L’invecchiamento è un fenomeno multidimensionale e multidirezionale, che coincide con diversi cambiamenti e differenze individuali in diversi aspetti del funzionamento cognitivo e della qualità di vita. Tra i numerosi cambiamenti cognitivi correlati all’età, vi sono i cambiamenti che riguardano non solo aspetti cognitivi di base, ma anche le abilità visuo-spaziali e di orientamento, come la memoria di lavoro visuo-spaziale o il ricordo di un percorso di una mappa– abilità cognitive importanti per il funzionamento quotidiano e la capacità di orientarsi e muoversi indipendentemente nel proprio ambiente. Inoltre, l’invecchiamento è caratterizzato da cambiamenti nel pattern sonno-veglia e nella qualità del sonno, sia dal punto di vista soggettivo (ovvero la soddisfazione del proprio sonno) che oggettivo (la registrazione di alcuni parametri oggettivi), e questi cambiamenti possono avere un effetto sul funzionamento giornaliero. Vi sono infatti cambiamenti sul ritmo circadiano, in quanto gli anziani, con l’avanzare dell’età, presentano una preferenza circadiana mattutina, ovvero una preferenza soggettiva nel sentirsi più attivi e vigili, e quindi voler svolgere le attività quotidiane preferibilmente la mattina, e questo potrebbe avere un impatto sul funzionamento cognitivo. Vi sono evidenze in letteratura che mostrano come vi siano differenze nella prestazione cognitiva rispetto al “momento della giornata” (chiamato effetto “Tim eof day”; ToD): gli anziani con una preferenza circadiana mattutina sembrano mostrare una prestazione cognitiva migliore in alcune prove di memoria, di inibizione e di alcune funzioni attentive quando svolgono l’attività cognitiva la mattina, rispetto al pomeriggio-sera. Tuttavia, la relazione tra preferenza circadiana, ToD, e abilità visuospaziali e di orientamento (come la memoria di lavoro visuo-spaziale, la memoria episodica a contenuto visuo-spaziale e la visualizzazione spaziale) è stata poco esplorata, e i pochi studi riportano risultati contrastanti. Pertanto, il presente elaborato si propone l’obiettivo di studiare l’effetto del ToD e preferenza circadiana su alcune abilità cognitive nell’anziano, con particolare attenzione per le abilità visuo-spaziali. Sono stati reclutati 20 giovani-anziani (64-75 anni) che hanno completato una prova di screening del funzionamento cognitivo e dei questionari sulla preferenza circadiana e a varie caratteristiche di individuali. Le prove cognitive sono state somministrate ai partecipanti in due diverse sessioni, una al mattino (8:30-10:30) ed una al pomeriggio sera (17:30-19:30), in giornate diverse ma all’interno della stessa settimana. Metà del campione ha effettuato la prima sessione sperimentale al mattino e concluso alla sera; viceversa, la restante metà ha iniziato nella condizione sera e concluso al mattino. Inoltre, versioni parallele delle prove cognitive sono state utilizzate a seconda della sessione sperimentale, alternate equamente all’interno del campione in base alla condizione (mattina o pomeriggio-sera) di partenza. I partecipanti hanno inoltre indossato un actigrafo e completato un diario del sonno per monitorare le caratteristiche del sonno (oggettive e soggettive, rispettivamente) durante la settimana di sperimentazione. Infine, sono state messe in relazione le variabili della preferenza circadiana e del ToD (mattina vs pomeriggio-sera) con la prestazione nei compiti di attenzione, visuospaziali e di orientamento, controllando per le caratteristiche del sonno dei partecipanti.

Il ruolo della preferenza circadiana e del time of day sulle abilità visuospaziali e di orientamento in anziani con invecchiamento tipico

D'OTTAVI, MARCO
2023/2024

Abstract

L’invecchiamento è un fenomeno multidimensionale e multidirezionale, che coincide con diversi cambiamenti e differenze individuali in diversi aspetti del funzionamento cognitivo e della qualità di vita. Tra i numerosi cambiamenti cognitivi correlati all’età, vi sono i cambiamenti che riguardano non solo aspetti cognitivi di base, ma anche le abilità visuo-spaziali e di orientamento, come la memoria di lavoro visuo-spaziale o il ricordo di un percorso di una mappa– abilità cognitive importanti per il funzionamento quotidiano e la capacità di orientarsi e muoversi indipendentemente nel proprio ambiente. Inoltre, l’invecchiamento è caratterizzato da cambiamenti nel pattern sonno-veglia e nella qualità del sonno, sia dal punto di vista soggettivo (ovvero la soddisfazione del proprio sonno) che oggettivo (la registrazione di alcuni parametri oggettivi), e questi cambiamenti possono avere un effetto sul funzionamento giornaliero. Vi sono infatti cambiamenti sul ritmo circadiano, in quanto gli anziani, con l’avanzare dell’età, presentano una preferenza circadiana mattutina, ovvero una preferenza soggettiva nel sentirsi più attivi e vigili, e quindi voler svolgere le attività quotidiane preferibilmente la mattina, e questo potrebbe avere un impatto sul funzionamento cognitivo. Vi sono evidenze in letteratura che mostrano come vi siano differenze nella prestazione cognitiva rispetto al “momento della giornata” (chiamato effetto “Tim eof day”; ToD): gli anziani con una preferenza circadiana mattutina sembrano mostrare una prestazione cognitiva migliore in alcune prove di memoria, di inibizione e di alcune funzioni attentive quando svolgono l’attività cognitiva la mattina, rispetto al pomeriggio-sera. Tuttavia, la relazione tra preferenza circadiana, ToD, e abilità visuospaziali e di orientamento (come la memoria di lavoro visuo-spaziale, la memoria episodica a contenuto visuo-spaziale e la visualizzazione spaziale) è stata poco esplorata, e i pochi studi riportano risultati contrastanti. Pertanto, il presente elaborato si propone l’obiettivo di studiare l’effetto del ToD e preferenza circadiana su alcune abilità cognitive nell’anziano, con particolare attenzione per le abilità visuo-spaziali. Sono stati reclutati 20 giovani-anziani (64-75 anni) che hanno completato una prova di screening del funzionamento cognitivo e dei questionari sulla preferenza circadiana e a varie caratteristiche di individuali. Le prove cognitive sono state somministrate ai partecipanti in due diverse sessioni, una al mattino (8:30-10:30) ed una al pomeriggio sera (17:30-19:30), in giornate diverse ma all’interno della stessa settimana. Metà del campione ha effettuato la prima sessione sperimentale al mattino e concluso alla sera; viceversa, la restante metà ha iniziato nella condizione sera e concluso al mattino. Inoltre, versioni parallele delle prove cognitive sono state utilizzate a seconda della sessione sperimentale, alternate equamente all’interno del campione in base alla condizione (mattina o pomeriggio-sera) di partenza. I partecipanti hanno inoltre indossato un actigrafo e completato un diario del sonno per monitorare le caratteristiche del sonno (oggettive e soggettive, rispettivamente) durante la settimana di sperimentazione. Infine, sono state messe in relazione le variabili della preferenza circadiana e del ToD (mattina vs pomeriggio-sera) con la prestazione nei compiti di attenzione, visuospaziali e di orientamento, controllando per le caratteristiche del sonno dei partecipanti.
2023
The role of circadian preference and time of day on visuospatial and orientation abilities in older adults with typical aging.
Anziani
Time of Day
Ritmo Circadiano
Visuo-Spaziali
Orientamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/62471