Il processo di sviluppo del bambino si configura principalmente attraverso l'ambito della corporeità e della motricità, rivelando il corpo e il movimento come strumenti educativi centrali. Questi elementi assumono un ruolo incisivo nei momenti di crescita, influenzando aspetti biologici, strutturali e psicologici dell’individuo. Come evidenziato dalle ricerche scientifiche e da documenti nazionali e internazionali, l'attività motoria impatta significativamente sulla salute, compreso il sistema cardiovascolare, respiratorio, nervoso e muscoloscheletrico, sottolineando l'importanza di un adeguato sviluppo motorio per il bambino. Inoltre, studi recenti in neuroscienze evidenziano un forte legame tra motricità e pensiero, indicando che l'attività motoria nei primi anni di vita determina un significativo sviluppo cerebrale. Il processo di crescita del bambino, quindi, deve essere considerato attraverso un approccio olistico, integrando mente, corpo, emozioni e razionalità. Solo in questa prospettiva, gli interventi educativi sulla motricità possono realizzarsi in modo congruente e completo, con effetti positivi sullo sviluppo fisico, intellettivo e sociale. Il contesto scolastico, assume una posizione centrale nella promozione dell'attività motoria, offrendo esperienze di movimento diversificate e conoscenze orientate al benessere degli alunni. Nella scuola dell'infanzia, in particolare, l'insegnante assume un ruolo chiave, richiedendo un atteggiamento incoraggiante e competenze complesse che comprendono aspetti culturali, psicopedagogici, tecnico-professionali, metodologici, didattici, relazionali e riflessivi. Nelle scuole, l'obiettivo didattico principale riguarda l'incremento del tempo dedicato al movimento, progettando attività motorie che siano divertenti, coinvolgenti e adatte all'età degli alunni, in un ambiente che incoraggi e favorisca il movimento. È importante promuovere il gioco attivo, trovare metodi creativi per integrare la motricità nelle attività didattiche quotidiane e favorire un clima positivo e inclusivo, in cui ogni bambino si senta libero ed entusiasta di partecipare, indipendentemente dalle proprie abilità motorie. Nella presente ricerca di tesi, vengono esplorate cinque diverse realtà educative di Scuola dell’Infanzia: Steineriana, Montessoriana, Reggio Children, Scuola nel Bosco e Scuola Statale con approccio tradizionale. L’obiettivo prefissato consiste nell’analizzare e confrontare le pratiche di movimento adottate da ciascuna di queste scuole, al fine di indagare quanto le stesse siano in linea con le indicazioni teoriche e normative relative a corporeità e motricità.
MUOVERSI PER CRESCERE Un’esplorazione delle dimensioni e delle pratiche di movimento in alcune Scuole dell’Infanzia di diverso indirizzo
FUSER, SABRINA
2023/2024
Abstract
Il processo di sviluppo del bambino si configura principalmente attraverso l'ambito della corporeità e della motricità, rivelando il corpo e il movimento come strumenti educativi centrali. Questi elementi assumono un ruolo incisivo nei momenti di crescita, influenzando aspetti biologici, strutturali e psicologici dell’individuo. Come evidenziato dalle ricerche scientifiche e da documenti nazionali e internazionali, l'attività motoria impatta significativamente sulla salute, compreso il sistema cardiovascolare, respiratorio, nervoso e muscoloscheletrico, sottolineando l'importanza di un adeguato sviluppo motorio per il bambino. Inoltre, studi recenti in neuroscienze evidenziano un forte legame tra motricità e pensiero, indicando che l'attività motoria nei primi anni di vita determina un significativo sviluppo cerebrale. Il processo di crescita del bambino, quindi, deve essere considerato attraverso un approccio olistico, integrando mente, corpo, emozioni e razionalità. Solo in questa prospettiva, gli interventi educativi sulla motricità possono realizzarsi in modo congruente e completo, con effetti positivi sullo sviluppo fisico, intellettivo e sociale. Il contesto scolastico, assume una posizione centrale nella promozione dell'attività motoria, offrendo esperienze di movimento diversificate e conoscenze orientate al benessere degli alunni. Nella scuola dell'infanzia, in particolare, l'insegnante assume un ruolo chiave, richiedendo un atteggiamento incoraggiante e competenze complesse che comprendono aspetti culturali, psicopedagogici, tecnico-professionali, metodologici, didattici, relazionali e riflessivi. Nelle scuole, l'obiettivo didattico principale riguarda l'incremento del tempo dedicato al movimento, progettando attività motorie che siano divertenti, coinvolgenti e adatte all'età degli alunni, in un ambiente che incoraggi e favorisca il movimento. È importante promuovere il gioco attivo, trovare metodi creativi per integrare la motricità nelle attività didattiche quotidiane e favorire un clima positivo e inclusivo, in cui ogni bambino si senta libero ed entusiasta di partecipare, indipendentemente dalle proprie abilità motorie. Nella presente ricerca di tesi, vengono esplorate cinque diverse realtà educative di Scuola dell’Infanzia: Steineriana, Montessoriana, Reggio Children, Scuola nel Bosco e Scuola Statale con approccio tradizionale. L’obiettivo prefissato consiste nell’analizzare e confrontare le pratiche di movimento adottate da ciascuna di queste scuole, al fine di indagare quanto le stesse siano in linea con le indicazioni teoriche e normative relative a corporeità e motricità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Fuser_Sabrina.pdf
accesso aperto
Dimensione
4.1 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.1 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/62820