Il lavoro svolto durante il periodo di tesi si inserisce in un progetto che ha lo scopo di individuare nuove strutture molecolari da utilizzare come potenziali agenti antitumorali prendendo in considerazione una serie di derivati poliamminici correlati dal punto di vista strutturale. Le strutture poliamminiche studiate sono state progettate inizialmente allo scopo di ottenere agenti in grado di colpire bersagli coinvolti nella neurodegenerazione. Ricerche precedentemente svolte nel nostro laboratorio avevano dimostrato la capacità di questi composti di inibire l’attività delle MAO, ma da tali studi era emersa anche una certa citotossicità nei confronti di alcune linee cellulari tumorali, escludendo quindi l’applicabilità di questi composti nel campo della neurodegenerazione. Partendo da queste premesse e considerando che una sovraespressione di entrambe le isoforme MAO è stata recentemente correlata con alcune forme tumorali, i composti esaminati (ELP11-ELP12-ELP23-ELP24-AN214-AN215) sono stati pertanto saggiati per la loro attività antiproliferativa su tre linee cellulari tumorali umane, LN-229 (glioblastoma), SH-SY5Y (neuroblastoma) e MCF-7 (carcinoma mammario), e su cellule non tumorigeniche MeT-5A (cellule epiteliali del mesotelio). Tutti i derivati poliamminici hanno dimostrato una significativa citotossicità con valori di GI50 dell’ordine del micromolare. Allo scopo di approfondire il meccanismo d’azione responsabile dell’effetto antiproliferativo dei due derivati poliamminici ELP23 e ELP24, ritenuti i più interessanti in quanto dotati di una significativa citotossicità, si è studiata innanzitutto la capacità di formare un complesso molecolare con il DNA. ELP24 ha dimostrato una buona capacità di complessazione alla macromolecola, con un meccanismo di tipo misto, nel quale si può ipotizzare che la porzione centrale planare dianilinica sia in grado di intercalarsi tra le coppie di basi, mentre le catene alchilamminiche si collocano verosimilmente lungo il solco. Per quanto riguarda ELP23, esso invece sembra preferire il processo intercalativo piuttosto che l’inserimento lungo il solco, seppur con affinità molto inferiori rispetto al derivato dianilinico. Poiché studi precedenti hanno dimostrato l’incapacità di ELP24 di inibire la MAO in lisati di LN-229, si è andati a valutare l’effetto di ELP23 e ELP24 sulla produzione di ROS. I risultati ottenuti evidenziano che ELP24 causa un aumento marcato nella produzione di ROS intracellulari, che si dimostra più di 10 volte maggiore rispetto a quella derivante dal metabolismo basale delle cellule, confermando quindi che l’effetto citotossico di ELP24 è indipendente da quello sulle MAO. Saggi citofluorimetrici, svolti allo scopo di determinare eventuali variazioni del potenziale elettrico transmembrana mitocondriale nelle cellule intere trattate con i derivati ELP23 e ELP24, hanno escluso una possibile correlazione fra compromissione mitocondriale e produzione di ROS. Infine, un’analisi del ciclo cellulare sempre mediante citofluorimetria a flusso ha dimostrato come, sia per ELP23 che per ELP24, il meccanismo d’azione responsabile della citotossicità non può essere attribuito ad un effetto fase-specifico. In conclusione, per i derivati poliamminici è stata dimostrata un’interessante attività antiproliferativa su alcune linee cellulari tumorali umane, in particolare nei confronti di LN-229. L’approfondimento del meccanismo d’azione dei composti più interessanti ha permesso di evidenziare la capacità del derivato ELP24 di complessarsi con il DNA e di indurre una produzione significativa di ROS, verosimilmente di origine citoplasmatica non mitocondriale. Per ELP23 ulteriori studi sono necessari per definire i potenziali bersagli intracellulari.

Studio del meccanismo d'azione di derivati poliamminici ad azione antiproliferativa

PIAZZOLA, FRANCESCO
2022/2023

Abstract

Il lavoro svolto durante il periodo di tesi si inserisce in un progetto che ha lo scopo di individuare nuove strutture molecolari da utilizzare come potenziali agenti antitumorali prendendo in considerazione una serie di derivati poliamminici correlati dal punto di vista strutturale. Le strutture poliamminiche studiate sono state progettate inizialmente allo scopo di ottenere agenti in grado di colpire bersagli coinvolti nella neurodegenerazione. Ricerche precedentemente svolte nel nostro laboratorio avevano dimostrato la capacità di questi composti di inibire l’attività delle MAO, ma da tali studi era emersa anche una certa citotossicità nei confronti di alcune linee cellulari tumorali, escludendo quindi l’applicabilità di questi composti nel campo della neurodegenerazione. Partendo da queste premesse e considerando che una sovraespressione di entrambe le isoforme MAO è stata recentemente correlata con alcune forme tumorali, i composti esaminati (ELP11-ELP12-ELP23-ELP24-AN214-AN215) sono stati pertanto saggiati per la loro attività antiproliferativa su tre linee cellulari tumorali umane, LN-229 (glioblastoma), SH-SY5Y (neuroblastoma) e MCF-7 (carcinoma mammario), e su cellule non tumorigeniche MeT-5A (cellule epiteliali del mesotelio). Tutti i derivati poliamminici hanno dimostrato una significativa citotossicità con valori di GI50 dell’ordine del micromolare. Allo scopo di approfondire il meccanismo d’azione responsabile dell’effetto antiproliferativo dei due derivati poliamminici ELP23 e ELP24, ritenuti i più interessanti in quanto dotati di una significativa citotossicità, si è studiata innanzitutto la capacità di formare un complesso molecolare con il DNA. ELP24 ha dimostrato una buona capacità di complessazione alla macromolecola, con un meccanismo di tipo misto, nel quale si può ipotizzare che la porzione centrale planare dianilinica sia in grado di intercalarsi tra le coppie di basi, mentre le catene alchilamminiche si collocano verosimilmente lungo il solco. Per quanto riguarda ELP23, esso invece sembra preferire il processo intercalativo piuttosto che l’inserimento lungo il solco, seppur con affinità molto inferiori rispetto al derivato dianilinico. Poiché studi precedenti hanno dimostrato l’incapacità di ELP24 di inibire la MAO in lisati di LN-229, si è andati a valutare l’effetto di ELP23 e ELP24 sulla produzione di ROS. I risultati ottenuti evidenziano che ELP24 causa un aumento marcato nella produzione di ROS intracellulari, che si dimostra più di 10 volte maggiore rispetto a quella derivante dal metabolismo basale delle cellule, confermando quindi che l’effetto citotossico di ELP24 è indipendente da quello sulle MAO. Saggi citofluorimetrici, svolti allo scopo di determinare eventuali variazioni del potenziale elettrico transmembrana mitocondriale nelle cellule intere trattate con i derivati ELP23 e ELP24, hanno escluso una possibile correlazione fra compromissione mitocondriale e produzione di ROS. Infine, un’analisi del ciclo cellulare sempre mediante citofluorimetria a flusso ha dimostrato come, sia per ELP23 che per ELP24, il meccanismo d’azione responsabile della citotossicità non può essere attribuito ad un effetto fase-specifico. In conclusione, per i derivati poliamminici è stata dimostrata un’interessante attività antiproliferativa su alcune linee cellulari tumorali umane, in particolare nei confronti di LN-229. L’approfondimento del meccanismo d’azione dei composti più interessanti ha permesso di evidenziare la capacità del derivato ELP24 di complessarsi con il DNA e di indurre una produzione significativa di ROS, verosimilmente di origine citoplasmatica non mitocondriale. Per ELP23 ulteriori studi sono necessari per definire i potenziali bersagli intracellulari.
2022
Mechanism of action of polyamine derivatives with antiproliferative activity
poliammine
meccanismo d'azione
citotossicità
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