La ricerca sorge con lo scopo di approfondire, a partire dalla letteratura scientifica, la geografia, l’Outdoor Education e la fotografia, evidenziandone le fondamenta teoriche ai fini di comprendere quali di esse vengano già impiegate nelle realtà scolastiche. Come si evince dal titolo, vuole presentarsi come un discorso scientifico che permetta di trovare dei legami tra le tre tematiche, ricercando le necessità odierne all’interno della Scuola Primaria italiana. Nello specifico: quanto questi tre elementi siano presenti contemporaneamente nelle scuole primarie urbane. In ogni sezione è stato indispensabile procedere da uno studio iniziale dei manuali accademici per poi integrare attraverso le informazioni tratte da quegli autori che vengono ritenuti anche a livello universitario degli esperti del settore. L’elaborato è suddiviso secondo una logica di analisi che procede, nei primi tre capitoli, dalla scomposizione delle singole tematiche menzionate precedentemente ad un’unione teorica di esse all’interno del quarto capitolo, contestualizzandole all’interno delle scuole. In quest’ultimo si tenta di rispondere allo scopo della ricerca tramite la teoria scientifica, sempre con il supporto di libri, articoli e approfondimenti redatti dai ricercatori universitari. Nel capitolo successivo viene effettuato uno studio di come le realtà italiane interagiscono con le caratteristiche indicate nella quarta sezione. L’ultima parte è dedicata ad esporre le informazioni estrapolate dagli unici due siti ufficiali riconosciuti a livello nazionale i quali permettono la creazione e il supporto di una rete per le scuole in cui viene utilizzato l’approccio dell’Outdoor Education: la “Rete Nazionale delle Scuole all’aperto” fondato da un gruppo di dirigenti, insegnanti e rappresentanti di diversi istituti italiani, e il progetto di ricerca-azione “Avanguardie educative” nato e promosso da INDIRE. Al termine della ricerca è emerso che sia la geografia sia l’approccio dell’Outdoor Education sia la fotografia sono tre elementi che, secondo i ricercatori, trovano una forte sintonia ed efficacia nel campo educativo e formativo. Permettono di progettare delle proposte educative che forniscono all’alunno la capacità di sviluppare competenze geografiche in situazioni di analisi territoriali complesse come quelle odierne inserite in un contesto influenzato dal fenomeno della globalizzazione. I bambini delle nuove generazioni hanno una forte familiarità con le tecnologie, ma non le sanno comprendere e utilizzare correttamente. Tramite il linguaggio visivo e un insegnamento attivo e diretto con il territorio, la scuola è il primo luogo formativo che in questo senso fornisce gli strumenti e le abilità agli alunni. Dalle informazioni ufficiali non è stato possibile confermare una reale documentazione che affermi l’apprendimento geografico all’aperto con l’utilizzo della fotografia in un contesto di scuole primarie situate nelle città italiane. Emerge però che le scuole primarie italiane stanno attuando dei cambiamenti nelle proposte didattiche innovative facendo quindi aumentare, seppur di poco, la percentuale delle adesioni. La maggioranza delle istituzioni scolastiche che adotta questi parametri, si trova situata nella zona del centro-nord d’Italia, ma dalle fonti menzionate, al momento, non è possibile estrapolare altri dati in merito al tema di questa ricerca. Per quanto riguarda l’approccio dell’Outdoor Education sono più di 200 le scuole che a gennaio 2024 risultano aderire ai progetti delle due realtà nazionali. La positività di questi dati consente di percepire in modo più tangibile come quanto emerso dalla letteratura scientifica stia lentamente aderendo nel suolo delle scuole italiane.
Fotogrammi geografici. Un dialogo tra geografia e Outdoor Education attraverso la fotografia.
ZARAMELLA, SILVIA
2023/2024
Abstract
La ricerca sorge con lo scopo di approfondire, a partire dalla letteratura scientifica, la geografia, l’Outdoor Education e la fotografia, evidenziandone le fondamenta teoriche ai fini di comprendere quali di esse vengano già impiegate nelle realtà scolastiche. Come si evince dal titolo, vuole presentarsi come un discorso scientifico che permetta di trovare dei legami tra le tre tematiche, ricercando le necessità odierne all’interno della Scuola Primaria italiana. Nello specifico: quanto questi tre elementi siano presenti contemporaneamente nelle scuole primarie urbane. In ogni sezione è stato indispensabile procedere da uno studio iniziale dei manuali accademici per poi integrare attraverso le informazioni tratte da quegli autori che vengono ritenuti anche a livello universitario degli esperti del settore. L’elaborato è suddiviso secondo una logica di analisi che procede, nei primi tre capitoli, dalla scomposizione delle singole tematiche menzionate precedentemente ad un’unione teorica di esse all’interno del quarto capitolo, contestualizzandole all’interno delle scuole. In quest’ultimo si tenta di rispondere allo scopo della ricerca tramite la teoria scientifica, sempre con il supporto di libri, articoli e approfondimenti redatti dai ricercatori universitari. Nel capitolo successivo viene effettuato uno studio di come le realtà italiane interagiscono con le caratteristiche indicate nella quarta sezione. L’ultima parte è dedicata ad esporre le informazioni estrapolate dagli unici due siti ufficiali riconosciuti a livello nazionale i quali permettono la creazione e il supporto di una rete per le scuole in cui viene utilizzato l’approccio dell’Outdoor Education: la “Rete Nazionale delle Scuole all’aperto” fondato da un gruppo di dirigenti, insegnanti e rappresentanti di diversi istituti italiani, e il progetto di ricerca-azione “Avanguardie educative” nato e promosso da INDIRE. Al termine della ricerca è emerso che sia la geografia sia l’approccio dell’Outdoor Education sia la fotografia sono tre elementi che, secondo i ricercatori, trovano una forte sintonia ed efficacia nel campo educativo e formativo. Permettono di progettare delle proposte educative che forniscono all’alunno la capacità di sviluppare competenze geografiche in situazioni di analisi territoriali complesse come quelle odierne inserite in un contesto influenzato dal fenomeno della globalizzazione. I bambini delle nuove generazioni hanno una forte familiarità con le tecnologie, ma non le sanno comprendere e utilizzare correttamente. Tramite il linguaggio visivo e un insegnamento attivo e diretto con il territorio, la scuola è il primo luogo formativo che in questo senso fornisce gli strumenti e le abilità agli alunni. Dalle informazioni ufficiali non è stato possibile confermare una reale documentazione che affermi l’apprendimento geografico all’aperto con l’utilizzo della fotografia in un contesto di scuole primarie situate nelle città italiane. Emerge però che le scuole primarie italiane stanno attuando dei cambiamenti nelle proposte didattiche innovative facendo quindi aumentare, seppur di poco, la percentuale delle adesioni. La maggioranza delle istituzioni scolastiche che adotta questi parametri, si trova situata nella zona del centro-nord d’Italia, ma dalle fonti menzionate, al momento, non è possibile estrapolare altri dati in merito al tema di questa ricerca. Per quanto riguarda l’approccio dell’Outdoor Education sono più di 200 le scuole che a gennaio 2024 risultano aderire ai progetti delle due realtà nazionali. La positività di questi dati consente di percepire in modo più tangibile come quanto emerso dalla letteratura scientifica stia lentamente aderendo nel suolo delle scuole italiane.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/62845