Il bullismo è un fenomeno che esiste da anni e che si basa sull’intenzionalità e ripetitività del comportamento aggressivo, oltre che sull’asimmetria di potere. L’arrivo delle nuove tecnologie, e soprattutto di piattaforme come i social network, ha comportato un cambiamento sociale rilevante, tanto da rendere difficile il riconoscimento dei confini online-offline. Sono cambiate le modalità di relazionarci con l’altro e i modi in cui plasmiamo la nostra identità, ma soprattutto sono aumentati i rischi. Il cyberbullismo, ad esempio, ossia il bullismo perpetrato attraverso strumenti informatici o telematici, è una delle problematiche più diffuse e preoccupanti nel web, poiché può assumere forme potenzialmente molto dannose rispetto al bullismo tradizionale. Il cyberbullismo, infatti, non ha limiti spazio-temporali e non richiede la compresenza fisica di bullo e vittima. Basti pensare ad un video caricato online dove viene preso di mira un minore, questo video una volta diffuso in Rete diventa visibile a chiunque e di conseguenza anche riproducibile e condivisibile all’infinito. Per far fronte a questo fenomeno dilagante si è reso necessario un intervento normativo per definire, combattere e prevenire il cyberbullismo. In Italia il Legislatore ha approvato la legge 29 maggio 2017, n. 71: “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, prima legge in Europa ad affrontare questa problematica. Preme tuttavia sottolineare che già prima del 2017 l’Unione Europea e diverse Regioni italiane avevano tentato di porre un freno a questo tipo di comportamenti attraverso direttive, programmi e leggi regionali. In Italia la normativa ha scopo prevalentemente preventivo, non repressivo, e di conseguenza pone molta attenzione alla prevenzione a scuola (principale luogo di aggregazione dei giovani) e mira a disciplinare anche i gestori dei siti Internet. In questa tesi analizzeremo come viene trattato il fenomeno a livello normativo con specifico riferimento agli strumenti preventivi e di segnalazione online, con lo scopo di capire se questi siano sufficientemente adeguati e abbiano nel tempo apportato reali benefici ai minori coinvolti.

Cyberbullismo: le regole e gli strumenti di prevenzione e di contrasto

CECCHIN, GAIA
2022/2023

Abstract

Il bullismo è un fenomeno che esiste da anni e che si basa sull’intenzionalità e ripetitività del comportamento aggressivo, oltre che sull’asimmetria di potere. L’arrivo delle nuove tecnologie, e soprattutto di piattaforme come i social network, ha comportato un cambiamento sociale rilevante, tanto da rendere difficile il riconoscimento dei confini online-offline. Sono cambiate le modalità di relazionarci con l’altro e i modi in cui plasmiamo la nostra identità, ma soprattutto sono aumentati i rischi. Il cyberbullismo, ad esempio, ossia il bullismo perpetrato attraverso strumenti informatici o telematici, è una delle problematiche più diffuse e preoccupanti nel web, poiché può assumere forme potenzialmente molto dannose rispetto al bullismo tradizionale. Il cyberbullismo, infatti, non ha limiti spazio-temporali e non richiede la compresenza fisica di bullo e vittima. Basti pensare ad un video caricato online dove viene preso di mira un minore, questo video una volta diffuso in Rete diventa visibile a chiunque e di conseguenza anche riproducibile e condivisibile all’infinito. Per far fronte a questo fenomeno dilagante si è reso necessario un intervento normativo per definire, combattere e prevenire il cyberbullismo. In Italia il Legislatore ha approvato la legge 29 maggio 2017, n. 71: “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, prima legge in Europa ad affrontare questa problematica. Preme tuttavia sottolineare che già prima del 2017 l’Unione Europea e diverse Regioni italiane avevano tentato di porre un freno a questo tipo di comportamenti attraverso direttive, programmi e leggi regionali. In Italia la normativa ha scopo prevalentemente preventivo, non repressivo, e di conseguenza pone molta attenzione alla prevenzione a scuola (principale luogo di aggregazione dei giovani) e mira a disciplinare anche i gestori dei siti Internet. In questa tesi analizzeremo come viene trattato il fenomeno a livello normativo con specifico riferimento agli strumenti preventivi e di segnalazione online, con lo scopo di capire se questi siano sufficientemente adeguati e abbiano nel tempo apportato reali benefici ai minori coinvolti.
2022
Cyberbullying: prevention instruments and counter measures
cyberbullismo
prevenzione
segnalazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/60055