La relazione che ho predisposto analizza alcuni aspetti dell’educazione e si focalizza sulla relazione educativa tra educatore ed adolescente. Ho evidenziato il bisogno, spesso nascosto, negato, non consapevole dell’adolescente di avere e sentire vicina una persona adulta che lo comprenda e lo sostenga nel suo processo di crescita. Le finalità della ricerca sono quelle di porre in risalto le dinamiche e i costituenti essenziali della relazione educativa. In essa l’attenzione è rivolta all’educando, ma non è solo lui a cambiare. Vi sono implicazioni anche per la figura dell’educatore che accompagna la crescita del giovane adolescente. Nel campo del teatro ho trovato delle profonde analogie con l’educazione: la relazione educativa presuppone un incontro autentico tra educatore ed educando attraverso un confronto di esperienze, di nuove progettualità da elaborare e condividere insieme. L’educatore con la sua presenza, deve ricercare una giusta distanza educativa con l’educando, auspicando in lui una disponibilità di pensieri e comportamenti autonomi per la sua crescita. La mia valutazione degli adolescenti prende anche lo spunto dal tirocinio formativo che ho svolto presso una comunità educativa diurna per minori: in loro ho evidenziato la ricchezza nell’essere protagonisti del loro discorso e la necessità di ritrovare vicino a loro adulti che li accompagnano alla scoperta della realtà, immaginandola insieme, creando dal nuovo e facendo esperienza insieme. In queste dinamiche educative è richiesto ed è indispensabile un cambiamento di sguardo per l’adulto di riferimento per inoltrarsi nell’esperienza con gli adolescenti con occhi diversi. I ragazzi hanno bisogno di essere accesi, motivati, guidati verso l’esplorazione, la ricerca di quell’originalità che celano dentro di loro. L’educatore con l’arte maieutica ha il compito di far crescere questa loro dimensione e aiutarli a far emergere le passioni, i desideri, le paure, gli interrogativi, lo stupore, le incertezze, la meraviglia delle loro esistenze. La relazione educativa è possibile definirla come lo spazio in cui si dischiude la “radura” dove ragazzi e ragazze adolescenti e adulti di riferimento, consistenti, significativi, credibili si cercano e si incontrano nel palco della vita per scoprirsi reciprocamente. La dinamica del “riconoscimento reciproco” è ciò che può avvicinare e essere campo fecondo di esperienze fra giovani e adulti:è nel movimento reciproco di dare e avere che l’incontro diventa terra di confronto e genera apertura e accoglienza anche delle varie dissonanze e divergenze. Solo nella costante sinergia di presenza, di dialogo, di confronto e di cambiamento tra giovani e adulti ci potrà essere un nuovo modo di indagare la realtà, di affinare gli sguardi, di mutare i comportamenti. Questo può tramutarsi in realtà solo se viene fatto insieme, attraverso una consistente e significativa collaborazione tra giovani e adulti, considerando sempre primariamente la piena responsabilità degli adulti nei confronti delle giovani generazioni.

La relazione educativa con gli adolescenti: sguardi che si incontrano, si scontrano e danno forma ai cambiamenti.

SACCHET, SONIA
2022/2023

Abstract

La relazione che ho predisposto analizza alcuni aspetti dell’educazione e si focalizza sulla relazione educativa tra educatore ed adolescente. Ho evidenziato il bisogno, spesso nascosto, negato, non consapevole dell’adolescente di avere e sentire vicina una persona adulta che lo comprenda e lo sostenga nel suo processo di crescita. Le finalità della ricerca sono quelle di porre in risalto le dinamiche e i costituenti essenziali della relazione educativa. In essa l’attenzione è rivolta all’educando, ma non è solo lui a cambiare. Vi sono implicazioni anche per la figura dell’educatore che accompagna la crescita del giovane adolescente. Nel campo del teatro ho trovato delle profonde analogie con l’educazione: la relazione educativa presuppone un incontro autentico tra educatore ed educando attraverso un confronto di esperienze, di nuove progettualità da elaborare e condividere insieme. L’educatore con la sua presenza, deve ricercare una giusta distanza educativa con l’educando, auspicando in lui una disponibilità di pensieri e comportamenti autonomi per la sua crescita. La mia valutazione degli adolescenti prende anche lo spunto dal tirocinio formativo che ho svolto presso una comunità educativa diurna per minori: in loro ho evidenziato la ricchezza nell’essere protagonisti del loro discorso e la necessità di ritrovare vicino a loro adulti che li accompagnano alla scoperta della realtà, immaginandola insieme, creando dal nuovo e facendo esperienza insieme. In queste dinamiche educative è richiesto ed è indispensabile un cambiamento di sguardo per l’adulto di riferimento per inoltrarsi nell’esperienza con gli adolescenti con occhi diversi. I ragazzi hanno bisogno di essere accesi, motivati, guidati verso l’esplorazione, la ricerca di quell’originalità che celano dentro di loro. L’educatore con l’arte maieutica ha il compito di far crescere questa loro dimensione e aiutarli a far emergere le passioni, i desideri, le paure, gli interrogativi, lo stupore, le incertezze, la meraviglia delle loro esistenze. La relazione educativa è possibile definirla come lo spazio in cui si dischiude la “radura” dove ragazzi e ragazze adolescenti e adulti di riferimento, consistenti, significativi, credibili si cercano e si incontrano nel palco della vita per scoprirsi reciprocamente. La dinamica del “riconoscimento reciproco” è ciò che può avvicinare e essere campo fecondo di esperienze fra giovani e adulti:è nel movimento reciproco di dare e avere che l’incontro diventa terra di confronto e genera apertura e accoglienza anche delle varie dissonanze e divergenze. Solo nella costante sinergia di presenza, di dialogo, di confronto e di cambiamento tra giovani e adulti ci potrà essere un nuovo modo di indagare la realtà, di affinare gli sguardi, di mutare i comportamenti. Questo può tramutarsi in realtà solo se viene fatto insieme, attraverso una consistente e significativa collaborazione tra giovani e adulti, considerando sempre primariamente la piena responsabilità degli adulti nei confronti delle giovani generazioni.
2022
The educational relationship with adolescents: looks that meet, collide and give shape to changes.
lenza
mare
giocare
movimento
incantamento
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Sacchet_Sonia.pdf

accesso riservato

Dimensione 480.79 kB
Formato Adobe PDF
480.79 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/60942