Il blu egizio è un pigmento noto sin dall’antichità e utilizzato nel corso dei secoli per la decorazione di manufatti di interesse storico artistico e archeologico. L’utilizzo di questo pigmento e di sue miscele in diversi contesti geografici e storici risulta di interesse per ricostruire l’evoluzione tecnologica di questo pigmento e per studiare le differenti rese cromatiche partendo dal suo utilizzo nelle miscele. A questo proposito sono stati selezionati alcuni oggetti custoditi nel Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte dell’Università degli Studi di Padova, appartenenti a diverse epoche storiche, differenti per forma, realizzazione e finalità, allo scopo di indagare la presenza di tracce di blu egizio ed eventuali differenze correlabili all’epoca e al contesto in cui gli oggetti sono stati realizzati. Per questo studio si è fatto ricorso all’utilizzo di tecniche di indagine non invasiva, partendo dalla luminescenza indotta nel visibile (VIL), per l’identificazione della presenza del pigmento, per poi procedere con analisi FORS e RAMAN portatili per la caratterizzazione spettroscopica delle eventuali differenze correlandole a provenienza ed epoca degli oggetti.

Indagini non invasive per l'individuazione e la caratterizzazione del blu egizio su alcuni oggetti nel Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte dell’Università di Padova

BONAVENTURA, GIULIA
2023/2024

Abstract

Il blu egizio è un pigmento noto sin dall’antichità e utilizzato nel corso dei secoli per la decorazione di manufatti di interesse storico artistico e archeologico. L’utilizzo di questo pigmento e di sue miscele in diversi contesti geografici e storici risulta di interesse per ricostruire l’evoluzione tecnologica di questo pigmento e per studiare le differenti rese cromatiche partendo dal suo utilizzo nelle miscele. A questo proposito sono stati selezionati alcuni oggetti custoditi nel Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte dell’Università degli Studi di Padova, appartenenti a diverse epoche storiche, differenti per forma, realizzazione e finalità, allo scopo di indagare la presenza di tracce di blu egizio ed eventuali differenze correlabili all’epoca e al contesto in cui gli oggetti sono stati realizzati. Per questo studio si è fatto ricorso all’utilizzo di tecniche di indagine non invasiva, partendo dalla luminescenza indotta nel visibile (VIL), per l’identificazione della presenza del pigmento, per poi procedere con analisi FORS e RAMAN portatili per la caratterizzazione spettroscopica delle eventuali differenze correlandole a provenienza ed epoca degli oggetti.
2023
Non-invasive measurements for the identification and characterization of Egyptian Blue in some pieces at the Museum of Archaeological Sciences and Art of the University of Padua
blu egizio
indagini
non invasive
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/63886