Le tecniche di ricostruzione dell’esofago utilizzate in ambito chirurgico per il trattamento di lesioni benigne o cancerose possono comportare complicazioni post-operatorie che, a lungo termine, riducono la qualità della vita del paziente, o possono non essere attuabili nei casi più complessi. In questo scenario, lo sviluppo di matrici decellularizzate tessuto-specifiche attraverso tecniche di Ingegneria Tissutale rappresenta un valido sostituto alla chirurgia classica, permettendo di rimuovere le componenti immunogeniche e preservare l’architettura dell’organo nativo, così da ottenere degli scaffold biologici capaci di guidare la migrazione, l’adesione e l’organizzazione tridimensionale delle cellule durante la riparazione di piccole/medie lesioni esofagee. In questo studio, sono stati decellularizzati campioni di esofago umano al fine di eseguire la caratterizzazione delle matrici ottenute (i.e., rimozione delle componenti cellulari, conservazione della struttura tissutale) e di studiarne la biocompatibilità sia in vitro che in vivo. Le analisi istologiche hanno evidenziato che la decellularizzazione ha rimosso efficacemente la componente immunogenica (cellule, DNA), conservando però la composizione biomolecolare (fibre collagene/elastiche) del tessuto nativo. La biocompatibilità delle matrici esofagee è stata accertata in vitro, dimostrandone la capacità di favorire l’adesione e la proliferazione cellulare, e in vivo, verificando l’assenza di reazione immunitaria severa da parte dell’ospite dopo impianto sottocute in topi BALB/c.
Studio della biocompatibilità di matrici decellularizzate derivate da esofago umano: un’indagine in vitro e in vivo
AMOIA, ARIANNA
2022/2023
Abstract
Le tecniche di ricostruzione dell’esofago utilizzate in ambito chirurgico per il trattamento di lesioni benigne o cancerose possono comportare complicazioni post-operatorie che, a lungo termine, riducono la qualità della vita del paziente, o possono non essere attuabili nei casi più complessi. In questo scenario, lo sviluppo di matrici decellularizzate tessuto-specifiche attraverso tecniche di Ingegneria Tissutale rappresenta un valido sostituto alla chirurgia classica, permettendo di rimuovere le componenti immunogeniche e preservare l’architettura dell’organo nativo, così da ottenere degli scaffold biologici capaci di guidare la migrazione, l’adesione e l’organizzazione tridimensionale delle cellule durante la riparazione di piccole/medie lesioni esofagee. In questo studio, sono stati decellularizzati campioni di esofago umano al fine di eseguire la caratterizzazione delle matrici ottenute (i.e., rimozione delle componenti cellulari, conservazione della struttura tissutale) e di studiarne la biocompatibilità sia in vitro che in vivo. Le analisi istologiche hanno evidenziato che la decellularizzazione ha rimosso efficacemente la componente immunogenica (cellule, DNA), conservando però la composizione biomolecolare (fibre collagene/elastiche) del tessuto nativo. La biocompatibilità delle matrici esofagee è stata accertata in vitro, dimostrandone la capacità di favorire l’adesione e la proliferazione cellulare, e in vivo, verificando l’assenza di reazione immunitaria severa da parte dell’ospite dopo impianto sottocute in topi BALB/c.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
_Tesi Arianna Amoia.pdf
accesso riservato
Dimensione
2.8 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.8 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/60337