Si parla di esordio psicotico quando ci si riferisce alla comparsa dei primi sintomi di una psicosi, della quale, la forma più grave è rappresentata dal disturbo schizofrenico. La schizofrenia è un disturbo psichiatrico ad eziologia multifattoriale (in particolar modo genetica e ambientale), un disturbo fortemente invalidante in quanto caratterizzato dalla compromissione del giudizio di realtà, del funzionamento personale, cognitivo, sociale e lavorativo. L’esordio di questo disturbo mentale grave ed eterogeneo, che presenta un andamento cronico, colpisce principalmente soggetti giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni, non per niente lo psichiatra E. Kraepelin nel 1919 la definì “dementia praecox” sottolineando come il deterioramento intellettivo cognitivo con evoluzione demenziale venisse riscontrato anche in pazienti clinici giovani e non solo in età senile. L’esordio nel periodo adolescenziale può presentare sintomi clinici insidiosi e acuti come nell’età adulta per questo motivo l’individuazione precoce è fondamentale in quanto ritardare o moderare le conseguenze della malattia permette di avviare un processo di miglioramento della qualità della vita e di guarigione più rapido e stabile. Gli aspetti prodromici più frequenti nei primi esordi psicotici riguardano i disturbi dell’umore, quelli cognitivi, comportamentali e della volizione, in particolare i sintomi ad alto indice predittivo sono il ritiro sociale, il disorientamento, i disturbi dell’attenzione, le dispercezioni ma anche comportamenti prodromici come l’abbandono di scuola, università, lavoro, la perdita di iniziativa e degli interessi. Le principali linee guida nazionali suggeriscono, per prevenire l’esordio psicotico, interventi che comprendono terapie con farmaci tipici o atipici, una psicoterapia cognitivo-comportamentale e interventi psicosociali e psicoeducativi che coinvolgano il paziente e la famiglia.

Esordio psicotico in giovane età

NOVARETTI, BARBARA
2023/2024

Abstract

Si parla di esordio psicotico quando ci si riferisce alla comparsa dei primi sintomi di una psicosi, della quale, la forma più grave è rappresentata dal disturbo schizofrenico. La schizofrenia è un disturbo psichiatrico ad eziologia multifattoriale (in particolar modo genetica e ambientale), un disturbo fortemente invalidante in quanto caratterizzato dalla compromissione del giudizio di realtà, del funzionamento personale, cognitivo, sociale e lavorativo. L’esordio di questo disturbo mentale grave ed eterogeneo, che presenta un andamento cronico, colpisce principalmente soggetti giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni, non per niente lo psichiatra E. Kraepelin nel 1919 la definì “dementia praecox” sottolineando come il deterioramento intellettivo cognitivo con evoluzione demenziale venisse riscontrato anche in pazienti clinici giovani e non solo in età senile. L’esordio nel periodo adolescenziale può presentare sintomi clinici insidiosi e acuti come nell’età adulta per questo motivo l’individuazione precoce è fondamentale in quanto ritardare o moderare le conseguenze della malattia permette di avviare un processo di miglioramento della qualità della vita e di guarigione più rapido e stabile. Gli aspetti prodromici più frequenti nei primi esordi psicotici riguardano i disturbi dell’umore, quelli cognitivi, comportamentali e della volizione, in particolare i sintomi ad alto indice predittivo sono il ritiro sociale, il disorientamento, i disturbi dell’attenzione, le dispercezioni ma anche comportamenti prodromici come l’abbandono di scuola, università, lavoro, la perdita di iniziativa e degli interessi. Le principali linee guida nazionali suggeriscono, per prevenire l’esordio psicotico, interventi che comprendono terapie con farmaci tipici o atipici, una psicoterapia cognitivo-comportamentale e interventi psicosociali e psicoeducativi che coinvolgano il paziente e la famiglia.
2023
Psychotic onset in young age
Esordio psicotico
Schizofrenia
trattamento
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