Il presente elaborato si pone l’obiettivo di studiare il problema delle sentenze della Corte costituzionale che comportano nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato. In particolare, dopo una prima dettagliata spiegazione delle varie tipologie decisionali adottabili dalla Corte costituzionale, ci si soffermerà, nel capitolo secondo, sulla trattazione dei diritti c.d. “finanziariamente condizionati”, o meglio i diritti sociali, dimostrando come questi ultimi siano suscettibili di essere compressi al fine di raggiungere il bilanciamento con altri diritti antagonisti. A questo proposito sarà opportuno soffermarsi sulla distinzione tra nucleo minimo del diritto e livelli essenziali minimi di prestazione, come istituti differenziati. Nel corso del terzo capitolo, si tenterà di spiegare e risolvere la questione della possibile violazione dell’art.81 Cost., ed in particolare dell’obbligo di copertura delle leggi di spesa, con una specifica analisi del delicato tema riguardante i rapporti tra Parlamento e Corte costituzionale in materia, evidenziando la carenza di efficaci strumenti di raccordo tra di essi. Sarà cura di questo testo, durante il quarto capitolo, trattare il tema dell’attività istruttoria della Corte, dapprima soffermandosi su una basilare distinzione tra istruttoria formale ed informale, per poi passare a evidenziare il problema della ridotta attività istruttoria della Corte in materia finanziaria. Infine, si analizzeranno gli strumenti volti a temperare l’impatto finanziario adottati dalla Corte, quali la modulazione degli effetti temporali; l’inammissibilità con monito; la “additiva” di principio ed il livellamento verso il basso.
Le sentenze “di spesa” della Corte costituzionale
FEMIO, GIULIA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di studiare il problema delle sentenze della Corte costituzionale che comportano nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato. In particolare, dopo una prima dettagliata spiegazione delle varie tipologie decisionali adottabili dalla Corte costituzionale, ci si soffermerà, nel capitolo secondo, sulla trattazione dei diritti c.d. “finanziariamente condizionati”, o meglio i diritti sociali, dimostrando come questi ultimi siano suscettibili di essere compressi al fine di raggiungere il bilanciamento con altri diritti antagonisti. A questo proposito sarà opportuno soffermarsi sulla distinzione tra nucleo minimo del diritto e livelli essenziali minimi di prestazione, come istituti differenziati. Nel corso del terzo capitolo, si tenterà di spiegare e risolvere la questione della possibile violazione dell’art.81 Cost., ed in particolare dell’obbligo di copertura delle leggi di spesa, con una specifica analisi del delicato tema riguardante i rapporti tra Parlamento e Corte costituzionale in materia, evidenziando la carenza di efficaci strumenti di raccordo tra di essi. Sarà cura di questo testo, durante il quarto capitolo, trattare il tema dell’attività istruttoria della Corte, dapprima soffermandosi su una basilare distinzione tra istruttoria formale ed informale, per poi passare a evidenziare il problema della ridotta attività istruttoria della Corte in materia finanziaria. Infine, si analizzeranno gli strumenti volti a temperare l’impatto finanziario adottati dalla Corte, quali la modulazione degli effetti temporali; l’inammissibilità con monito; la “additiva” di principio ed il livellamento verso il basso.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Giulia Femio.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.33 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.33 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/64013