La seguente tesi prevede lo studio in vitro della malattia di Alzheimer e la ricerca di potenziali target per il trattamento di tale patologia. Per prima cosa è stato allestito il modello in vitro di Alzheimer, costituito da cellule provenienti da colture primarie di microglia di ratto, le quali successivamente verranno trattate con la proteina beta-amiloide ovvero una delle principali cause dell’insorgere di tale patologia. Dopo aver individuato la diluizione ottimale di beta-amiloide da utilizzare per trattare le cellule, e aver osservato una risposta infiammatoria, si è passati allo studio dell’espressione dei recettori TAM in assenza o presenza della proteina. Tali recettori sono noti per la loro attività nella risoluzione dell’infiammazione e quindi potrebbero rappresentare dei potenziali target per la risoluzione dell’Alzheimer. Infine, sono state testate alcune molecole con attività antinfiammatoria, con lo scopo di verificare se potessero attenuare lo stimolo infiammatorio indotto da proteina beta-amiloide e se avessero un’influenza nell’espressione dei recettori TAM.
Modulazione dei recettori TAM microgliali in un modello in vitro di malattia di Alzheimer
MASINI, ENRICO
2023/2024
Abstract
La seguente tesi prevede lo studio in vitro della malattia di Alzheimer e la ricerca di potenziali target per il trattamento di tale patologia. Per prima cosa è stato allestito il modello in vitro di Alzheimer, costituito da cellule provenienti da colture primarie di microglia di ratto, le quali successivamente verranno trattate con la proteina beta-amiloide ovvero una delle principali cause dell’insorgere di tale patologia. Dopo aver individuato la diluizione ottimale di beta-amiloide da utilizzare per trattare le cellule, e aver osservato una risposta infiammatoria, si è passati allo studio dell’espressione dei recettori TAM in assenza o presenza della proteina. Tali recettori sono noti per la loro attività nella risoluzione dell’infiammazione e quindi potrebbero rappresentare dei potenziali target per la risoluzione dell’Alzheimer. Infine, sono state testate alcune molecole con attività antinfiammatoria, con lo scopo di verificare se potessero attenuare lo stimolo infiammatorio indotto da proteina beta-amiloide e se avessero un’influenza nell’espressione dei recettori TAM.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Masini_Enrico.pdf
accesso riservato
Dimensione
2.6 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.6 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/62638