Nella presente tesi analizzo la tematica delle popolazioni multiple all’interno degli ammassi globulari. Dopo aver illustrato l’argomento in generale, discuto le varie evidenze osservative che hanno portato gli astronomi dapprima a sospettare della presenza di popolazioni stellari diverse, e poi ad identificarle e caratterizzarle con grande dettaglio tra le stelle più massicce della maggior parte degli ammassi globulari galattici. Discuterò i vari scenari evolutivi che sono stati proposti per spiegare l’origine degli ammassi globulari che osserviamo oggi e le loro popolazioni multiple. Alcuni scenari predicono che gli ammassi globulari primordiali siano stati di gran lunga più massicci di adesso e che abbiano perduto oltre il 90% delle loro stelle. Di conseguenza, avrebbero dato un contributo significativo alla formazione dell’alone Galattico e, probabilmente, alla reionizzazione dell’Universo. In particolare, mi soffermo sulle stelle di piccola massa, tra cui le nane di tipo spettrale M e le nane brune, che sono ancora poco studiate negli ammassi globulari a causa di limiti strumentali. L’importanza di queste stelle di piccola massa, nel contesto delle popolazioni multiple, è legata al fatto che tramite il confronto tra le stelle di piccola e grande massa è possibile discriminare gli scenari di formazione degli ammassi globulari e capire il ruolo che essi hanno avuto nella formazione dell’alone della Via Lattea. Illustrerò i risultati di lavori teorici che mostrano come sia possibile identificare le popolazioni stellari multiple tra le stelle di piccola massa a partire da osservazioni condotte con il telescopio spaziale James Webb. Infine, analizzo un diagramma colore-magnitudine ottenuto da recenti immagini profonde della camera NIRCam di James Webb Space Telescope e discuto i risultati preliminari di questa analisi nel contesto della formazione delle popolazioni multiple.
Stelle di massa molto ridotta negli ammassi globulari
POSENATO, MICHELA
2022/2023
Abstract
Nella presente tesi analizzo la tematica delle popolazioni multiple all’interno degli ammassi globulari. Dopo aver illustrato l’argomento in generale, discuto le varie evidenze osservative che hanno portato gli astronomi dapprima a sospettare della presenza di popolazioni stellari diverse, e poi ad identificarle e caratterizzarle con grande dettaglio tra le stelle più massicce della maggior parte degli ammassi globulari galattici. Discuterò i vari scenari evolutivi che sono stati proposti per spiegare l’origine degli ammassi globulari che osserviamo oggi e le loro popolazioni multiple. Alcuni scenari predicono che gli ammassi globulari primordiali siano stati di gran lunga più massicci di adesso e che abbiano perduto oltre il 90% delle loro stelle. Di conseguenza, avrebbero dato un contributo significativo alla formazione dell’alone Galattico e, probabilmente, alla reionizzazione dell’Universo. In particolare, mi soffermo sulle stelle di piccola massa, tra cui le nane di tipo spettrale M e le nane brune, che sono ancora poco studiate negli ammassi globulari a causa di limiti strumentali. L’importanza di queste stelle di piccola massa, nel contesto delle popolazioni multiple, è legata al fatto che tramite il confronto tra le stelle di piccola e grande massa è possibile discriminare gli scenari di formazione degli ammassi globulari e capire il ruolo che essi hanno avuto nella formazione dell’alone della Via Lattea. Illustrerò i risultati di lavori teorici che mostrano come sia possibile identificare le popolazioni stellari multiple tra le stelle di piccola massa a partire da osservazioni condotte con il telescopio spaziale James Webb. Infine, analizzo un diagramma colore-magnitudine ottenuto da recenti immagini profonde della camera NIRCam di James Webb Space Telescope e discuto i risultati preliminari di questa analisi nel contesto della formazione delle popolazioni multiple.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/61029