L'incertezza dell'esserci: esperienze di morte e salvezza nella scrittura di Amélie Nothomb

Original, extravagant, ironic, in the contemporary literary scene emerges the strong personality of the Belgian writer Amélie Nothomb, a particularly interesting figure that attracts, with his novels, the attention of critics and public, provoking the most varied and controversial opinions. Nothomb is characterized by the ability to produce books that are easy to read but, at the same time, not without metaletterary reflections, erudite expressions and intense dialogues between the characters. The thematic universe of his works is built on strong dualities: youth and old age, human and divine, beauty and ugliness, obesity and thinness, pure and impure. More generally, almost all of his texts propose an underlying reflection on life and death. For this thesis work, the choice was to consider two books by the Belgian writer, namely Métaphysique des tubes and Biographie de la faim, both considered autobiographical texts and, for each of them, analyze the experiences of death and the relative possibilities/impossibilities of salvation. After a first chapter dedicated to the author’s bio-bibliography and a brief introduction on the literary genres of autobiography and autofiction, the main topic of the paper will be presented. Then there will be two chapters, one for each book, in which we will try to investigate the theme of death in an attempt to highlight how the writing of Amélie Nothomb does not reject death but, on the contrary, consider it an integral part of life.

Originale, stravagante, ironica, nel panorama letterario contemporaneo emerge la forte personalità della scrittrice belga Amélie Nothomb, una figura particolarmente interessante che richiama, con i suoi romanzi, l’attenzione di critica e pubblico, suscitando pareri tra i più vari e controversi. Nothomb si contraddistingue per la capacità di produrre libri di facile lettura ma, al tempo stesso, non privi di riflessioni metaletterarie, espressioni erudite e intensi dialoghi tra i personaggi. L’universo tematico delle sue opere è costruito su forti dualità: la giovinezza e la vecchiaia, l’umano e il divino, la bellezza e la bruttezza, l’obesità e la magrezza, il puro e l’impuro. Più in generale, quasi tutti i suoi testi propongono una riflessione soggiacente sulla vita e sulla morte. Per questo lavoro di tesi, la scelta è stata quella di prendere in considerazione due libri della scrittrice belga, ovvero Métaphysique des tubes e Biographie de la faim, entrambi considerati testi autobiografici e, per ciascuno di essi, analizzare le esperienze di morte e le relative possibilità/impossibilità di salvezza. Dopo un primo capitolo dedicato alla bio-bibliografia dell’autrice e una breve introduzione sui generi letterari dell’autobiografia e dell’autofiction, verrà presentato l’argomento centrale dell’elaborato. Seguiranno poi due capitoli, uno per ciascun libro, in cui si cercherà di indagare sul tema della morte nel tentativo di mettere in luce come la scrittura di Amélie Nothomb non rifiuti la morte ma, al contrario, la consideri parte integrante della vita.