Introduzione: una pratica fondamentale nell’assistenza infermieristica al paziente critico è il fissaggio del tubo orotracheale. Tuttavia, all’interno degli attuali contesti di cura, non vi è una pratica condivisa rispetto cui una metodologia risulti migliore rispetto ad un’altra. Tutto questo può portare ad esiti rilevanti per il paziente quali lo sviluppo di complicanze come il dislocamento del tubo, l’estubazione involontaria, lesioni o ulcere alle labbra, lacerazioni della cute del viso, con conseguente peggioramento del quadro clinico e prolungamento della degenza. Obiettivo: individuare, secondo le più recenti evidenze scientifiche, quale sia il metodo di fissaggio del tubo orotracheale più tollerato dal paziente ed il più efficace nella prevenzione di complicanze come compromissione dell’integrità cutanea, ulcere alle labbra, dislocazione del tubo ed estubazione involontaria. Materiali e metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica consultando le principali banche dati online (Pubmed, Cinhal, Cochrane Library, Up To Date, Trip Database, Scopus, ILISI) mediante la formulazione di stringhe di ricerca con terminologia Mesh e parole libere, successivamente è stata adottata la metodologia “handsearching” per la ricerca di ulteriori articoli esaminando la bibliografia degli articoli analizzati. Risultati: le tecniche di fissaggio utilizzate per stabilizzare il tubo orotracheale si possono suddividere in metodologie commerciali e metodologie non commerciali. Gli studi clinici presi in esame, tuttavia, hanno mostrato risultati contrastanti nel definire quale delle due categorie di presidi fosse migliore. Discussione: sulla base di quanto emerso dalle evidenze, i dispositivi commerciali presentano i seguenti vantaggi: rapidità di posizionamento, maggiore stabilità del tubo orotracheale e migliore accesso alla cavità orale; le tecniche non commerciali, invece, si dimostrano più idonee nel preservare l’integrità cutanea. Conclusione: nessun metodo di ancoraggio del tubo ottiene buoni risultati in tutte le caratteristiche e situazioni, perciò è essenziale aumentare le conoscenze e la consapevolezza del personale infermieristico rispetto al tema e riguardo all’utilizzo di misure preventive che riducano l’incidenza degli eventi avversi correlati alla presenza del tubo orotracheale ed al suo fissaggio, al fine di applicare il metodo più idoneo in base alle caratteristiche e alle peculiarità del singolo paziente.

METODI PER IL FISSAGGIO DEL TUBO OROTRACHEALE: REVISIONE DI LETTERATURA E IMPLICAZIONI PER LA PRATICA

BORTOLASO, ELEONORA
2022/2023

Abstract

Introduzione: una pratica fondamentale nell’assistenza infermieristica al paziente critico è il fissaggio del tubo orotracheale. Tuttavia, all’interno degli attuali contesti di cura, non vi è una pratica condivisa rispetto cui una metodologia risulti migliore rispetto ad un’altra. Tutto questo può portare ad esiti rilevanti per il paziente quali lo sviluppo di complicanze come il dislocamento del tubo, l’estubazione involontaria, lesioni o ulcere alle labbra, lacerazioni della cute del viso, con conseguente peggioramento del quadro clinico e prolungamento della degenza. Obiettivo: individuare, secondo le più recenti evidenze scientifiche, quale sia il metodo di fissaggio del tubo orotracheale più tollerato dal paziente ed il più efficace nella prevenzione di complicanze come compromissione dell’integrità cutanea, ulcere alle labbra, dislocazione del tubo ed estubazione involontaria. Materiali e metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica consultando le principali banche dati online (Pubmed, Cinhal, Cochrane Library, Up To Date, Trip Database, Scopus, ILISI) mediante la formulazione di stringhe di ricerca con terminologia Mesh e parole libere, successivamente è stata adottata la metodologia “handsearching” per la ricerca di ulteriori articoli esaminando la bibliografia degli articoli analizzati. Risultati: le tecniche di fissaggio utilizzate per stabilizzare il tubo orotracheale si possono suddividere in metodologie commerciali e metodologie non commerciali. Gli studi clinici presi in esame, tuttavia, hanno mostrato risultati contrastanti nel definire quale delle due categorie di presidi fosse migliore. Discussione: sulla base di quanto emerso dalle evidenze, i dispositivi commerciali presentano i seguenti vantaggi: rapidità di posizionamento, maggiore stabilità del tubo orotracheale e migliore accesso alla cavità orale; le tecniche non commerciali, invece, si dimostrano più idonee nel preservare l’integrità cutanea. Conclusione: nessun metodo di ancoraggio del tubo ottiene buoni risultati in tutte le caratteristiche e situazioni, perciò è essenziale aumentare le conoscenze e la consapevolezza del personale infermieristico rispetto al tema e riguardo all’utilizzo di misure preventive che riducano l’incidenza degli eventi avversi correlati alla presenza del tubo orotracheale ed al suo fissaggio, al fine di applicare il metodo più idoneo in base alle caratteristiche e alle peculiarità del singolo paziente.
2022
METHODS FOR OROTRACHEAL TUBE FIXATION: LITERATURE REVIEW AND IMPLICATIONS FOR PRACTICE
tubo orotracheale
fissaggio tubo
complicanze
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/64905