Il seguente elaborato ha avuto come obbiettivo quello di definire per il Peak Stress Method un criterio per la scelta della curva di progettazione da utilizzare nel caso di componenti soggetti a carico multiassiale ad ampiezza costante. Per seguire tale obbiettivo sono state compiute prove sperimentali in laboratorio su giunti tubolari in acciaio la cui geometria è caratterizzata da un intaglio che definisce il punto critico in corrispondenza del quale innesca la rottura del giunto. Gli intagli sono realizzati con due differenti angoli di apertura: uno a 35° così che nel caso flessionale si possa studiare il cedimento legato a sollecitazione combinata di Modo I + II e uno di 135° necessario per lo studio dei cedimenti per sollecitazioni di puro modo I (con carico flessionale esternamente applicato). Nello specifico, una prima serie di test sperimentali condotti in condizioni di carico monoassiale con rapporto di ciclo R=0 (solo flessione o solo torsione) ha permesso l'ottenimento di punti sperimentali il cui scopo era quello di valutare la caduta all’interno della banda di dispersione delle curve precedentemente calibrate in letteratura validando o meno il metodo Un secondo set di prove sempre con R = 0 è stato condotto in regime di carichi multiassiali, al variare del rapporto di biassialità; questo, fissato un rapporto di biassialità ha garantito l’individuazione di punti sperimentali che, opportunamente interpolati da una curva, ha permesso di perseguire gli obbiettivi inizialmente posti
Sviluppo del Peak Stress Method per la progettazione a fatica di giunzioni saldate soggette a carichi multiassiali: definizione di un nuovo criterio per la scelta della curva di progettazione
MUNARI, MATTIA
2023/2024
Abstract
Il seguente elaborato ha avuto come obbiettivo quello di definire per il Peak Stress Method un criterio per la scelta della curva di progettazione da utilizzare nel caso di componenti soggetti a carico multiassiale ad ampiezza costante. Per seguire tale obbiettivo sono state compiute prove sperimentali in laboratorio su giunti tubolari in acciaio la cui geometria è caratterizzata da un intaglio che definisce il punto critico in corrispondenza del quale innesca la rottura del giunto. Gli intagli sono realizzati con due differenti angoli di apertura: uno a 35° così che nel caso flessionale si possa studiare il cedimento legato a sollecitazione combinata di Modo I + II e uno di 135° necessario per lo studio dei cedimenti per sollecitazioni di puro modo I (con carico flessionale esternamente applicato). Nello specifico, una prima serie di test sperimentali condotti in condizioni di carico monoassiale con rapporto di ciclo R=0 (solo flessione o solo torsione) ha permesso l'ottenimento di punti sperimentali il cui scopo era quello di valutare la caduta all’interno della banda di dispersione delle curve precedentemente calibrate in letteratura validando o meno il metodo Un secondo set di prove sempre con R = 0 è stato condotto in regime di carichi multiassiali, al variare del rapporto di biassialità; questo, fissato un rapporto di biassialità ha garantito l’individuazione di punti sperimentali che, opportunamente interpolati da una curva, ha permesso di perseguire gli obbiettivi inizialmente postiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/64570