Introduction: primary hyperparathyroidism (PHPT) is an endocrine pathology in which there is an uncontrolled production of parathyroid hormone (PTH), with alteration of the regulation of the homeostasis of calcium metabolism. The only potentially curative therapy is surgery, for which accurate localization of the disease site is important. Currently, the location diagnosis is made with neck ultrasound and parathyroid scintigraphy. However, in some patients the conventional instrumental diagnostics are negative, non-concordant between the two tests or doubtful. In these cases, the use of PET-MRI with 18F-choline as a tracer is being tested. The aim of the present study is to evaluate the results obtained from PET FCH, in order to better define the situations that can benefit from it. Methods: The population examined is composed of 115 patients diagnosed with PHPT, eligible for surgery, with conventional imaging results negative, discordant or equivocal and who subsequently underwent a PET FCH. The results of the tests were compared with each other, and the concordance between the result of the test and the type of surgery performed was assessed. The existence of a correlation between the PET FCH uptake index (SUV Max A) and the concentrations of parathyroid hormone and total serum calcium was evaluated. Logistic regression models were evaluated between the parathyroid hormone concentration and the results of the various instrumental tests. Results: PET FCH allowed localization of the disease in 84% of cases. Compared to PET FCH, ultrasound was more sensitive, but less specific than scintigraphy. The positive scintigraphy were all confirmed by PET FCH. A weak, but statistically significant (ρ 0.29, p < 0.005), linear correlation emerged between PTH and SUV Max A. Conclusions: in the majority (84%) of cases it was possible to identify the site of the disease. The high concordance between the result of the positive scintigraphy with the PET FCH could indicate that the positive scintigraphy is sufficient for the localization of the disease, even in the presence of a negative, doubtful or non-concordant ultrasound, without requiring the in-depth analysis of a PET FCH. There is, however, a smaller share (around 16%) of patients in whom no examination has managed to localize the disease.

Introduzione: l’Iperparatiroidismo primario (PHPT) è una patologia endocrina in cui vi è una incontrollata produzione di paratormone (PTH), con alterazione della regolazione dell’omeostasi del metabolismo del calcio. L’unica terapia potenzialmente curativa è la rimozione chirurgica, per la quale è importante un’accurata localizzazione della sede di malattia. Attualmente la diagnosi di sede si fa con ecografia del collo e scintigrafia delle paratiroidi. Tuttavia, in alcuni pazienti la diagnostica strumentale convenzionale risulta negativa, discordante tra i due esami oppure dubbia. In questi casi si sta sperimentando l’utilizzo della PET-RM con la 18F-colina come tracciante. Lo scopo del presente studio è valutare i risultati ottenuti dalla PET FCH, per poter meglio definire le situazioni che ne possono trarre beneficio. Metodi: La popolazione esaminata è composta da 115 pazienti con diagnosi di PHPT candidati all’intervento chirurgico, con imaging convenzionale risultato negativo, discordante o dubbio e che hanno successivamente eseguito una PET FCH. I risultati degli esami sono stati confrontati tra di loro, e si è valutata la concordanza tra il risultato dell’esame e il tipo di intervento chirurgico effettuato. È stata valutata l’esistenza di una correlazione tra l’indice di captazione della PET FCH (SUV Max A) e le concentrazioni di paratormone e calcio sierico totale. Sono stati valutati dei modelli di regressione logistica tra la concentrazione di paratormone e il risultato dei diversi esami strumentali. Risultati: la PET FCH ha permesso di localizzare la malattia nell’84% dei casi. Nei confronti della PET FCH, l’ecografia è risultata più sensibile, ma meno specifica della scintigrafia. Le scintigrafie positive sono state tutte confermate dalla PET FCH. È emersa una debole, ma statisticamente significativa (ρ 0,29, p <0,005), correlazione lineare tra il PTH e il SUV Max A. Conclusioni: nella maggioranza (84%) dei casi si è riuscita a individuare la sede di malattia. L’elevata concordanza tra il risultato delle scintigrafie positive con la PET potrebbe indicare che la scintigrafia positiva sia sufficiente per la localizzazione della sede, anche in presenza di ecografia negativa, dubbia o discordante, senza necessitare l’approfondimento di una PET FCH. Esiste, tuttavia, una minore quota (circa 16%) di pazienti in cui nessun esame è riuscito a localizzare la sede.

PET/RM con 18F-Colina: ruolo nella diagnostica strumentale dell'iperparatiroidismo primario

NICOLOSI, DARIO
2022/2023

Abstract

Introduction: primary hyperparathyroidism (PHPT) is an endocrine pathology in which there is an uncontrolled production of parathyroid hormone (PTH), with alteration of the regulation of the homeostasis of calcium metabolism. The only potentially curative therapy is surgery, for which accurate localization of the disease site is important. Currently, the location diagnosis is made with neck ultrasound and parathyroid scintigraphy. However, in some patients the conventional instrumental diagnostics are negative, non-concordant between the two tests or doubtful. In these cases, the use of PET-MRI with 18F-choline as a tracer is being tested. The aim of the present study is to evaluate the results obtained from PET FCH, in order to better define the situations that can benefit from it. Methods: The population examined is composed of 115 patients diagnosed with PHPT, eligible for surgery, with conventional imaging results negative, discordant or equivocal and who subsequently underwent a PET FCH. The results of the tests were compared with each other, and the concordance between the result of the test and the type of surgery performed was assessed. The existence of a correlation between the PET FCH uptake index (SUV Max A) and the concentrations of parathyroid hormone and total serum calcium was evaluated. Logistic regression models were evaluated between the parathyroid hormone concentration and the results of the various instrumental tests. Results: PET FCH allowed localization of the disease in 84% of cases. Compared to PET FCH, ultrasound was more sensitive, but less specific than scintigraphy. The positive scintigraphy were all confirmed by PET FCH. A weak, but statistically significant (ρ 0.29, p < 0.005), linear correlation emerged between PTH and SUV Max A. Conclusions: in the majority (84%) of cases it was possible to identify the site of the disease. The high concordance between the result of the positive scintigraphy with the PET FCH could indicate that the positive scintigraphy is sufficient for the localization of the disease, even in the presence of a negative, doubtful or non-concordant ultrasound, without requiring the in-depth analysis of a PET FCH. There is, however, a smaller share (around 16%) of patients in whom no examination has managed to localize the disease.
2022
18F-Choline PET/MRI: role in instrumental diagnostics for primary hyperparathyroidism
Introduzione: l’Iperparatiroidismo primario (PHPT) è una patologia endocrina in cui vi è una incontrollata produzione di paratormone (PTH), con alterazione della regolazione dell’omeostasi del metabolismo del calcio. L’unica terapia potenzialmente curativa è la rimozione chirurgica, per la quale è importante un’accurata localizzazione della sede di malattia. Attualmente la diagnosi di sede si fa con ecografia del collo e scintigrafia delle paratiroidi. Tuttavia, in alcuni pazienti la diagnostica strumentale convenzionale risulta negativa, discordante tra i due esami oppure dubbia. In questi casi si sta sperimentando l’utilizzo della PET-RM con la 18F-colina come tracciante. Lo scopo del presente studio è valutare i risultati ottenuti dalla PET FCH, per poter meglio definire le situazioni che ne possono trarre beneficio. Metodi: La popolazione esaminata è composta da 115 pazienti con diagnosi di PHPT candidati all’intervento chirurgico, con imaging convenzionale risultato negativo, discordante o dubbio e che hanno successivamente eseguito una PET FCH. I risultati degli esami sono stati confrontati tra di loro, e si è valutata la concordanza tra il risultato dell’esame e il tipo di intervento chirurgico effettuato. È stata valutata l’esistenza di una correlazione tra l’indice di captazione della PET FCH (SUV Max A) e le concentrazioni di paratormone e calcio sierico totale. Sono stati valutati dei modelli di regressione logistica tra la concentrazione di paratormone e il risultato dei diversi esami strumentali. Risultati: la PET FCH ha permesso di localizzare la malattia nell’84% dei casi. Nei confronti della PET FCH, l’ecografia è risultata più sensibile, ma meno specifica della scintigrafia. Le scintigrafie positive sono state tutte confermate dalla PET FCH. È emersa una debole, ma statisticamente significativa (ρ 0,29, p <0,005), correlazione lineare tra il PTH e il SUV Max A. Conclusioni: nella maggioranza (84%) dei casi si è riuscita a individuare la sede di malattia. L’elevata concordanza tra il risultato delle scintigrafie positive con la PET potrebbe indicare che la scintigrafia positiva sia sufficiente per la localizzazione della sede, anche in presenza di ecografia negativa, dubbia o discordante, senza necessitare l’approfondimento di una PET FCH. Esiste, tuttavia, una minore quota (circa 16%) di pazienti in cui nessun esame è riuscito a localizzare la sede.
PET/RM
18F-Colina
PHPT
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/60855