I progetti rivolti ai minori a rischio, qualunque sia la loro natura e il loro approccio, devono prendere in considerazione l’alto rischio di abbandono e di fuga da parte dei beneficiari. La fuga si riferisce al comportamento in cui i giovani scappano dai servizi di accoglienza fuori casa, abbandonando così il servizio pensato per loro prima che il percorso educativo volga al termine. Gli studiosi descrivono questa situazione utilizzando il termine drop out che in inglese significa “ritirarsi”, utilizzato in letteratura dapprima in riferimento ai giovani che abbandonano gli studi scolastici, ma che è stato esteso poi a tutte le situazioni in cui i destinatari abbandonano un servizio prematuramente. Lo studio nasce dalle esperienze dirette di drop out osservate durante il tirocinio svolto in Kenya presso centri di accoglienza per minori svantaggiati, che provenivano soprattutto da contesti di strada. L’analisi si concentra sul fenomeno del drop out nella riabilitazione di ragazzi di strada e vulnerabili, partendo dall’esplorare le caratteristiche di questa categoria di minori e la vita di strada. L’obiettivo di questo studio è quello di avere un sapere critico su quali sono i fattori di rischio, le motivazioni e le vulnerabilità che rendono alcuni ragazzi più inclini a non usufruire del servizio a loro dedicato. A questo proposito, la domanda di ricerca è la seguente: “Quali sono secondo le persone che più a contatto lavorano/vivono i motivi che portano i ragazzi ad uscire dal servizio? Che cosa nei processi educativi nella struttura del servizio, nei beneficiari e nella comunità non funziona?”. Per rispondere alla domanda di ricerca sono stati svolti colloqui informali e interviste semi strutturate con lo staff dei centri di accoglienza e ricerca d’archivio sulla documentazione a disposizione.
Il drop out dei minori nei servizi di accoglienza residenziale. Un caso di studio sui bambini di strada in Kenya
BETTEGA, GIULIA
2023/2024
Abstract
I progetti rivolti ai minori a rischio, qualunque sia la loro natura e il loro approccio, devono prendere in considerazione l’alto rischio di abbandono e di fuga da parte dei beneficiari. La fuga si riferisce al comportamento in cui i giovani scappano dai servizi di accoglienza fuori casa, abbandonando così il servizio pensato per loro prima che il percorso educativo volga al termine. Gli studiosi descrivono questa situazione utilizzando il termine drop out che in inglese significa “ritirarsi”, utilizzato in letteratura dapprima in riferimento ai giovani che abbandonano gli studi scolastici, ma che è stato esteso poi a tutte le situazioni in cui i destinatari abbandonano un servizio prematuramente. Lo studio nasce dalle esperienze dirette di drop out osservate durante il tirocinio svolto in Kenya presso centri di accoglienza per minori svantaggiati, che provenivano soprattutto da contesti di strada. L’analisi si concentra sul fenomeno del drop out nella riabilitazione di ragazzi di strada e vulnerabili, partendo dall’esplorare le caratteristiche di questa categoria di minori e la vita di strada. L’obiettivo di questo studio è quello di avere un sapere critico su quali sono i fattori di rischio, le motivazioni e le vulnerabilità che rendono alcuni ragazzi più inclini a non usufruire del servizio a loro dedicato. A questo proposito, la domanda di ricerca è la seguente: “Quali sono secondo le persone che più a contatto lavorano/vivono i motivi che portano i ragazzi ad uscire dal servizio? Che cosa nei processi educativi nella struttura del servizio, nei beneficiari e nella comunità non funziona?”. Per rispondere alla domanda di ricerca sono stati svolti colloqui informali e interviste semi strutturate con lo staff dei centri di accoglienza e ricerca d’archivio sulla documentazione a disposizione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/63065