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Lo scopo del presente lavoro è quello di realizzare un setup sperimentale, costituito da più apparati collegati tra loro, che consente di generare in maniera assolutamente controllata diversi tipi di segnali acustici per utilizzi in audiometria. Nello specifico la finalità è quella di determinare la soglia percettiva, in soggetti volontari, per diversi tipi di segnali, per trovare una sorta di “livello equivalente” tra diverse tipologie di segnali ma con contenuto frequenziale tra loro comparabile. Come esempio di segnali, di cui confrontare la soglia percettiva, si può considerare un tono puro con un determinato inviluppo temporale e un segnale composito, formato da più componenti disposte frequenzialmente a cavallo della frequenza del tono puro, con una estensione di una ottava e con il medesimo inviluppo temporale. Oltre all’insieme degli apparati necessari allo scopo, il presente lavoro fornisce una indicazione su come costruire i diversi segnali per rendere significativo il confronto relativamente alla soglia percettiva. Tutti i segnali sono realizzati con metodi di sintesi numerica e la generazione dei segnali elettrici avviene mediante una scheda audio collegata ad un computer. La prima applicazione di tale lavoro è nei confronti di una nuova metodica audiometrica per bambini in età prescolare, messa a punto e brevettata, utilizzante dei suoni particolari che, nei confronti del bambino, costituiscono più un gioco che una visita audiologica. Tale nuova metodica consente di ottenere da parte del bambino una buona partecipazione per 15-20 minuti, con la conseguente più affidabile misurazione delle sue capacità uditiva con, in più, la possibilità di estendere l’escursione frequenziale della diagnostica tra 64 Hz e 16 kHz. I suoni utilizzati, ottenuti col metodo di sintesi, se pur associabili dal bambino a oggetti/concetti a lui famigliari, sono in realtà assolutamente rigorosi da un punto di vista temporale e frequenziale, quindi adatti ad analisi misuristiche. Ma una nuova metodica deve poter essere confrontata con metodiche preesistenti che, se anche più limitative come risultati, risultano omologate a seguito di un percorso di test completo, sviluppato su un numero significativo di soggetti. Il presente lavoro consente di effettuare proprio tale confronto, determinando la soglia percettiva corrispondente a diversi suoni, ma tra loro omologhi come inviluppo temporale e contenuto frequenziale In pratica, il presente lavoro imposta le basi per confrontare i segnali di test attualmente utilizzati (toni puri, toni vobulati, rumore filtrato in banda stretta, click) con i segnali di sintesi della nuova metodica.

Setup strumentale per la generazione di diversi tipi di segnali acustici per applicazioni audiometriche, unitamente alla determinazione della soglia percettiva associata a ciascun suono prodotto

D'APRILE, GIULIO
2022/2023

Abstract

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2022
Strumental setup for generation of different acustic signals for audiometric application, together with the determination of perceptive threshold associated with each sound produced.
Lo scopo del presente lavoro è quello di realizzare un setup sperimentale, costituito da più apparati collegati tra loro, che consente di generare in maniera assolutamente controllata diversi tipi di segnali acustici per utilizzi in audiometria. Nello specifico la finalità è quella di determinare la soglia percettiva, in soggetti volontari, per diversi tipi di segnali, per trovare una sorta di “livello equivalente” tra diverse tipologie di segnali ma con contenuto frequenziale tra loro comparabile. Come esempio di segnali, di cui confrontare la soglia percettiva, si può considerare un tono puro con un determinato inviluppo temporale e un segnale composito, formato da più componenti disposte frequenzialmente a cavallo della frequenza del tono puro, con una estensione di una ottava e con il medesimo inviluppo temporale. Oltre all’insieme degli apparati necessari allo scopo, il presente lavoro fornisce una indicazione su come costruire i diversi segnali per rendere significativo il confronto relativamente alla soglia percettiva. Tutti i segnali sono realizzati con metodi di sintesi numerica e la generazione dei segnali elettrici avviene mediante una scheda audio collegata ad un computer. La prima applicazione di tale lavoro è nei confronti di una nuova metodica audiometrica per bambini in età prescolare, messa a punto e brevettata, utilizzante dei suoni particolari che, nei confronti del bambino, costituiscono più un gioco che una visita audiologica. Tale nuova metodica consente di ottenere da parte del bambino una buona partecipazione per 15-20 minuti, con la conseguente più affidabile misurazione delle sue capacità uditiva con, in più, la possibilità di estendere l’escursione frequenziale della diagnostica tra 64 Hz e 16 kHz. I suoni utilizzati, ottenuti col metodo di sintesi, se pur associabili dal bambino a oggetti/concetti a lui famigliari, sono in realtà assolutamente rigorosi da un punto di vista temporale e frequenziale, quindi adatti ad analisi misuristiche. Ma una nuova metodica deve poter essere confrontata con metodiche preesistenti che, se anche più limitative come risultati, risultano omologate a seguito di un percorso di test completo, sviluppato su un numero significativo di soggetti. Il presente lavoro consente di effettuare proprio tale confronto, determinando la soglia percettiva corrispondente a diversi suoni, ma tra loro omologhi come inviluppo temporale e contenuto frequenziale In pratica, il presente lavoro imposta le basi per confrontare i segnali di test attualmente utilizzati (toni puri, toni vobulati, rumore filtrato in banda stretta, click) con i segnali di sintesi della nuova metodica.
segnali compositi
segnali acustici
audiometria
soglia audiometrica
diversa stimolazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/64393