La percezione dell’amaro ha un ruolo chiave nella difesa dell’organismo dall’ingestione di possibili composti tossici presenti in natura. Il riconoscimento delle sostanze amare è mediato dalla famiglia dei recettori T2R di cui fa parte il recettore T2R38. Quest’ultimo è diventato oggetto di numerosi studi in quanto si è scoperto essere espresso anche a livello extra gustativo. La particolarità del recettore T2R38 risiede nella capacità di legare la molecola del Quorum Sensing 3-oxo-dodecanoilomoserina lattone (3OC12-HSL) prodotta dal batterio Pseudomonas aeruginosa. Nei macrofagi il legame del recettore con questa molecola segnale comporta la produzione di citochine pro- e anti- infiammatorie. Questa evidenza suggerisce il possibile coinvolgimento di questo recettore nei meccanismi di infiammazione che si instaurano in risposta alla presenza di batteri. Il recettore T2R38 è espresso anche a livello intestinale: qui entra in stretto contatto con molecole rilasciate dal microbiota intestinale. Lo scopo di questa tesi è quindi comprendere il ruolo del T2R38 nell’attivazione del sistema immunitario innato dell’intestino in seguito a stimolazione da parte di prodotti di origine batterica presenti nel lumen. In questa ricerca sono state impiegate cellule mononucleate ottenute da sangue periferico (PBMC) e la linea cellulare THP-1 differenziata in macrofagi; inoltre, sono stati condotti esperimenti sia in vivo che in vitro utilizzando un modello murino knock out per il recettore omologo al T2R38, ovvero il recettore T2R138. Le cellule coltivate in vitro sono state stimolate con la molecola del Quorum Sensing batterico 3OC12-HSL e con il lipopolisaccaride (LPS, componente della parete batterica e agonista del recettore TLR4). Gli esperimenti in vivo sono stati condotti iniettando LPS nell’addome degli animali wild type e knock out per T2R138: lo stato di salute di ogni animale è stato valutato tramite il calcolo dello score neurologico e la variazione del peso corporeo. Sia le cellule in vitro che i tessuti murini interessati dal processo infiammatorio sono stati analizzati tramite analisi al citofluorimetro, real time PCR, saggi ELISA e immunofluorescenza. Queste tecniche hanno consentito di valutare lo stato di attivazione dell’infiammazione in seguito agli stimoli con LPS e 3OC12-HSL. Tra i risultati ottenuti in questa tesi, è interessante sottolineare che la stimolazione dei macrofagi con 3OC12-HSL porta allo spegnimento del processo infiammatorio innescato da LPS. Inoltre, gli esperimenti condotti su modello murino suggeriscono che il T2R38 svolga un’azione di protezione nei confronti dell’infiammazione indotta da LPS. I dati raccolti in questo lavoro di tesi portano dunque a ipotizzare che la mancanza del recettore T2R38 possa indurre un’alterazione della risposta infiammatoria inducendo la popolazione macrofagica ad assumere un fenotipo di tipo pro-infiammatorio.

Il recettore dell’amaro T2R38 presente nell’intestino modula l’infiammazione indotta da prodotti di origine batterica

BORTOLUZZI, MARY
2023/2024

Abstract

La percezione dell’amaro ha un ruolo chiave nella difesa dell’organismo dall’ingestione di possibili composti tossici presenti in natura. Il riconoscimento delle sostanze amare è mediato dalla famiglia dei recettori T2R di cui fa parte il recettore T2R38. Quest’ultimo è diventato oggetto di numerosi studi in quanto si è scoperto essere espresso anche a livello extra gustativo. La particolarità del recettore T2R38 risiede nella capacità di legare la molecola del Quorum Sensing 3-oxo-dodecanoilomoserina lattone (3OC12-HSL) prodotta dal batterio Pseudomonas aeruginosa. Nei macrofagi il legame del recettore con questa molecola segnale comporta la produzione di citochine pro- e anti- infiammatorie. Questa evidenza suggerisce il possibile coinvolgimento di questo recettore nei meccanismi di infiammazione che si instaurano in risposta alla presenza di batteri. Il recettore T2R38 è espresso anche a livello intestinale: qui entra in stretto contatto con molecole rilasciate dal microbiota intestinale. Lo scopo di questa tesi è quindi comprendere il ruolo del T2R38 nell’attivazione del sistema immunitario innato dell’intestino in seguito a stimolazione da parte di prodotti di origine batterica presenti nel lumen. In questa ricerca sono state impiegate cellule mononucleate ottenute da sangue periferico (PBMC) e la linea cellulare THP-1 differenziata in macrofagi; inoltre, sono stati condotti esperimenti sia in vivo che in vitro utilizzando un modello murino knock out per il recettore omologo al T2R38, ovvero il recettore T2R138. Le cellule coltivate in vitro sono state stimolate con la molecola del Quorum Sensing batterico 3OC12-HSL e con il lipopolisaccaride (LPS, componente della parete batterica e agonista del recettore TLR4). Gli esperimenti in vivo sono stati condotti iniettando LPS nell’addome degli animali wild type e knock out per T2R138: lo stato di salute di ogni animale è stato valutato tramite il calcolo dello score neurologico e la variazione del peso corporeo. Sia le cellule in vitro che i tessuti murini interessati dal processo infiammatorio sono stati analizzati tramite analisi al citofluorimetro, real time PCR, saggi ELISA e immunofluorescenza. Queste tecniche hanno consentito di valutare lo stato di attivazione dell’infiammazione in seguito agli stimoli con LPS e 3OC12-HSL. Tra i risultati ottenuti in questa tesi, è interessante sottolineare che la stimolazione dei macrofagi con 3OC12-HSL porta allo spegnimento del processo infiammatorio innescato da LPS. Inoltre, gli esperimenti condotti su modello murino suggeriscono che il T2R38 svolga un’azione di protezione nei confronti dell’infiammazione indotta da LPS. I dati raccolti in questo lavoro di tesi portano dunque a ipotizzare che la mancanza del recettore T2R38 possa indurre un’alterazione della risposta infiammatoria inducendo la popolazione macrofagica ad assumere un fenotipo di tipo pro-infiammatorio.
2023
The bitter taste receptor T2R38 expressed in the gut modulates the inflammation induced by bacterial products
Recettore amaro
Quorum sensing
Infiammazione
Microbiota
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