Il rischio rappresenta la probabilità di fare o subire danni a seguito dell’esposizione ad un pericolo. Oggi, la nuova cultura del rischio non lo considera più come situazione da evitare a priori, ma lo vede anche come una potenziale opportunità, in funzione della capacità di gestire la situazione quanto più la si conosce. La percezione del rischio è, dunque, il risultato di una interpretazione soggettiva della realtà: c’è chi sovrastima il rischio a cui è esposto e chi invece tende a sottovalutarlo. In particolare, risultano più propensi alla sottovalutazione dei rischi quei soggetti che sono portati naturalmente alla ricerca di nuove sensazioni, ad un ottimismo irrealistico e dotati di un maggior senso della sfida. Anche l’incertezza e le informazioni incomplete sono tra i fattori che influenzano la percezione dei rischi. In assenza di vera e propria competenza in un dato ambito, gli individui reagiscono ascoltando gruppi d’opinione e spesso ricorrono a informazioni e conoscenze derivanti dalla loro esperienza, talvolta da credenze. Tra i più influenzabili e inclini a correre rischi vi sono sicuramente gli adolescenti, fortemente condizionati dal gruppo dei pari e sempre alla ricerca di nuove esperienze. L’esplorazione e la sperimentazione sono comportamenti sostanzialmente normali dal punto di vista dello sviluppo, così come lo sono l'apertura a nuove relazioni, anche più strette, con i pari, la ricerca di indipendenza, la creazione di una nuova identità e valori propri, la creatività, ecc. Portate all’estremo, le diverse esperienze possono, però, condurre a danni alla salute: si pensi ai danni a breve e lungo termine di fumo, alcol e droghe, cui si aggiunge il pericolo insito nella guida spericolata, appena si raggiunge la maggiore età. A questi rischi, ormai noti da tempo, si è aggiunto negli ultimi decenni quello legato all’espansione dell’utilizzo dei mezzi tecnologici per la navigazione in rete. Oggi, infatti, gli adolescenti comunicano con tutto il mondo attraverso pc, tablet e smartphone, senza limiti di orario; condividono i propri interessi con amici reali e virtuali e, per certi aspetti, possono trarre anche grandi benefici dalla mole di informazioni e materiali didattici che sono disponibili in Internet. Purtroppo, però, la rete non è solo quello e l’accesso non supervisionato da un adulto a informazioni e materiali inappropriati, la disinvoltura con cui i ragazzi cercano amicizie virtuali, condividono proprie immagini, postano informazioni riservate, la competizione con modelli irraggiungibili veicolati dalla Rete e l’influenza discutibile di alcuni di questi, ecc., rischiano di trasformarsi in un pericoloso boomerang per la loro salute mentale. Il presente elaborato affronta dapprima la tematica del rischio nel suo complesso, soffermandosi sulla percezione e sulla comunicazione dello stesso (capitolo 1), per poi restringere l’analisi al periodo adolescenziale (capitolo 2) . I due capitoli successivi illustrano i rischi che possono derivare ai ragazzi dalla Rete (capitolo 3) e le possibili strategie di gestione degli stessi e delle problematiche potenzialmente conseguenti (capitolo 4).

I rischi del Web e dei Social network in adolescenza

MAGRI, LARA
2023/2024

Abstract

Il rischio rappresenta la probabilità di fare o subire danni a seguito dell’esposizione ad un pericolo. Oggi, la nuova cultura del rischio non lo considera più come situazione da evitare a priori, ma lo vede anche come una potenziale opportunità, in funzione della capacità di gestire la situazione quanto più la si conosce. La percezione del rischio è, dunque, il risultato di una interpretazione soggettiva della realtà: c’è chi sovrastima il rischio a cui è esposto e chi invece tende a sottovalutarlo. In particolare, risultano più propensi alla sottovalutazione dei rischi quei soggetti che sono portati naturalmente alla ricerca di nuove sensazioni, ad un ottimismo irrealistico e dotati di un maggior senso della sfida. Anche l’incertezza e le informazioni incomplete sono tra i fattori che influenzano la percezione dei rischi. In assenza di vera e propria competenza in un dato ambito, gli individui reagiscono ascoltando gruppi d’opinione e spesso ricorrono a informazioni e conoscenze derivanti dalla loro esperienza, talvolta da credenze. Tra i più influenzabili e inclini a correre rischi vi sono sicuramente gli adolescenti, fortemente condizionati dal gruppo dei pari e sempre alla ricerca di nuove esperienze. L’esplorazione e la sperimentazione sono comportamenti sostanzialmente normali dal punto di vista dello sviluppo, così come lo sono l'apertura a nuove relazioni, anche più strette, con i pari, la ricerca di indipendenza, la creazione di una nuova identità e valori propri, la creatività, ecc. Portate all’estremo, le diverse esperienze possono, però, condurre a danni alla salute: si pensi ai danni a breve e lungo termine di fumo, alcol e droghe, cui si aggiunge il pericolo insito nella guida spericolata, appena si raggiunge la maggiore età. A questi rischi, ormai noti da tempo, si è aggiunto negli ultimi decenni quello legato all’espansione dell’utilizzo dei mezzi tecnologici per la navigazione in rete. Oggi, infatti, gli adolescenti comunicano con tutto il mondo attraverso pc, tablet e smartphone, senza limiti di orario; condividono i propri interessi con amici reali e virtuali e, per certi aspetti, possono trarre anche grandi benefici dalla mole di informazioni e materiali didattici che sono disponibili in Internet. Purtroppo, però, la rete non è solo quello e l’accesso non supervisionato da un adulto a informazioni e materiali inappropriati, la disinvoltura con cui i ragazzi cercano amicizie virtuali, condividono proprie immagini, postano informazioni riservate, la competizione con modelli irraggiungibili veicolati dalla Rete e l’influenza discutibile di alcuni di questi, ecc., rischiano di trasformarsi in un pericoloso boomerang per la loro salute mentale. Il presente elaborato affronta dapprima la tematica del rischio nel suo complesso, soffermandosi sulla percezione e sulla comunicazione dello stesso (capitolo 1), per poi restringere l’analisi al periodo adolescenziale (capitolo 2) . I due capitoli successivi illustrano i rischi che possono derivare ai ragazzi dalla Rete (capitolo 3) e le possibili strategie di gestione degli stessi e delle problematiche potenzialmente conseguenti (capitolo 4).
2023
Web and Social networks risks in Adolescence
rischio
adolescenza
social network
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/65509