Il tema del design costituzionale adeguato alle società frammentate è da sempre uno dei più discussi all’interno della scienza politica comparata e del diritto costituzionale comparato. Il presente elaborato ha ad oggetto una delle possibili soluzioni a tale problema, vale a dire il consociativismo: esso è stato teorizzato dal politologo olandese Arend Lijphart a partire dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso e negli ultimi decenni sta ricevendo un certo apprezzamento tra gli studiosi e le organizzazioni internazionali, pur non mancando le critiche e le proposte di soluzioni alternative. In modo particolare, l’elaborato si concentra sul costituzionalismo consociativo nel caso della Bosnia-Erzegovina, che ha avuto origine dall’Accordo di pace di Dayton del 1995 su forte spinta della Comunità internazionale. Quello bosniaco è un caso senza dubbio problematico, alla luce del fatto che, dopo quasi trent’anni, non può dirsi ancora completato il suo percorso di transizione costituzionale. Di attuale discussione è soprattutto la violazione dei diritti umani, causata dal sistema costituzionale consociativo di tipo corporativo, che è ancora oggi presente nonostante i vari accertamenti e moniti provenienti dalla Corte EDU: proprio questo rappresenta il principale ostacolo per un eventuale futuro ingresso della Bosnia-Erzegovina nell’Unione europea.
Il costituzionalismo consociativo: il caso Bosnia-Erzegovina
DARIO, MATTIA
2023/2024
Abstract
Il tema del design costituzionale adeguato alle società frammentate è da sempre uno dei più discussi all’interno della scienza politica comparata e del diritto costituzionale comparato. Il presente elaborato ha ad oggetto una delle possibili soluzioni a tale problema, vale a dire il consociativismo: esso è stato teorizzato dal politologo olandese Arend Lijphart a partire dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso e negli ultimi decenni sta ricevendo un certo apprezzamento tra gli studiosi e le organizzazioni internazionali, pur non mancando le critiche e le proposte di soluzioni alternative. In modo particolare, l’elaborato si concentra sul costituzionalismo consociativo nel caso della Bosnia-Erzegovina, che ha avuto origine dall’Accordo di pace di Dayton del 1995 su forte spinta della Comunità internazionale. Quello bosniaco è un caso senza dubbio problematico, alla luce del fatto che, dopo quasi trent’anni, non può dirsi ancora completato il suo percorso di transizione costituzionale. Di attuale discussione è soprattutto la violazione dei diritti umani, causata dal sistema costituzionale consociativo di tipo corporativo, che è ancora oggi presente nonostante i vari accertamenti e moniti provenienti dalla Corte EDU: proprio questo rappresenta il principale ostacolo per un eventuale futuro ingresso della Bosnia-Erzegovina nell’Unione europea.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Dario_Mattia.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.86 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/64402