Il cambiamento climatico è un tema di interesse attuale anche se ancora non pienamente riconosciuto, nemmeno dalla totalità della popolazione scientifica stessa. Gli effetti negativi della situazione ambientale, tuttavia, sono inevitabilmente visibili, in diverse modalità e intensità, da ognuno di noi. Per questo motivo, questa rassegna bibliografica vuole ricercare gli aspetti psicologici e motivazionali riguardanti il tema e la percezione di esso, le modalità migliori per comunicare tali conseguenze e far sì che la preoccupazione per il mondo in cui viviamo comporti nelle persone una maggiore spinta ad agire, per il bene individuale e collettivo. In particolare, i vari studi consultati si sono concentrati su un aspetto importante a riguardo: l’impatto che la distanza psicologica e quella temporale hanno nei processi decisionali dell’individuo nei confronti del cambiamento climatico, andando a sottolineare che, più le conseguenze negative vengono viste lontane dalla propria persona e dal proprio ambiente, meno si è spinti ad agire. I risultati presentati hanno lo scopo di indirizzare maggiori studi a riguardo, per comprendere al meglio come avvicinare il pensiero soggettivo al benessere comune, nonché esporre alcune modalità dimostratesi valide come, ad esempio, l’utilizzo di serious games, utili per la comprensione, soprattutto nei giovani, del tema e della sua importanza.
Cambiamento climatico e percezione del rischio: come la distanza psicologica influenza i processi decisionali
MAZZON, CLARISSA
2023/2024
Abstract
Il cambiamento climatico è un tema di interesse attuale anche se ancora non pienamente riconosciuto, nemmeno dalla totalità della popolazione scientifica stessa. Gli effetti negativi della situazione ambientale, tuttavia, sono inevitabilmente visibili, in diverse modalità e intensità, da ognuno di noi. Per questo motivo, questa rassegna bibliografica vuole ricercare gli aspetti psicologici e motivazionali riguardanti il tema e la percezione di esso, le modalità migliori per comunicare tali conseguenze e far sì che la preoccupazione per il mondo in cui viviamo comporti nelle persone una maggiore spinta ad agire, per il bene individuale e collettivo. In particolare, i vari studi consultati si sono concentrati su un aspetto importante a riguardo: l’impatto che la distanza psicologica e quella temporale hanno nei processi decisionali dell’individuo nei confronti del cambiamento climatico, andando a sottolineare che, più le conseguenze negative vengono viste lontane dalla propria persona e dal proprio ambiente, meno si è spinti ad agire. I risultati presentati hanno lo scopo di indirizzare maggiori studi a riguardo, per comprendere al meglio come avvicinare il pensiero soggettivo al benessere comune, nonché esporre alcune modalità dimostratesi valide come, ad esempio, l’utilizzo di serious games, utili per la comprensione, soprattutto nei giovani, del tema e della sua importanza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/64105