Introduzione: La sindrome di Brugada (BrS) è una canalopatia associata a tachiaritmie ventricolari ed a morte cardiaca improvvisa (SCD). Poiché la prognosi di pazienti affetti dalla BrS è legata alle aritmie maligne, l’impianto del defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD, Implantable Cardioverter-Defibrillator) rappresenta l’unica evidente protezione dalla SCD. Nel corso degli ultimi anni, gli ICD sottocutanei (S-ICD) si sono rivelati una valida alternativa ai defibrillatori cardiaci impiantabili transvenosi (TV-ICD) nei pazienti che non necessitano di terapia antibradicardica o di resincronizzazione. Il disegno extravascolare del S-ICD rispetto ai TV-ICD (Transvenous ICD) permette una netta riduzione di infezione di tasca e sistemiche. Tuttavia, rimangono aperte alcune questioni relative all’incidenza di shock inappropriati e alla prematura deplezione di batteria del S-ICD. Scopo dello studio: Lo studio è stato disegnato con i seguenti obiettivi : 1) valutare l’incidenza di eventi aritmici maggiori e l’outcome dopo impianto di S-ICD nei pazienti con BrS impiantati in prevenzione primaria o secondaria; 2) valutare il bilancio tra possibili benefici e il rischio di complicanze associate al S-ICD. Materiali e metodi: Lo studio è di tipo retrospettivo monocentrico, effettuato nel Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari dell’Università di Padova. La popolazione include 20 pazienti consecutivi affetti da BrS e sottoposti all’impianto di S-ICD (Qtrack SQRX 1010-A, Cameron Health e EMBLEM A219, Boston Scientific) arruolati da maggio 2012 a maggio 2024. Risultati: La popolazione include 20 pazienti, con età media di 46 anni ± 13, di cui 16 (80%) sono di sesso maschile. I pazienti risultati asintomatici sono 9 (45%). Lo studio elettrofisiologico è stato eseguito in 12 persone (60%), 10 dei quali (50%) è risultato positivo. Nessun paziente è risultato positivo per il test genetico di SCN5A e nessuno paziente è portatore di loop-recorder. Durante un follow-up mediano di 49 mesi [19-62], un paziente (5%) è andato incontro a tachicardia ventricolare sottoposta efficacemente a shock appropriato; un altro (5%) ha ricevuto due shock inappropriati durante sforzo a causa di oversensing dell’onda T. Sono state documentate due infezioni di tasca: una ha richiesto l’espianto definitivo del device, l’altra una revisione della tasca, con riposizionamento del device. Tali complicanze locali hanno richiesto due giorni di ospedalizzazione e non si sono associate a complicanze. In tre pazienti (15%) si è verificato un esaurimento della batteria del generatore con un tempo mediano dalla data di primo impianto di 75 mesi, per cui si è proceduto con la sostituzione elettiva del dispositivo sottocutaneo. Non è deceduto nessun paziente. Conclusioni: In accordo con i risultati dello studio, il defibrillatore sottocutaneo impiantabile è sicuro ed efficace nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei pazienti affetti da sindrome di Brugada. Tuttavia, è necessario tener presente che esistono complicanze come lo shock inappropriato che si manifesta soprattutto durante lo sforzo fisico e che richiede di associare un attento screening del S-ICD ad uno scrupoloso monitoraggio al follow-up.

IL DEFIBRILLATORE SOTTOCUTANEO NELLA SINDROME DI BRUGADA: DATI DA UN’ESPERIENZA MULTICENTRICA

PATTI, VITTORIA
2023/2024

Abstract

Introduzione: La sindrome di Brugada (BrS) è una canalopatia associata a tachiaritmie ventricolari ed a morte cardiaca improvvisa (SCD). Poiché la prognosi di pazienti affetti dalla BrS è legata alle aritmie maligne, l’impianto del defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD, Implantable Cardioverter-Defibrillator) rappresenta l’unica evidente protezione dalla SCD. Nel corso degli ultimi anni, gli ICD sottocutanei (S-ICD) si sono rivelati una valida alternativa ai defibrillatori cardiaci impiantabili transvenosi (TV-ICD) nei pazienti che non necessitano di terapia antibradicardica o di resincronizzazione. Il disegno extravascolare del S-ICD rispetto ai TV-ICD (Transvenous ICD) permette una netta riduzione di infezione di tasca e sistemiche. Tuttavia, rimangono aperte alcune questioni relative all’incidenza di shock inappropriati e alla prematura deplezione di batteria del S-ICD. Scopo dello studio: Lo studio è stato disegnato con i seguenti obiettivi : 1) valutare l’incidenza di eventi aritmici maggiori e l’outcome dopo impianto di S-ICD nei pazienti con BrS impiantati in prevenzione primaria o secondaria; 2) valutare il bilancio tra possibili benefici e il rischio di complicanze associate al S-ICD. Materiali e metodi: Lo studio è di tipo retrospettivo monocentrico, effettuato nel Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari dell’Università di Padova. La popolazione include 20 pazienti consecutivi affetti da BrS e sottoposti all’impianto di S-ICD (Qtrack SQRX 1010-A, Cameron Health e EMBLEM A219, Boston Scientific) arruolati da maggio 2012 a maggio 2024. Risultati: La popolazione include 20 pazienti, con età media di 46 anni ± 13, di cui 16 (80%) sono di sesso maschile. I pazienti risultati asintomatici sono 9 (45%). Lo studio elettrofisiologico è stato eseguito in 12 persone (60%), 10 dei quali (50%) è risultato positivo. Nessun paziente è risultato positivo per il test genetico di SCN5A e nessuno paziente è portatore di loop-recorder. Durante un follow-up mediano di 49 mesi [19-62], un paziente (5%) è andato incontro a tachicardia ventricolare sottoposta efficacemente a shock appropriato; un altro (5%) ha ricevuto due shock inappropriati durante sforzo a causa di oversensing dell’onda T. Sono state documentate due infezioni di tasca: una ha richiesto l’espianto definitivo del device, l’altra una revisione della tasca, con riposizionamento del device. Tali complicanze locali hanno richiesto due giorni di ospedalizzazione e non si sono associate a complicanze. In tre pazienti (15%) si è verificato un esaurimento della batteria del generatore con un tempo mediano dalla data di primo impianto di 75 mesi, per cui si è proceduto con la sostituzione elettiva del dispositivo sottocutaneo. Non è deceduto nessun paziente. Conclusioni: In accordo con i risultati dello studio, il defibrillatore sottocutaneo impiantabile è sicuro ed efficace nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei pazienti affetti da sindrome di Brugada. Tuttavia, è necessario tener presente che esistono complicanze come lo shock inappropriato che si manifesta soprattutto durante lo sforzo fisico e che richiede di associare un attento screening del S-ICD ad uno scrupoloso monitoraggio al follow-up.
2023
The subcutaneous defibrillator in Brugada syndrome: data from a multicentre experience.
Brugada syndrome
Subcutaneous ICD
Sudden cardiac death
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/65730