Il virus SARS-CoV-2, responsabile dell'insorgenza della patologia COVID-19, si è diffuso a livello globale generando una pandemia, che ha mobilitato numerosi ricercatori per poter giungere a ottenere terapie efficaci. La pandemia si è protratta dall’inizio dell’anno 2020 sino al 5 maggio 2023, quando lo stato d’emergenza sanitario pubblico di interesse internazionale è stato dichiarato concluso dall’OMS. Nella ricerca di una terapia adeguata a contrastare la patologia, emerse Paxlovid. Esso, ha rappresentato il primo antivirale orale in grado di inibire l’attività proteolitica di Mpro di SARS-CoV-2, ostacolando la replicazione virale. La finalità di questo elaborato è analizzare diversi aspetti di questo farmaco, costituito da due molecole che presentano scopi differenti: nirmatrelvir e ritonavir. La prima ne costituisce il principio attivo, mentre la seconda è stata aggiunta con l’obiettivo di migliorarne la biodisponibilità. L’attenzione è stata posta sulla delucidazione del suo bersaglio molecolare, sullo sviluppo razionale del farmaco, sul suo meccanismo d’azione e su alcuni aspetti della sua farmacocinetica.
Paxlovid: farmaco antivirale orale che agisce sulla Main protease (Mpro) di SARS-CoV-2
BRUNINO, ANGELICA
2023/2024
Abstract
Il virus SARS-CoV-2, responsabile dell'insorgenza della patologia COVID-19, si è diffuso a livello globale generando una pandemia, che ha mobilitato numerosi ricercatori per poter giungere a ottenere terapie efficaci. La pandemia si è protratta dall’inizio dell’anno 2020 sino al 5 maggio 2023, quando lo stato d’emergenza sanitario pubblico di interesse internazionale è stato dichiarato concluso dall’OMS. Nella ricerca di una terapia adeguata a contrastare la patologia, emerse Paxlovid. Esso, ha rappresentato il primo antivirale orale in grado di inibire l’attività proteolitica di Mpro di SARS-CoV-2, ostacolando la replicazione virale. La finalità di questo elaborato è analizzare diversi aspetti di questo farmaco, costituito da due molecole che presentano scopi differenti: nirmatrelvir e ritonavir. La prima ne costituisce il principio attivo, mentre la seconda è stata aggiunta con l’obiettivo di migliorarne la biodisponibilità. L’attenzione è stata posta sulla delucidazione del suo bersaglio molecolare, sullo sviluppo razionale del farmaco, sul suo meccanismo d’azione e su alcuni aspetti della sua farmacocinetica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/63801