Negli ultimi decenni in alcune aree della filosofia della biologia e della biologia teoretica si è sviluppato un dibattito intorno al ritorno delle cosiddette «nozioni teleologiche». In questo elaborato vengono analizzate due prospettive, attualmente in fase di sviluppo, che tentano di legittimare l’uso di tali nozioni nel discorso scientifico in biologia. In particolare, sono esaminate la «prospettiva esternalista», desunta dai lavori di Daniel McShea sui sistemi diretti a un obiettivo, e l’Organizational Account, incentrato sull’organizzazione peculiare dei sistemi biologici. Sebbene le strategie proposte dalle due prospettive si dimostrino opposte per la particolare concezione di teleologia che introducono, entrambe ne ammettono un qualche potere esplicativo. In tutte e due i casi il tentativo è quello di naturalizzare la teleologia facendo appello alla sola causa efficiente, mantenendone, però, una qualche proprietà esplicativa peculiare che ne giustifichi l’utilizzo. In particolare, i due approcci ritengono di poter legittimamente utilizzare un riferimento alla teleologia nelle spiegazioni di fenomeni evolutivi. Dopo l’analisi delle ragioni che portano le due prospettive a introdurre le nozioni teleologiche nelle spiegazioni biologiche, sono mostrate le possibili criticità e viene discussa l’efficacia dei due approcci nel superare le problematiche legate all’utilizzo delle nozioni teleologiche
Il ritorno della teleologia nelle spiegazioni biologiche: un confronto critico tra Daniel McShea e gli approcci organizzazionali
GATTI, MIRKO
2023/2024
Abstract
Negli ultimi decenni in alcune aree della filosofia della biologia e della biologia teoretica si è sviluppato un dibattito intorno al ritorno delle cosiddette «nozioni teleologiche». In questo elaborato vengono analizzate due prospettive, attualmente in fase di sviluppo, che tentano di legittimare l’uso di tali nozioni nel discorso scientifico in biologia. In particolare, sono esaminate la «prospettiva esternalista», desunta dai lavori di Daniel McShea sui sistemi diretti a un obiettivo, e l’Organizational Account, incentrato sull’organizzazione peculiare dei sistemi biologici. Sebbene le strategie proposte dalle due prospettive si dimostrino opposte per la particolare concezione di teleologia che introducono, entrambe ne ammettono un qualche potere esplicativo. In tutte e due i casi il tentativo è quello di naturalizzare la teleologia facendo appello alla sola causa efficiente, mantenendone, però, una qualche proprietà esplicativa peculiare che ne giustifichi l’utilizzo. In particolare, i due approcci ritengono di poter legittimamente utilizzare un riferimento alla teleologia nelle spiegazioni di fenomeni evolutivi. Dopo l’analisi delle ragioni che portano le due prospettive a introdurre le nozioni teleologiche nelle spiegazioni biologiche, sono mostrate le possibili criticità e viene discussa l’efficacia dei due approcci nel superare le problematiche legate all’utilizzo delle nozioni teleologicheFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/63983