In recent decades, concern regarding the impact of anthropogenic noise on marine ecosystems has exponentially increased. The development of the Blue Economy is accompanied by a parallel rise in the levels of acoustic pressure (SPLs) generated by artificial noise sources such as shipping, seabed exploration, and pile-driving. While numerous studies have investigated the effects of noise on prominently represented marine animals, particularly marine mammals and fishes, a comprehensive understanding of its impact on ecologically significant lower trophic level organisms is still lacking. This study focused on the colonial tunicate Botryllus schlosseri employing measurements of heartbeats and mechanical pressure on oral siphons and tentacles, before and after exposure to low-frequency acoustic stimuli lasted for 30 minutes. The aim was to explore potential behavioral and physiological changes in response to both continuous and intermittent noise. Experiments conducted on adult zooids of this species confirmed significant behavioral and physiological alterations, demonstrating a certain level of sensitivity to specific frequency wavelengths. The outcomes of this research could enhance awareness levels for marine conservation, considering potential impacts on organisms at the base-level of the marine trophic web. Additionally, they may contribute to expanding knowledge on the effects of marine noise on less-studied taxa, characterizing noise in the Venice Lagoon, and opening new avenues for future research in underwater acoustics for marine invertebrates.

Negli ultimi decenni il livello di preoccupazione riguardo l’impatto del rumore di natura antropologica sugli ecosistemi marini è aumentato esponenzialmente. Allo sviluppo della Blue Economy segue di pari passo l’incremento dei livelli di pressione acustica (SPLs) prodotti dalle sorgenti di rumore artificiali come il traffico navale, l’esplorazione dei fondali e l’estrazione di risorse sottomarine. Numerosi studi hanno già accertato gli effetti che il rumore provoca negli animali più rappresentati in questo ambiente, mammiferi marini e pesci in primo luogo, ma non si ha ancora un quadro complessivo riguardante gli organismi di livelli trofici inferiori ugualmente importanti dal punto di vista ecologico. In questo studio è stata esaminata una specie coloniale di tunicato, Botryllus schlosseri, attraverso misurazioni dei battiti cardiaci e della pressione meccanica sul sifone orale e sui tentacoli orali prima e dopo la somministrazione di stimoli acustici a basse frequenze, con lo scopo di ricercare eventuali cambiamenti comportamentali e fisiologici in relazione al rumore continuo e ad intermittenza di 30 minuti. Grazie agli esperimenti svolti sugli zooidi adulti di questa specie è stato possibile confermare la presenza di cambiamenti significativi sia di carattere comportamentale sia fisiologico, dimostrando un certo grado di sensibilità di questi animali a determinate frequenze d’onda. I risultati di questa ricerca potrebbero contribuire a rafforzare i livelli di allerta per la tutela del mare, considerando i potenziali impatti sugli organismi alla base della rete trofica marina. Inoltre, porterebbero all’espansione delle conoscenze sugli effetti del rumore marino su taxa meno studiati, alla caratterizzazione del rumore nelle acque della laguna di Venezia, e all'apertura di nuove prospettive per la ricerca futura sull'acustica subacquea negli invertebrati marini.

Effetti del rumore subacqueo a basse frequenze sul comportamento dell’ascidia coloniale Botryllus schlosseri

ROSSI, ANDREA
2023/2024

Abstract

In recent decades, concern regarding the impact of anthropogenic noise on marine ecosystems has exponentially increased. The development of the Blue Economy is accompanied by a parallel rise in the levels of acoustic pressure (SPLs) generated by artificial noise sources such as shipping, seabed exploration, and pile-driving. While numerous studies have investigated the effects of noise on prominently represented marine animals, particularly marine mammals and fishes, a comprehensive understanding of its impact on ecologically significant lower trophic level organisms is still lacking. This study focused on the colonial tunicate Botryllus schlosseri employing measurements of heartbeats and mechanical pressure on oral siphons and tentacles, before and after exposure to low-frequency acoustic stimuli lasted for 30 minutes. The aim was to explore potential behavioral and physiological changes in response to both continuous and intermittent noise. Experiments conducted on adult zooids of this species confirmed significant behavioral and physiological alterations, demonstrating a certain level of sensitivity to specific frequency wavelengths. The outcomes of this research could enhance awareness levels for marine conservation, considering potential impacts on organisms at the base-level of the marine trophic web. Additionally, they may contribute to expanding knowledge on the effects of marine noise on less-studied taxa, characterizing noise in the Venice Lagoon, and opening new avenues for future research in underwater acoustics for marine invertebrates.
2023
Effects of underwater low frequency noise on the behavior of the colonial ascidian Botryllus schlosseri
Negli ultimi decenni il livello di preoccupazione riguardo l’impatto del rumore di natura antropologica sugli ecosistemi marini è aumentato esponenzialmente. Allo sviluppo della Blue Economy segue di pari passo l’incremento dei livelli di pressione acustica (SPLs) prodotti dalle sorgenti di rumore artificiali come il traffico navale, l’esplorazione dei fondali e l’estrazione di risorse sottomarine. Numerosi studi hanno già accertato gli effetti che il rumore provoca negli animali più rappresentati in questo ambiente, mammiferi marini e pesci in primo luogo, ma non si ha ancora un quadro complessivo riguardante gli organismi di livelli trofici inferiori ugualmente importanti dal punto di vista ecologico. In questo studio è stata esaminata una specie coloniale di tunicato, Botryllus schlosseri, attraverso misurazioni dei battiti cardiaci e della pressione meccanica sul sifone orale e sui tentacoli orali prima e dopo la somministrazione di stimoli acustici a basse frequenze, con lo scopo di ricercare eventuali cambiamenti comportamentali e fisiologici in relazione al rumore continuo e ad intermittenza di 30 minuti. Grazie agli esperimenti svolti sugli zooidi adulti di questa specie è stato possibile confermare la presenza di cambiamenti significativi sia di carattere comportamentale sia fisiologico, dimostrando un certo grado di sensibilità di questi animali a determinate frequenze d’onda. I risultati di questa ricerca potrebbero contribuire a rafforzare i livelli di allerta per la tutela del mare, considerando i potenziali impatti sugli organismi alla base della rete trofica marina. Inoltre, porterebbero all’espansione delle conoscenze sugli effetti del rumore marino su taxa meno studiati, alla caratterizzazione del rumore nelle acque della laguna di Venezia, e all'apertura di nuove prospettive per la ricerca futura sull'acustica subacquea negli invertebrati marini.
underwater noise
behavior
Botryllus schlosseri
colonial ascidians
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