Easy Rider: un viaggio tra controcultura e un nuovo cinema

Easy Rider, a 1969 film directed by Dennis Hopper, is a film that wrote film history, becoming a generational cult film that casts a glimpse into a period in history when the United States was marked by profound social and cultural change. The 1960s are marked by violence: assassinations, the Cold War that still does not stop, racial discrimination, and the war in Vietnam. These are the news that shock the generation of young people who, in response to these events, rebel by creating a culture that attempts to bring back the values of pacifism, love and freedom. The film also represents a turning point in cinematic history, proposing new themes such as drugs, sex, and violence that were not yet accepted by major Hollywood at the time, becoming one of the films that will initiate the major renewal phenomenon in U.S. cinema known as the New Hollywood.

Easy Rider, film del 1969 diretto da Dennis Hopper, è una pellicola che ha scritto la storia del cinema, diventando un cult generazionale che getta uno sguardo ad un periodo storico in cui gli Stati Uniti sono segnati da un profondo cambiamento sociale e culturale. Gli anni Sessanta sono contrassegnati dalla violenza: omicidi, la Guerra fredda che ancora non si arresta, discriminazione razziale e la guerra in Vietnam. Sono queste le notizie che sconvolgono la generazione dei giovani che, in risposta a questi avvenimenti, si ribellano creando una cultura che tenta di riportare i valori di pacifismo, amore e libertà. Il film rappresenta anche un punto di svolta nella storia cinematografica, proponendo nuovi temi come droga, sesso e violenza che al tempo non erano ancora accettati dalla Hollywood maggiore, diventando una delle pellicole che darà il via al maggior fenomeno di rinnovamento del cinema statunitense, noto come Nuova Hollywood.