The main scope of this paper is to understand the prospects for UNAR, the National Office Against Racial Discrimination, established in 2003 to comply with EU Directive 2000/43/EC, which introduced an obligation on each member state to create an entity aimed at combating racial discrimination. Over the course of twenty years, UNAR has progressively expanded its mandate to address an increasingly broader range of forms of discrimination. However, this expansion is not supported legislatively but only administratively. This legislative gap exposes UNAR to criticisms regarding its competence to operate in areas beyond racial discrimination and potential limitations on its activities. Another key element for national equality bodies, according to EU standards, is independence. Unfortunately, the office's placement within the Department of Equal Opportunities already ties it closely to the directives and changes of the incumbent governments, undermining its autonomy structurally. These are some of the reasons why UNAR has often come under scrutiny from national politics, the media, civil society, and competent national and European institutions. Various calls for reform and even requests for the office's complete closure have been made from different quarters. Through an analysis of the legislative foundations within the framework of anti-discrimination law, an overview of the main activities and achieved objectives, as well as the challenges that UNAR has had to face, this paper aims to assess the challenges to be overcome in order to have an equality body in Italy that meets European standards.

Il tema centrale dell’elaborato è capire quali siano le prospettive per l’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, istituito nel 2003 per ottemperare alla direttiva comunitaria n. 2000/43/CE, che genera un obbligo in capo ad ogni Stato Membro di creare un organismo con l’obiettivo di contrastare le forme di discriminazione razziale. In vent’anni l’UNAR ha ampliato progressivamente il suo mandato per affrontare una gamma sempre più ampia di forme di discriminazione; tuttavia, questo ampliamento non è supportato in via legislativa ma solo in via amministrativa. Questa carenza legislativa espone l’UNAR a critiche sulla sua competenza nell’operare in ambiti diversi dalle discriminazioni razziali e a possibili limitazioni delle sue attività. Un altro elemento fondamentale per gli organismi di parità nazionali secondo gli standard dell’Unione Europea in materia è l’indipendenza, purtroppo già la collocazione dell’ufficio nell’ambito del Dipartimento delle Pari opportunità lo rende legato strettamente agli indirizzi e ai cambiamenti del governo di turno, minando la sua autonomia in modo strutturale. Queste sono alcune delle ragioni per cui spesso l’UNAR si è trovata negli anni sotto la lente dalla politica nazionale, dai media, dalla società civile e dalle istituzioni nazionali ed europee competenti e da diversi fronti sono arrivate istanze di riforma ma anche richieste di chiusura totale dell’ufficio. Attraverso una analisi dei fondamenti legislativi nell’ambito del diritto antidiscriminatorio, una panoramica delle attività principali e degli obiettivi raggiunti, ma anche delle difficoltà che l’UNAR ha dovuto affrontare questo elaborato si propone di valutare le sfide da superare per poter avere in Italia un organismo di parità adeguato agli standard europei.

Vent'anni di UNAR: successi, critiche, e la sfida di un nuovo inizio per l'organismo di parità italiano

GUERRINI, VALENTINA
2023/2024

Abstract

The main scope of this paper is to understand the prospects for UNAR, the National Office Against Racial Discrimination, established in 2003 to comply with EU Directive 2000/43/EC, which introduced an obligation on each member state to create an entity aimed at combating racial discrimination. Over the course of twenty years, UNAR has progressively expanded its mandate to address an increasingly broader range of forms of discrimination. However, this expansion is not supported legislatively but only administratively. This legislative gap exposes UNAR to criticisms regarding its competence to operate in areas beyond racial discrimination and potential limitations on its activities. Another key element for national equality bodies, according to EU standards, is independence. Unfortunately, the office's placement within the Department of Equal Opportunities already ties it closely to the directives and changes of the incumbent governments, undermining its autonomy structurally. These are some of the reasons why UNAR has often come under scrutiny from national politics, the media, civil society, and competent national and European institutions. Various calls for reform and even requests for the office's complete closure have been made from different quarters. Through an analysis of the legislative foundations within the framework of anti-discrimination law, an overview of the main activities and achieved objectives, as well as the challenges that UNAR has had to face, this paper aims to assess the challenges to be overcome in order to have an equality body in Italy that meets European standards.
2023
UNAR turns twenty: successes, critiques, and the challenge of a new beginning for the Italian equality body
Il tema centrale dell’elaborato è capire quali siano le prospettive per l’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, istituito nel 2003 per ottemperare alla direttiva comunitaria n. 2000/43/CE, che genera un obbligo in capo ad ogni Stato Membro di creare un organismo con l’obiettivo di contrastare le forme di discriminazione razziale. In vent’anni l’UNAR ha ampliato progressivamente il suo mandato per affrontare una gamma sempre più ampia di forme di discriminazione; tuttavia, questo ampliamento non è supportato in via legislativa ma solo in via amministrativa. Questa carenza legislativa espone l’UNAR a critiche sulla sua competenza nell’operare in ambiti diversi dalle discriminazioni razziali e a possibili limitazioni delle sue attività. Un altro elemento fondamentale per gli organismi di parità nazionali secondo gli standard dell’Unione Europea in materia è l’indipendenza, purtroppo già la collocazione dell’ufficio nell’ambito del Dipartimento delle Pari opportunità lo rende legato strettamente agli indirizzi e ai cambiamenti del governo di turno, minando la sua autonomia in modo strutturale. Queste sono alcune delle ragioni per cui spesso l’UNAR si è trovata negli anni sotto la lente dalla politica nazionale, dai media, dalla società civile e dalle istituzioni nazionali ed europee competenti e da diversi fronti sono arrivate istanze di riforma ma anche richieste di chiusura totale dell’ufficio. Attraverso una analisi dei fondamenti legislativi nell’ambito del diritto antidiscriminatorio, una panoramica delle attività principali e degli obiettivi raggiunti, ma anche delle difficoltà che l’UNAR ha dovuto affrontare questo elaborato si propone di valutare le sfide da superare per poter avere in Italia un organismo di parità adeguato agli standard europei.
Unar
Antidiscriminazione
Parità
Diritti
Equality
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