La Via della Seta ha origini molto antiche, risalenti a qualche secolo a.C., e comprendeva un insieme di percorsi di terra e di mare, da Oriente a Occidente. Oggi, quello stesso percorso ha ripreso vita, avvicinando Cina e Africa nello sguardo al futuro. La Nuova Via della Seta consiste in un progetto di sviluppo ed è caratterizzato da una sorta di complementarità in cui la Cina offre all'Africa le sue risorse e competenze industriali avanzate, mentre in cambio riceve risorse naturali a costi convenienti per soddisfare il proprio fabbisogno. La Cina ha sostenuto importanti investimenti infrastrutturali, estendendo il suo impegno nella promozione e nello sviluppo di opere pubbliche di vasta portata, specialmente in ambiti quali energia, telecomunicazioni e nel settore idraulico. Inoltre, si propone di trasferire il proprio know-how tecnologico, svolgendo un ruolo attivo nel progresso innovativo del continente. Nessun compromesso politico in cambio “no strings attached”, secondo il principio di non interferenza. L’Africa accusa il soft power cinese, ma continua a mettere a disposizione la propria terra, le proprie braccia e menti, anche a discapito dei più fragili, in nome di una oggettiva crescita tecnologica ed economica. Malgrado la preoccupazione associata alla minaccia della trappola del debito, che implica l'impiego predatorio ed estorsivo del credito per ottenere vantaggi economici, sarebbe poco conveniente per la Cina impegnarsi in relazioni commerciali con paesi che si trovano a un passo dal rischio di default, si parla quindi di debiti gravi, ma ancora sotto controllo. Un altro fattore che desta preoccupazione è l’esportazione dei modelli di data governance e di sorveglianza sociale cinesi, in un continente ancora immaturo come l’Africa, che un passo alla volta sta costruendo una struttura legislativa in relazione a protezione dati e cybercrimini. Lo scopo del mio elaborato è di fare chiarezza sulle dinamiche dei rapporti e degli scambi, a tutti i livelli, tra Cina e Africa, nelle virtù e negli elementi critici.
La Nuova Via della Seta: l’esportazione del modello socio-tecnologico cinese in Africa
KEBE, DIARRA ISHTAR
2023/2024
Abstract
La Via della Seta ha origini molto antiche, risalenti a qualche secolo a.C., e comprendeva un insieme di percorsi di terra e di mare, da Oriente a Occidente. Oggi, quello stesso percorso ha ripreso vita, avvicinando Cina e Africa nello sguardo al futuro. La Nuova Via della Seta consiste in un progetto di sviluppo ed è caratterizzato da una sorta di complementarità in cui la Cina offre all'Africa le sue risorse e competenze industriali avanzate, mentre in cambio riceve risorse naturali a costi convenienti per soddisfare il proprio fabbisogno. La Cina ha sostenuto importanti investimenti infrastrutturali, estendendo il suo impegno nella promozione e nello sviluppo di opere pubbliche di vasta portata, specialmente in ambiti quali energia, telecomunicazioni e nel settore idraulico. Inoltre, si propone di trasferire il proprio know-how tecnologico, svolgendo un ruolo attivo nel progresso innovativo del continente. Nessun compromesso politico in cambio “no strings attached”, secondo il principio di non interferenza. L’Africa accusa il soft power cinese, ma continua a mettere a disposizione la propria terra, le proprie braccia e menti, anche a discapito dei più fragili, in nome di una oggettiva crescita tecnologica ed economica. Malgrado la preoccupazione associata alla minaccia della trappola del debito, che implica l'impiego predatorio ed estorsivo del credito per ottenere vantaggi economici, sarebbe poco conveniente per la Cina impegnarsi in relazioni commerciali con paesi che si trovano a un passo dal rischio di default, si parla quindi di debiti gravi, ma ancora sotto controllo. Un altro fattore che desta preoccupazione è l’esportazione dei modelli di data governance e di sorveglianza sociale cinesi, in un continente ancora immaturo come l’Africa, che un passo alla volta sta costruendo una struttura legislativa in relazione a protezione dati e cybercrimini. Lo scopo del mio elaborato è di fare chiarezza sulle dinamiche dei rapporti e degli scambi, a tutti i livelli, tra Cina e Africa, nelle virtù e negli elementi critici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/64158