L'elaborato, suddiviso in tre capitoli, vuole ripercorrere la riflessione sull'amore avvenuta tra Guido Cavalcanti e Dante Alighieri prendendo in esame le rispettive opere. Analizzando nel primo capitolo una selezione di componimenti delle Rime cavalcantiane e nel secondo alcuni passi e liriche della Vita Nova, si vuole dare conto dei punti di contatto, della divergenza delle concezioni d'amore dei due poeti e del probabile 'dissidio' consumatosi a seguito del libello dantesco. Fino a giungere, nell'ultimo capitolo, alla Divina Commedia, in cui Dante affronta di nuovo la tematica amorosa legandola - seppur implicitamente - ancora una volta al suo 'primo amico'. Emerge così, all'interno del dialogo di Cavalcanti con Dante, quell'opposizione irrisolvibile che aveva dato al tema amoroso una posizione così centrale nel dibattito poetico-letterario del Duecento italiano: quella tra l'amore inteso come 'amor', passione e 'immoderata cogitatio' legata ai postulati cortesi e di Andrea Cappellano e l'amore 'caritas', ancorato ai precetti religiosi, divino e salvifico.
Il "ragionar sempre d'amore" tra 'amor' e 'caritas': il dialogo di Cavalcanti con Dante
BOTTACIN, MATILDE
2023/2024
Abstract
L'elaborato, suddiviso in tre capitoli, vuole ripercorrere la riflessione sull'amore avvenuta tra Guido Cavalcanti e Dante Alighieri prendendo in esame le rispettive opere. Analizzando nel primo capitolo una selezione di componimenti delle Rime cavalcantiane e nel secondo alcuni passi e liriche della Vita Nova, si vuole dare conto dei punti di contatto, della divergenza delle concezioni d'amore dei due poeti e del probabile 'dissidio' consumatosi a seguito del libello dantesco. Fino a giungere, nell'ultimo capitolo, alla Divina Commedia, in cui Dante affronta di nuovo la tematica amorosa legandola - seppur implicitamente - ancora una volta al suo 'primo amico'. Emerge così, all'interno del dialogo di Cavalcanti con Dante, quell'opposizione irrisolvibile che aveva dato al tema amoroso una posizione così centrale nel dibattito poetico-letterario del Duecento italiano: quella tra l'amore inteso come 'amor', passione e 'immoderata cogitatio' legata ai postulati cortesi e di Andrea Cappellano e l'amore 'caritas', ancorato ai precetti religiosi, divino e salvifico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/63420