Solitamente quando si pensa alla creatività ci si riferisce maggiormente a discipline artistiche o espressive, come la musica o l’arte, e ci si discosta da discipline scientifiche come la matematica. Questa opinione però non è totalmente in linea con la realtà, seppur sia spesso supportata da una certa tendenza didattica che conduce a insistere sugli aspetti meno creativi e formativi della matematica. Per queste ragioni partendo dall’interesse personale per questa disciplina è stata condotta una analisi argomentativa e critica della letteratura a disposizione che ha preso in considerazione il ruolo della creatività e il suo coinvolgimento nell’insegnamento e nell’apprendimento dei concetti matematici. In effetti, la matematica, essendo una disciplina molto antica e universalmente riconosciuta, appare agli occhi di molti come una materia statica, immobile, lontana dagli aspetti creativi di ricerca, pur essendo in continua evoluzione e studiata in tantissimi campi. Per queste ragioni è importante partire da considerazioni volte a cercare di smontare i luoghi comuni che spesso accompagnano la matematica stessa e il lavoro del matematico come persona che opera in questo campo. Questi spesso condizionano socialmente gli atteggiamenti e le convinzioni nei confronti di questo sapere e possono quindi incidere su ciò che pensano gli allievi in classe. Quindi partendo dalla creatività e dai suoi risvolti in ambito scientifico e matematico si è cercato di analizzare il suo contributo in riferimento alla scienza e in particolare alla matematica, evidenziando il compito del matematico e ripercorrendo le ricerche svolte su questa tematica che ne hanno messo in luce l’importanza e la difficoltà di trovare una risposta univoca. Questo ha poi condotto a un approfondimento sulla didattica della matematica e su come viene affrontata la tematica della creatività all’interno delle aule scolastiche, ponendo un confronto tra un approccio tradizionale, meno incline alla creatività, e uno più ampio che mira a valorizzare questa abilità utilizzando metodologie didattiche attive che pongono lo studente al centro della sua esperienza di apprendimento della matematica, indipendentemente dalle competenze iniziali possedute. Le categorie della creatività citate, cioè la flessibilità, la fluidità e l’originalità hanno permesso di considera la creatività nell’insegnamento della disciplina, collegandola ai concetti di scoperta e legandola alla quotidianità e all’abilità di porre problemi e risolverli. Queste riflessioni hanno infine condotto ai limiti della ricerca e alla possibilità di ulteriori sviluppi didattici attraverso diverse proposte che coinvolgono la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, sebbene la natura della relazione tra la creatività e la matematica rimane ancora aperta ad ulteriori sviluppi e possibilità.
Promuovere lo sviluppo della creatività attraverso l'insegnamento della matematica alla scuola dell'infanzia e alla scuola primaria.
ALBIERO, ARIANNA
2023/2024
Abstract
Solitamente quando si pensa alla creatività ci si riferisce maggiormente a discipline artistiche o espressive, come la musica o l’arte, e ci si discosta da discipline scientifiche come la matematica. Questa opinione però non è totalmente in linea con la realtà, seppur sia spesso supportata da una certa tendenza didattica che conduce a insistere sugli aspetti meno creativi e formativi della matematica. Per queste ragioni partendo dall’interesse personale per questa disciplina è stata condotta una analisi argomentativa e critica della letteratura a disposizione che ha preso in considerazione il ruolo della creatività e il suo coinvolgimento nell’insegnamento e nell’apprendimento dei concetti matematici. In effetti, la matematica, essendo una disciplina molto antica e universalmente riconosciuta, appare agli occhi di molti come una materia statica, immobile, lontana dagli aspetti creativi di ricerca, pur essendo in continua evoluzione e studiata in tantissimi campi. Per queste ragioni è importante partire da considerazioni volte a cercare di smontare i luoghi comuni che spesso accompagnano la matematica stessa e il lavoro del matematico come persona che opera in questo campo. Questi spesso condizionano socialmente gli atteggiamenti e le convinzioni nei confronti di questo sapere e possono quindi incidere su ciò che pensano gli allievi in classe. Quindi partendo dalla creatività e dai suoi risvolti in ambito scientifico e matematico si è cercato di analizzare il suo contributo in riferimento alla scienza e in particolare alla matematica, evidenziando il compito del matematico e ripercorrendo le ricerche svolte su questa tematica che ne hanno messo in luce l’importanza e la difficoltà di trovare una risposta univoca. Questo ha poi condotto a un approfondimento sulla didattica della matematica e su come viene affrontata la tematica della creatività all’interno delle aule scolastiche, ponendo un confronto tra un approccio tradizionale, meno incline alla creatività, e uno più ampio che mira a valorizzare questa abilità utilizzando metodologie didattiche attive che pongono lo studente al centro della sua esperienza di apprendimento della matematica, indipendentemente dalle competenze iniziali possedute. Le categorie della creatività citate, cioè la flessibilità, la fluidità e l’originalità hanno permesso di considera la creatività nell’insegnamento della disciplina, collegandola ai concetti di scoperta e legandola alla quotidianità e all’abilità di porre problemi e risolverli. Queste riflessioni hanno infine condotto ai limiti della ricerca e alla possibilità di ulteriori sviluppi didattici attraverso diverse proposte che coinvolgono la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, sebbene la natura della relazione tra la creatività e la matematica rimane ancora aperta ad ulteriori sviluppi e possibilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/62809