Introduzione: in letteratura sono stati ampiamente studiati i fattori biologici e ambientali che fungono da fattori di rischio o di protezione nello sviluppo comunicativo e linguistico del bambino. Sono state inoltre indagate le abilità precoci del bambino, che sembrano costituire fattori predittivi per il successivo sviluppo linguistico. Obiettivo: la presente ricerca si inserisce all’interno di un progetto volto alla creazione di uno strumento validato, destinato ai genitori, per l’identificazione precoce dei bambini a rischio di Disturbo Primario del Linguaggio. Lo studio si propone di costruire una checklist preliminare sulla base dei fattori di rischio, di protezione e dei fattori predittivi per lo sviluppo del linguaggio. In seguito alla proposta della stessa, si intende indagare la presenza di una relazione significativa tra alcuni dei fattori esaminati e il grado di intelligibilità del bambino. Partecipanti: 79 bambini (età media: 39.9 ± 2.7 mesi). Criteri di inclusione: età del bambino compresa tra i 36 e i 45 mesi, presenza di almeno un genitore di madrelingua italiana e utilizzo dell’italiano come L1 da parte del bambino, assenza di diagnosi dichiarata dai genitori di disturbo del neurosviluppo. Materiali e metodi: è stata condotta un’analisi della letteratura relativamente ai fattori di rischio, di protezione e ai fattori predittivi per lo sviluppo del linguaggio. Sulla base di questa, è stata elaborata una Checklist sullo Sviluppo Comunicativo-Linguistico in età prescolare, suddivisa in 7 aree che indagano fattori biologici, ambientali e linguistici, contenente al suo interno la Scala d’intelligibilità in contesto: Italiano (ICS-I) (McLeod et al., 2012; Nocella, 2012).Sono state poi condotte analisi statistiche preliminari di tipo descrittivo, correlazionale e regressivo. Il campione è stato suddiviso in due gruppi sulla base del grado di intelligibilità ottenuto all'ICS-I: Gruppo 1, composto da bambini con un punteggio ≤25° p.ile, Gruppo 2, costituito da bambini con un punteggio >25° p.ile. Nelle analisi sono stati presi in considerazione come variabili indipendenti alcuni fattori indagati all’interno della Checklist e come variabile dipendente il grado di intelligibilità. Risultati: dalle analisi statistiche descrittive preliminari condotte nell’intero campione è emerso che non vi è un’associazione significativa del grado di intelligibilità del bambino con la sua età ed il livello di scolarità della madre. Le analisi statistiche correlazionali condotte nel Gruppo 1 hanno evidenziato un’associazione significativa tra la variabile dipendente e il tempo di comparsa delle prime parole. Nel Gruppo 2, le analisi di correlazione hanno rilevato un'associazione significativa tra la variabile dipendente e i giudizi forniti dai genitori in merito alle abilità articolatorie, all’utilizzo adeguato di clitici, alla comprensione morfo-sintattica e al funzionamento attentivo-esecutivo del bambino. Dalle analisi di regressione condotte nel Gruppo 2 è emerso che le abilità articolatorie costituiscono l’unico predittore significativo del livello di intelligibilità. Conclusione: i risultati ottenuti confermerebbero quanto riportato in letteratura relativamente all’associazione tra alcuni indici biologici e linguistici, rilevati in questo studio grazie al giudizio dei genitori, e il grado di intelligibilità del bambino. Una comparsa tardiva delle prime parole risulterebbe associata ad un minor grado di intelligibilità. Un più alto grado di intelligibilità sarebbe associato ad una maggior competenza sul versante articolatorio e morfo-sintattico e ad un maggior funzionamento attentivo-esecutivo. In un’ottica di prevenzione del DPL, nonostante la ridotta numerosità del campione analizzato, i risultati suggeriscono l’importanza di un’analisi dei fattori sopracitati e di un coinvolgimento delle figure che si prendono cura del bambino, ai fini di un’identificazione precoce.
Checklist sui fattori associati allo sviluppo comunicativo-linguistico in età prescolare: uno studio preliminare
TOGNATO, SARA
2022/2023
Abstract
Introduzione: in letteratura sono stati ampiamente studiati i fattori biologici e ambientali che fungono da fattori di rischio o di protezione nello sviluppo comunicativo e linguistico del bambino. Sono state inoltre indagate le abilità precoci del bambino, che sembrano costituire fattori predittivi per il successivo sviluppo linguistico. Obiettivo: la presente ricerca si inserisce all’interno di un progetto volto alla creazione di uno strumento validato, destinato ai genitori, per l’identificazione precoce dei bambini a rischio di Disturbo Primario del Linguaggio. Lo studio si propone di costruire una checklist preliminare sulla base dei fattori di rischio, di protezione e dei fattori predittivi per lo sviluppo del linguaggio. In seguito alla proposta della stessa, si intende indagare la presenza di una relazione significativa tra alcuni dei fattori esaminati e il grado di intelligibilità del bambino. Partecipanti: 79 bambini (età media: 39.9 ± 2.7 mesi). Criteri di inclusione: età del bambino compresa tra i 36 e i 45 mesi, presenza di almeno un genitore di madrelingua italiana e utilizzo dell’italiano come L1 da parte del bambino, assenza di diagnosi dichiarata dai genitori di disturbo del neurosviluppo. Materiali e metodi: è stata condotta un’analisi della letteratura relativamente ai fattori di rischio, di protezione e ai fattori predittivi per lo sviluppo del linguaggio. Sulla base di questa, è stata elaborata una Checklist sullo Sviluppo Comunicativo-Linguistico in età prescolare, suddivisa in 7 aree che indagano fattori biologici, ambientali e linguistici, contenente al suo interno la Scala d’intelligibilità in contesto: Italiano (ICS-I) (McLeod et al., 2012; Nocella, 2012).Sono state poi condotte analisi statistiche preliminari di tipo descrittivo, correlazionale e regressivo. Il campione è stato suddiviso in due gruppi sulla base del grado di intelligibilità ottenuto all'ICS-I: Gruppo 1, composto da bambini con un punteggio ≤25° p.ile, Gruppo 2, costituito da bambini con un punteggio >25° p.ile. Nelle analisi sono stati presi in considerazione come variabili indipendenti alcuni fattori indagati all’interno della Checklist e come variabile dipendente il grado di intelligibilità. Risultati: dalle analisi statistiche descrittive preliminari condotte nell’intero campione è emerso che non vi è un’associazione significativa del grado di intelligibilità del bambino con la sua età ed il livello di scolarità della madre. Le analisi statistiche correlazionali condotte nel Gruppo 1 hanno evidenziato un’associazione significativa tra la variabile dipendente e il tempo di comparsa delle prime parole. Nel Gruppo 2, le analisi di correlazione hanno rilevato un'associazione significativa tra la variabile dipendente e i giudizi forniti dai genitori in merito alle abilità articolatorie, all’utilizzo adeguato di clitici, alla comprensione morfo-sintattica e al funzionamento attentivo-esecutivo del bambino. Dalle analisi di regressione condotte nel Gruppo 2 è emerso che le abilità articolatorie costituiscono l’unico predittore significativo del livello di intelligibilità. Conclusione: i risultati ottenuti confermerebbero quanto riportato in letteratura relativamente all’associazione tra alcuni indici biologici e linguistici, rilevati in questo studio grazie al giudizio dei genitori, e il grado di intelligibilità del bambino. Una comparsa tardiva delle prime parole risulterebbe associata ad un minor grado di intelligibilità. Un più alto grado di intelligibilità sarebbe associato ad una maggior competenza sul versante articolatorio e morfo-sintattico e ad un maggior funzionamento attentivo-esecutivo. In un’ottica di prevenzione del DPL, nonostante la ridotta numerosità del campione analizzato, i risultati suggeriscono l’importanza di un’analisi dei fattori sopracitati e di un coinvolgimento delle figure che si prendono cura del bambino, ai fini di un’identificazione precoce.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/65010