Il piccolo schermo è stato un supporto per i contenuti dell’arte perché resi accessibili a un pubblico popolare e non più elitario. Infatti, dopo la guerra, lo scopo della televisione italiana è stato quello di educare un popolo analfabeta. La stretta relazione tra arte e televisione si crea sin dalle origini della tv per poi mutare e andrà di pari passo con il processo di cambiamento della realtà sociale italiana. In seguito, con il passare degli anni, l’arte si modellerà e in televisione si affermerà il concetto di opera come pura merce oppure come semplice strumento di intrattenimento. Questo lavoro, attraverso una prospettiva storica, culturale, visiva ma anche tecnologica (l’introduzione del colore, l’arrivo dell’alta definizione) cercherà di proporre una ricerca dedicata alle forme della divulgazione artistica nella televisione italiana attraverso una periodizzazione. I tre periodi proposti sono: i programmi didattico – educativi degli anni 60, i programmi di puro intrattenimento trasmessi dalla televisione commerciale degli anni 70 - 80 e infine l’avvento del digitale con la programmazione di canali tematici alla fine degli anni 90. L’obiettivo è quello di approfondire l’evoluzione dei programmi televisivi italiani che sono stati in grado di divulgare l’arte o semplicemente di trasformarla in intrattenimento e se questa nuova tipologia di rendere l’arte accessibile a tutti ha portato a dei benefici. Inoltre si cercherà di analizzare l’evoluzione del critico d’arte nel corso degli anni, da semplice osservatore a “personaggio” nei salotti televisivi.
Arte e televisione: l'arte come mezzo di divulgazione e di intrattenimento nella televisione italiana dagli anni 60 a oggi
MENEGHETTI, FEDERICA
2023/2024
Abstract
Il piccolo schermo è stato un supporto per i contenuti dell’arte perché resi accessibili a un pubblico popolare e non più elitario. Infatti, dopo la guerra, lo scopo della televisione italiana è stato quello di educare un popolo analfabeta. La stretta relazione tra arte e televisione si crea sin dalle origini della tv per poi mutare e andrà di pari passo con il processo di cambiamento della realtà sociale italiana. In seguito, con il passare degli anni, l’arte si modellerà e in televisione si affermerà il concetto di opera come pura merce oppure come semplice strumento di intrattenimento. Questo lavoro, attraverso una prospettiva storica, culturale, visiva ma anche tecnologica (l’introduzione del colore, l’arrivo dell’alta definizione) cercherà di proporre una ricerca dedicata alle forme della divulgazione artistica nella televisione italiana attraverso una periodizzazione. I tre periodi proposti sono: i programmi didattico – educativi degli anni 60, i programmi di puro intrattenimento trasmessi dalla televisione commerciale degli anni 70 - 80 e infine l’avvento del digitale con la programmazione di canali tematici alla fine degli anni 90. L’obiettivo è quello di approfondire l’evoluzione dei programmi televisivi italiani che sono stati in grado di divulgare l’arte o semplicemente di trasformarla in intrattenimento e se questa nuova tipologia di rendere l’arte accessibile a tutti ha portato a dei benefici. Inoltre si cercherà di analizzare l’evoluzione del critico d’arte nel corso degli anni, da semplice osservatore a “personaggio” nei salotti televisivi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/65548