La tesi di laurea riguarda la riqualificazione urbana ed architettonica dell’area dell’ex ospedale civile di Cologna Veneta situata appena fuori le mura medievali e da anni in stato di abbandono e forte degrado con l’obiettivo di migliorare la qualità dello spazio urbano di una parte periferica della città e la vita della comunità. In questo sito sono presenti diverse strutture tra cui l’ex ospedale civile - risalente alla metà del Novecento - inserito in modo non coerente al contesto e l’attuale ospedale costruito negli anni Novanta che ad oggi ricopre solamente alcune funzioni sanitarie. Inoltre, sono presenti un monastero e una chiesetta abbandonati e un’ampia area verde che circonda il Duomo e le mura. Al momento, l’unico collegamento con il centro storico è la Porta delle Cappuccine, la quale mette in relazione Piazza Duomo con il monastero seicentesco. Il progetto prevede la demolizione dell’ex ospedale civile e il recupero della volumetria attraverso la costruzione di un nuovo polo sanitario e di un centro polifunzionale nell’area compresa tra il Duomo e l’attuale ospedale. L’idea di progetto intende mettere in campo principi insediativi desunti dalla storia del luogo e della città che hanno per obiettivo la definizione di luoghi dotati di una qualità urbana in cui la comunità si riconosce. Dentro questa prospettiva l’interesse viene spostato dal singolo edificio al rapporto tra gli edifici per dare struttura e forma ad un vuoto sia esso pubblico, sia esso privato. La qualità dello spazio vuoto si misura nella relazione tra antico e moderno. Una relazione che si riflette nei modi del disporre i volumi nello spazio e nelle relazioni che questi stabiliscono tra di loro e con le preesistenze storico ambientali. L’esperienza di progetto intende costruire i luoghi civili dell’abitare interpretando la città come un fatto unitario dalla forma chiara e distinta fatta di spazi interconnessi, formalmente diversi tra loro, ma relazionati in ricche sequenze spaziali significative del carattere civile dell’Urbe.
Progetto di riqualificazione urbana ed architettonica dell’area ex ospedale civile di Cologna Veneta
SPOLON, DANIELE
2023/2024
Abstract
La tesi di laurea riguarda la riqualificazione urbana ed architettonica dell’area dell’ex ospedale civile di Cologna Veneta situata appena fuori le mura medievali e da anni in stato di abbandono e forte degrado con l’obiettivo di migliorare la qualità dello spazio urbano di una parte periferica della città e la vita della comunità. In questo sito sono presenti diverse strutture tra cui l’ex ospedale civile - risalente alla metà del Novecento - inserito in modo non coerente al contesto e l’attuale ospedale costruito negli anni Novanta che ad oggi ricopre solamente alcune funzioni sanitarie. Inoltre, sono presenti un monastero e una chiesetta abbandonati e un’ampia area verde che circonda il Duomo e le mura. Al momento, l’unico collegamento con il centro storico è la Porta delle Cappuccine, la quale mette in relazione Piazza Duomo con il monastero seicentesco. Il progetto prevede la demolizione dell’ex ospedale civile e il recupero della volumetria attraverso la costruzione di un nuovo polo sanitario e di un centro polifunzionale nell’area compresa tra il Duomo e l’attuale ospedale. L’idea di progetto intende mettere in campo principi insediativi desunti dalla storia del luogo e della città che hanno per obiettivo la definizione di luoghi dotati di una qualità urbana in cui la comunità si riconosce. Dentro questa prospettiva l’interesse viene spostato dal singolo edificio al rapporto tra gli edifici per dare struttura e forma ad un vuoto sia esso pubblico, sia esso privato. La qualità dello spazio vuoto si misura nella relazione tra antico e moderno. Una relazione che si riflette nei modi del disporre i volumi nello spazio e nelle relazioni che questi stabiliscono tra di loro e con le preesistenze storico ambientali. L’esperienza di progetto intende costruire i luoghi civili dell’abitare interpretando la città come un fatto unitario dalla forma chiara e distinta fatta di spazi interconnessi, formalmente diversi tra loro, ma relazionati in ricche sequenze spaziali significative del carattere civile dell’Urbe.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/64896