Negli ultimi decenni, il panorama dei trattamenti farmacologici per la schizofrenia e il disturbo bipolare ha conosciuto notevoli sviluppi, portando all'introduzione di terapie innovative mirate a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste patologie. Rimane un problema attuale l’aderenza alla terapia: molti pazienti psicotici non sono aderenti o smettono di assumere i farmaci a causa di effetti collaterali quali i sintomi extrapiramidali, l'aumento di peso, la sedazione, la letargia e l'appiattimento emotivo che interferiscono con la vita quotidiana e provocano stress psicologico. Di questi, l’aumento di peso e la deregolazione metabolica generale che porta a diabete di tipo 2 e a malattie cardiovascolari è attribuibile principalmente all' Olanzapina, potente agonista inverso di 5HT2C. In tale contesto, emerge l'associazione Olanzapina/Samidorfano, che introduce il Samidorfano, un antagonista degli oppioidi, con l'intento attenuare l'importante aumento ponderale attraverso la modulazione del sistema oppioide endogeno mantenendo l’efficacia antipsicotica dell’Olanzapina. Il presente lavoro si propone di esaminare tale combinazione, esplorando il meccanismo d'azione, le evidenze scientifiche riguardanti l'efficacia e la sicurezza, le implicazioni cliniche e le prospettive future nell'ambito della ricerca e dello sviluppo di farmaci per i disturbi psichiatrici.
“Innovazione e Prospettive dell’associazione Olanzapina -Samidorfano nel trattamento della Schizofrenia e del Disturbo Bipolare”
REBIAI, DALEL
2023/2024
Abstract
Negli ultimi decenni, il panorama dei trattamenti farmacologici per la schizofrenia e il disturbo bipolare ha conosciuto notevoli sviluppi, portando all'introduzione di terapie innovative mirate a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste patologie. Rimane un problema attuale l’aderenza alla terapia: molti pazienti psicotici non sono aderenti o smettono di assumere i farmaci a causa di effetti collaterali quali i sintomi extrapiramidali, l'aumento di peso, la sedazione, la letargia e l'appiattimento emotivo che interferiscono con la vita quotidiana e provocano stress psicologico. Di questi, l’aumento di peso e la deregolazione metabolica generale che porta a diabete di tipo 2 e a malattie cardiovascolari è attribuibile principalmente all' Olanzapina, potente agonista inverso di 5HT2C. In tale contesto, emerge l'associazione Olanzapina/Samidorfano, che introduce il Samidorfano, un antagonista degli oppioidi, con l'intento attenuare l'importante aumento ponderale attraverso la modulazione del sistema oppioide endogeno mantenendo l’efficacia antipsicotica dell’Olanzapina. Il presente lavoro si propone di esaminare tale combinazione, esplorando il meccanismo d'azione, le evidenze scientifiche riguardanti l'efficacia e la sicurezza, le implicazioni cliniche e le prospettive future nell'ambito della ricerca e dello sviluppo di farmaci per i disturbi psichiatrici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/62064