nelle comunità, avendo come scopo la valorizzazione delle stesse e la riduzione della probabilità di conflitto intergruppi. Il primo capitolo di questo elaborato analizza quindi le conseguenze sociali della globalizzazione, esaminando gli studi che riportano la percezione di conflitti nelle società eterogenee e precisando poi alcuni dei fattori che permettono l’adattamento alla diversità. Gli umani, anche se diverse ricerche hanno confermato una preferenza verso l’omogeneità, possono infatti adattarsi nel tempo ad un contesto eterogeneo, il quale fa emergere un paradosso di percezione di somiglianza dei gruppi eterogenei e aumenta la complessità dell’identità sociale. Nel secondo capitolo, invece, ci si focalizza sugli Stati Uniti d’America: a partire da un’analisi della situazione demografica statunitense, la quale presenta un numero sempre minore di abitanti bianchi, si esamina la presenza di race bias impliciti ed espliciti nella popolazione. L’ultima parte di questo elaborato è un’analisi del contesto razziale ed economico che ha portato all’elezione di Donald Trump come Presidente degli U.S.A. nel 2016.