This thesis aims to present the figure of a Mozambican author, Mia Couto, who aims to build a unified Mozambican identity, as this country has been divided by conflicts that have prevented the local populations from developing a unified culture. The author uses his best medium: writing. Through the use of invented words, brincriaçoes, he manages to reconcile the particularity of African culture with the country's official language, Portuguese. This is a standard language that fails to represent the essence of Africans. The author's alteration in his works leads to an awareness of the importance of the use of words as a symbol of identity. The paper presents a concrete example, the short story Vozes Anoitecidas, of how the author through stories and the singular use of the Portuguese language manages to enter the African world, becoming a mediator between what he calls moçambicanidade and Western culture. The paper also attempts to respond to the perplexities surrounding the translation of these works, which present many difficulties in passing Couto's messages from one linguistic system to another.

La tesi si propone di presentare la figura di un autore mozambicano, Mia Couto, che ha l'obbiettivo di costruire un'identità mozambicana unitaria, in quanto questo paese è stato diviso da conflitti che hanno impedito alle popolazioni locali di sviluppare una cultura unitaria. L'autore utilizza il suo mezzo migliore: la scrittura. Attraverso l'uso di parole inventate, le brincriaçoes, riesce a conciliare la particolarità della cultura africana con la lingua ufficiale del paese, la lingua portoghese. Questa è una lingua standard che non riesce a rappresentare l'essenza degli africani. L'alterazione da parte dell'autore nelle sue opere porta a una consapevolezza sull'importanza dell'uso della parola come simbolo di un'identità. L'elaborato presenta un esempio concreto, il racconto Vozes Anoitecidas, di come l'autore attraverso i racconti e l'uso singolare della lingua portoghese riesca ad addentrarsi nel mondo africano, diventando mediatore tra quella che lui chiama moçambicanidade e la cultura occidentale. L'elaborato tenta anche di rispondere alle perplessità che riguardano l'ambito della traduzione di queste opere, che presentano molte difficoltà nel passaggio dei messaggi di Couto da un sistema linguistico ad un altro.

Un esempio di mediazione culturale: la rappresentazione della moçambicanidade attraverso le brincriações di Mia Couto.

NOVELLI, MARTA
2022/2023

Abstract

This thesis aims to present the figure of a Mozambican author, Mia Couto, who aims to build a unified Mozambican identity, as this country has been divided by conflicts that have prevented the local populations from developing a unified culture. The author uses his best medium: writing. Through the use of invented words, brincriaçoes, he manages to reconcile the particularity of African culture with the country's official language, Portuguese. This is a standard language that fails to represent the essence of Africans. The author's alteration in his works leads to an awareness of the importance of the use of words as a symbol of identity. The paper presents a concrete example, the short story Vozes Anoitecidas, of how the author through stories and the singular use of the Portuguese language manages to enter the African world, becoming a mediator between what he calls moçambicanidade and Western culture. The paper also attempts to respond to the perplexities surrounding the translation of these works, which present many difficulties in passing Couto's messages from one linguistic system to another.
2022
An example of cultural mediation: the representation of moçambicanidade through Mia Couto's brincriações.
La tesi si propone di presentare la figura di un autore mozambicano, Mia Couto, che ha l'obbiettivo di costruire un'identità mozambicana unitaria, in quanto questo paese è stato diviso da conflitti che hanno impedito alle popolazioni locali di sviluppare una cultura unitaria. L'autore utilizza il suo mezzo migliore: la scrittura. Attraverso l'uso di parole inventate, le brincriaçoes, riesce a conciliare la particolarità della cultura africana con la lingua ufficiale del paese, la lingua portoghese. Questa è una lingua standard che non riesce a rappresentare l'essenza degli africani. L'alterazione da parte dell'autore nelle sue opere porta a una consapevolezza sull'importanza dell'uso della parola come simbolo di un'identità. L'elaborato presenta un esempio concreto, il racconto Vozes Anoitecidas, di come l'autore attraverso i racconti e l'uso singolare della lingua portoghese riesca ad addentrarsi nel mondo africano, diventando mediatore tra quella che lui chiama moçambicanidade e la cultura occidentale. L'elaborato tenta anche di rispondere alle perplessità che riguardano l'ambito della traduzione di queste opere, che presentano molte difficoltà nel passaggio dei messaggi di Couto da un sistema linguistico ad un altro.
Mia Couto
brincriações
Mozambico
letteratura africana
Vozes Anoitecidas
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/60128