LA BIODIVERSITÀ VEGETALE ATTRAVERSO LE FOGLIE Laboratorio e lapbook per una didattica attiva e inclusiva Le discipline scientifiche, visti i loro contenuti, si prestano ad essere proposte in classe attraverso il format della lezione laboratoriale, nella quale, attraverso strumentazioni e materiali, gli alunni possono sperimentare in prima persona le conoscenze e verificare le ipotesi formulate. Non tutte le scuole, però, dispongono di aule attrezzate in cui organizzare attività funzionali all’apprendimento che offrano ai docenti la possibilità di presentare i contenuti promuovendo una didattica in un setting laboratoriale. È necessario, quindi, cercare proposte alternative, che rendano coinvolgenti e significative le lezioni, tenendo conto dei diversi funzionamenti degli alunni e delle risorse a propria disposizione, sia nella scuola che nel contesto in cui essa è inserita. Da queste osservazioni si genera l’idea per questo progetto di ricerca, il quale si pone tre obiettivi: uno legato alla concezione di genitori e insegnanti in merito alle scienze, indagata mediante la somministrazione di questionari, e due più legati alla didattica, uno riguardante i contenuti e l’altro le metodologie, con lo scopo di verificare la validità di una proposta di lavoro attiva che, però, non preveda l’uso di particolari strumentazioni. Alla luce di ciò, l’azione didattica si è basata sul coinvolgimento degli alunni di due classi quarte di scuola primaria, una con funzione di gruppo di controllo, a cui sono state proposte lezioni con format tradizionali, e l’altra di gruppo sperimentale. Quest’ultima è stata coinvolta in attività di analisi osservativo-comparativa all’interno di un format laboratoriale, con l’obiettivo di classificare le foglie e ricavare le loro caratteristiche principali (componenti, margine, lamina, nervature) a cui è seguita un’attività relativa alla nomenclatura binomiale, supportata dall’utilizzo di tecnologie. La rilevazione di specie differenti partendo dalle foglie, ha permesso di introdurre agli alunni il concetto di biodiversità, considerato, in questo progetto, relativamente al territorio del paese, attraverso foglie portate a scuola dai bambini, e al giardino della scuola, mediante la raccolta di foglie antecedente alla loro analisi. Tutto il percorso sperimentale è stato supportato dalla produzione di un lapbook, tecnologia didattica che funge da organizzatore di conoscenze, impegnando gli alunni in prima persona nella sua elaborazione e costruzione. Il lapbook può essere proposto a tutti gli alunni, a prescindere dai diversi funzionamenti e bisogni, poiché si propone come una tecnologia inclusiva che si presta ad essere costruita anche attraverso l’uso di codici comunicativi differenti da quello scritto. Il progetto proposto alle classi ha visto i bambini del gruppo sperimentale coinvolti direttamente nel proprio processo di apprendimento, interrogandosi e confrontandosi in merito ai contenuti ed elaborandoli personalmente mediante le discussioni e la loro organizzazione nelle componenti del lapbook. Gli esiti di questo progetto didattico di ricerca, rilevati attraverso la somministrazione di una prova finale, hanno evidenziato come il gruppo sperimentale, rispetto a quello di controllo, abbia registrato risultati migliori. Ciò permette di sostenere che l’attività di laboratorio di osservazione, basata su elementi ricavati dall’ambiente, e la costruzione del lapbook rappresentano una valida e funzionale proposta didattica che l’insegnante può scegliere di includere nella propria progettazione con due finalità: ridurre al minimo le lezioni frontali, quando non è possibile recarsi in laboratorio e utilizzare la strumentazione specifica, e supportare le esperienze dirette attraverso una tecnologia che permette di concettualizzare e organizzare le informazioni rispettando i diversi funzionamenti e le esigenze degli alunni.
LA BIODIVERSITÀ VEGETALE ATTRAVERSO LE FOGLIE laboratorio e lapbook per una didattica attiva e inclusiva
BUSATO, LINDA
2023/2024
Abstract
LA BIODIVERSITÀ VEGETALE ATTRAVERSO LE FOGLIE Laboratorio e lapbook per una didattica attiva e inclusiva Le discipline scientifiche, visti i loro contenuti, si prestano ad essere proposte in classe attraverso il format della lezione laboratoriale, nella quale, attraverso strumentazioni e materiali, gli alunni possono sperimentare in prima persona le conoscenze e verificare le ipotesi formulate. Non tutte le scuole, però, dispongono di aule attrezzate in cui organizzare attività funzionali all’apprendimento che offrano ai docenti la possibilità di presentare i contenuti promuovendo una didattica in un setting laboratoriale. È necessario, quindi, cercare proposte alternative, che rendano coinvolgenti e significative le lezioni, tenendo conto dei diversi funzionamenti degli alunni e delle risorse a propria disposizione, sia nella scuola che nel contesto in cui essa è inserita. Da queste osservazioni si genera l’idea per questo progetto di ricerca, il quale si pone tre obiettivi: uno legato alla concezione di genitori e insegnanti in merito alle scienze, indagata mediante la somministrazione di questionari, e due più legati alla didattica, uno riguardante i contenuti e l’altro le metodologie, con lo scopo di verificare la validità di una proposta di lavoro attiva che, però, non preveda l’uso di particolari strumentazioni. Alla luce di ciò, l’azione didattica si è basata sul coinvolgimento degli alunni di due classi quarte di scuola primaria, una con funzione di gruppo di controllo, a cui sono state proposte lezioni con format tradizionali, e l’altra di gruppo sperimentale. Quest’ultima è stata coinvolta in attività di analisi osservativo-comparativa all’interno di un format laboratoriale, con l’obiettivo di classificare le foglie e ricavare le loro caratteristiche principali (componenti, margine, lamina, nervature) a cui è seguita un’attività relativa alla nomenclatura binomiale, supportata dall’utilizzo di tecnologie. La rilevazione di specie differenti partendo dalle foglie, ha permesso di introdurre agli alunni il concetto di biodiversità, considerato, in questo progetto, relativamente al territorio del paese, attraverso foglie portate a scuola dai bambini, e al giardino della scuola, mediante la raccolta di foglie antecedente alla loro analisi. Tutto il percorso sperimentale è stato supportato dalla produzione di un lapbook, tecnologia didattica che funge da organizzatore di conoscenze, impegnando gli alunni in prima persona nella sua elaborazione e costruzione. Il lapbook può essere proposto a tutti gli alunni, a prescindere dai diversi funzionamenti e bisogni, poiché si propone come una tecnologia inclusiva che si presta ad essere costruita anche attraverso l’uso di codici comunicativi differenti da quello scritto. Il progetto proposto alle classi ha visto i bambini del gruppo sperimentale coinvolti direttamente nel proprio processo di apprendimento, interrogandosi e confrontandosi in merito ai contenuti ed elaborandoli personalmente mediante le discussioni e la loro organizzazione nelle componenti del lapbook. Gli esiti di questo progetto didattico di ricerca, rilevati attraverso la somministrazione di una prova finale, hanno evidenziato come il gruppo sperimentale, rispetto a quello di controllo, abbia registrato risultati migliori. Ciò permette di sostenere che l’attività di laboratorio di osservazione, basata su elementi ricavati dall’ambiente, e la costruzione del lapbook rappresentano una valida e funzionale proposta didattica che l’insegnante può scegliere di includere nella propria progettazione con due finalità: ridurre al minimo le lezioni frontali, quando non è possibile recarsi in laboratorio e utilizzare la strumentazione specifica, e supportare le esperienze dirette attraverso una tecnologia che permette di concettualizzare e organizzare le informazioni rispettando i diversi funzionamenti e le esigenze degli alunni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/65714